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Data: 30/09/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

A24, caso viadotti: solo due parti civili Udienza preliminare, ammessi Codacons e Cittadinanza attiva L'imprenditore Carlo Toto potrebbe chiedere il rito abbreviato

TERAMO È durata oltre tre ore, ieri, la prima udienza preliminare sulle condizioni di sicurezza e manutenzione dei sette viadotti del tratto teramano dell'A24 durante la quale sono state ammesse come parti civili solo il Codacons e Cittadinanza Attiva, rappresentanti dall'avvocato Domenico Giordano. Esclusa, perché non legittimata a costituirsi l'Anas, ma anche l'Avvocatura dello Stato la cui costituzione, invece, sarebbe arrivata in maniera tardiva, quest'ultima, però, è stata ammessa come parte offesa già indicata dalla procura è potrà presenziare alle prossime udienze.
I FILE
In aula si tornerà a novembre quando il gup Lorenzo Prudenzano dovrà innanzitutto decidere sull'eventuale ammissibilità di 125 file che le difese degli otto imputati accusati in concorso di inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti ieri hanno presentato. Anche l'accusa (titolari del fascicolo sono le pm Laura Colica e Silvia Scamurra) in quella data dovrà esprimere il proprio consenso o meno dopo averli letti con attenzione. Nell'elenco di quei nomi che la procura vorrebbe mandare a processo c'è anche l'imprenditore Carlo Toto, azionista di maggioranza assoluta (98%) nonché presidente onorario della Toto Holding, a sua volta azionista di maggioranza assoluta (93%) della concessionaria Strada dei Parchi il quale, così come preannuncia il suo legale, l'avvocato Augusto La Morgia, potrebbe chiedere il rito abbreviato. Diversamente da quello che è successo a Sulmona e L'Aquila dove già in udienza preliminare sono state disposte delle perizie, a Teramo pare che si andrà avanti senza ulteriori approfondimenti tecnici. In calendario sono già state fissate altre udienze utili per eventuali riti alternativi che anche altri imputati potrebbe chiedere, così come ipotizzabile. Si tratta di una complessa inchiesta. In particolare per quanto riguarda l'ipotesi d'accusa in concorso di inadempimento di contratti di pubbliche forniture secondo gli inquirenti non sarebbero stati adempiuti gli obblighi di manutenzione ordinaria di pile ed impalcati dell'infrastruttura autostradale, «non assicurando si legge nel capo d'imputazione la funzionalità e l'esercizio in sicurezza dell'infrastruttura A24 nella tratta teramana da Isola del Gran Sasso a Colledara».
LA MANUTENZIONE
Il riferimento è a tutti e sette i viadotti dell'A24 della tratta teramana: Collecastino, Temperino, San Nicola 1 e 2, Biselli, Cretara, Cerchiara e Le grotte. Ma c'è anche la manutenzione straordinaria del viadotto Temperino per il quale Strada dei Parchi ha pure ottenuto un finanziamento pubblico. In riferimento, invece, all'ipotesi d'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti sotto la lente d'ingrandimento della procura sono finiti il viadotto di Collecastino, mantenuto in esercizio «senza realizzare i necessari interventi di manutenzione né adottare tutte quelle misure di riduzione della circolazione che avrebbero reso compatibili gli attuali carichi di esercizio con l'effettiva capacità prestazionale dell'opera in termini di sicurezza statica alla stregua delle Ntc 2008» (questo fino al 5 gennaio 2019), si legge sempre nel capo d'imputazione, e poi quello denominato Temperino, San Nicola 1 e 2, Biselli e Le grotte.

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