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Data: 20/08/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Ama, stipendi più leggeri per tutti per la sopravvivenza dell'azienda. Ricapitalizzazione per 900mila euro chiesta a gran voce dalla Lega e motivo principale della crisi di maggioranza. Se non sarà reintegrato il capitale sociale, la società dovrà andare

La pace fra il sindaco e la Lega costerà 900mila euro. A tanto ammonta infatti la ricapitalizzazione dell'Ama chiesta a gran voce dalla Lega e motivo principale della crisi di maggioranza. In occasione dell'ultima seduta della Giunta comunale, prima di Ferragosto, sarebbe stata trovata finalmente la quadra, come riferito dall'assessore Daniele Ferella. La ricapitalizzazione, in base alla legge Madia, potrà essere effettuata dal Comune solo sulla base di un piano di ristrutturazione. Ebbene il piano c'è, visto che è stato consegnato dall'amministratore unico, Gianmarco Berardi, in occasione dell'ultima assemblea dei soci del 7 agosto scorso. Solo una volta ottenuto il sì dal Consiglio, un via libera che si immagina sarà piuttosto complesso, l'assemblea straordinaria potrà procedere a rimpinguare il capitale Ama di 900mila euro.
Sarà un piano lacrime e sangue per i dipendenti visto che sarà necessario rivedere le contrattazioni di secondo livello. Ossia il surplus rispetto al contratto nazionale accordato in sede di contrattazione decentrata a più riprese negli anni passati. Stipendi più leggeri per tutti, insomma, per consentire la sopravvivenza dell'azienda. Del resto non vi sarebbero alternative, secondo quanto riferito dall'amministratore unico Ama, Berardi. Se non sarà reintegrato il capitale sociale, l'azienda andrà automaticamente in liquidazione. «Le leve in nostro potere sono poche- spiega-. Non si può aumentare il costo dei biglietti imposto a livello regionale, peraltro l'apporto non sarebbe rilevante. Il contratto di servizio accordato dal comune è di 1 milione 250 mila euro ossia 2,17 euro al chilometro contro i 2,45 euro di cui avremmo avuto bisogno, esplicitato nel piano industriale. Possiamo recuperare circa 100 mila euro dal miglioramento dell'efficienza aziendale, ma non è sufficiente. Unica via è dunque la riduzione dei costi che passa chiaramente sulle contrattazioni di secondo livello dei dipendenti. Una contrattazione integrativa che costa per l'appunto 900 mila euro all'Ama».
Tagliare i chilometri non sembra essere una buona soluzione, in quanto ciò implicherebbe un trasferimento di somme inferiori da parte dell'amministrazione comunale. Ipotizzato dall'amministratore solo il taglio delle linea 14 che può essere sostituita con un'altra che percorre un tragitto limitrofo. Per Berardi il servizio delle linee va rivisto, ma tali scelte toccano alla politica. In ballo c'è il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e altre varianti. In sostanza le misure riportate nel piano industriale Ama dovrebbero essere integrate nel Pums, ma al momento non sembra vi sia una sinergia tale da permettere una progettazione di questo tipo. Per Berardi sarebbe utile avere tre terminal bus e non solo uno. Un secondo nell'area Est (Bazzano) e uno nella zona Ovest. Dai tre terminal, alcuni bus più piccoli potrebbero servire a raggiera le periferie e le frazioni. In questo modo sarebbe generato un risparmio di chilometri percorsi.


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