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Data: 07/08/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Anas, l'accordo "fragile" che salva mille lavoratori. Ecco il documento firmato da ministro, sindacati, commissario e nuovo gestore. Spuntano due passaggi che mettono a rischio i posti degli ex dipendenti di Sdp

PESCARA Sulla carta sono posti di lavoro blindati. Ma in realtà non è così. Basta leggere gli atti per scoprire i punti deboli del protocollo d'intesa firmato da Anas, ministro, commissario e sindacati, per garantire i mille posti di lavoro degli ex dipendenti di Strada dei Parchi passati, senza soluzione di continuità, dalle società dell'imprenditore Carlo Toto al nuovo gestore pubblico di A24 e A 25.
ORA È LEGGE. La norma che decapita Sdp, ex concessionaria autostradale (della quale, peraltro, Anas non può più utilizzare il logo), è entrata in vigore ieri mattina, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E prevede, senza se e senza ma, il mantenimento dei livelli occupazionali che si traducono in grandi numeri. Parliamo di 420 lavoratori di Strada dei parchi; 300 della società Parchi Global Service; 102 della srl Infraengineering e tra le 200 e 300 maestranze della Toto Costruzioni spa. È un esercito di lavoratori con esperienza pluridecennale verso i quali Anas ha l'obbligo, non solo morale, della riassunzione in blocco.
ARRIVIAMO ALLA FIRMA. In questa ottica, due giorni fa, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, l'Ad di Anas, Aldo Isi, il commissario per l'A24 e l'A24, Marco Corsini e un lungo elenco di sindacati dei trasporti e dell'edilizia, si sono seduti attorno a un tavolo per firmare il protocollo di intesa che, come si diceva, dovrebbe (sulla carta) salvare i mille posti di lavoro.Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Cisal Trasporti e Ugl Viabilità e Logistica, hanno espresso la loro soddisfazione «per un importante protocollo, finalizzato a garantire la continuità occupazionale e le tutele economico, normative e contrattuali del personale della società concessionaria e delle società affidatarie di contratti di lavori, servizi e forniture con la sola esclusione del personale inquadrato come dirigente».
Ma C'è UNA CREPA. Veniamo al punto. Il protocollo salva posti è un atto di appena sei pagine con due punti deboli. Molto deboli. Il Centro lo ha letto con attenzione. Partiamo dalla premessa ai due passaggi chiave: «Le parti concordano di individuare rapide ed efficaci modalità di trasferimento del personale, con rapporto di lavoro subordinato alla data dell'8 luglio 2022, alle dipendenze di Strada dei parchi spa, di Parchi global service spa e di Infraengineering srl, ad Anas spa, nelle more del successivo trasferimento alla New Co (di cui però non si sa ancora nulla, ndr). Il predetto personale è trasferito senza soluzione di continuità». Ma lo stesso accordo sindacale prevede che: «Anas spa si impegna a individuare, ai fini del trasferimento, entro e non oltre 60 giorni decorrenti dalla sottoscrizione del presente protocollo, il personale di Parchi Global service e Infraengineering. Nella individuazione del personale da trasferire sono considerate le successive esigenze organizzative della società New Co ancora in costituzione che dovrà avere un organico funzionale alla gestione delle autostrade A24 e A25». Il che significa chiaramente che non c'è alcuna certezza del mantenimento dei livelli occupazionali come invece prevede la legge che ha decapitato Sdp. I mille posti di lavoro dovranno passare per due caselli autostradali in cui ad alzare le sbarre saranno prima l'Anas e poi la fantomatica New Co. Ma non finisce qui.
LA SECONDA INCERTEZZA. Il protocollo sottoscritto 48 ore fa mette a rischio anche il futuro dei dipendenti della Toto Costruzioni impiegati nei lavori autostradali. Ecco infatti l'altro passaggio delicato dell'accordo: «Il commissario straordinario e Anas, in relazione alle procedure indette per l'affidamento delle attività di manutenzione ordinaria, straordinaria o di ripristino infrastrutturale di A24 e A25, inseriscono specifiche clausole sociali nei bandi di gara al fine di promuovere la stabilità occupazionale per personale sella società Toto costruzioni spa». E fin qui tutto sembra rispettare la legge entrata in vigore ieri. Ma c'è un cavillo: «Ferma restando», viene sottolineato nell'accordo, «la necessaria armonizzazione con l'organizzazione dell'operatore economico subentrante». Quindi anche in questo caso si dà all'Anas un potere discrezionale, carta bianca sul mantenimento dei livelli occupazionali dei 200/300 operai e tecnici della Toto Costruzioni. Anche perché, come si legge, «Anas si impegna a individuare, entro e non oltre 60 giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo, il personale della Toto Costruzioni spa impiegato in interventi sulle tratte autostradali A24 e A25». Arriviamo alla fine di questa analisi delle carte sul futuro di centinaia di dipendenti impiegati sull'A24 e l'A25. L'ultima frase dell'accordo stabilisce, già da ora, che questi posti di lavoro avranno certamente una fine, anche se parliamo di un'autostrada passata nelle mani di una società statale. «Le prestazioni per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, già affidate alla Toto Costruzioni spa, sono rese, in favore di Anas, sino alla scadenza dei contratti». Cosa significa? Semplice: la clausola sociale si dissolve con la fine dei lavori appaltati.

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