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Data: 05/01/2021
Testata Giornalistica: IS NEWS
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Atm, tredicesime pagate ma la vertenza resta aperta: verso lo sciopero dei trasporti. L’annuncio dei sindacati di categoria, dopo il tentativo di conciliazione svolto in Prefettura a Campobasso.

Il problema del pagamento ai lavoratori va avanti da anni, tanto che sono continui i decreti ingiuntivi


CAMPOBASSO. Vertenza Atm, non va a buon fine il tentativo di conciliazione in Prefettura, si va verso lo sciopero del trasporto. Ad annunciarlo le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl autoferro, al termine della riunione guidata dal vicario del prefetto di Campobasso Pierpaolo Pigliacelli, che ha tentato di gestire un clima molto teso tra le parti.

Oltre ai rispettivi segretari regionali di categoria Franco Rolandi, Antonio Vitagliano, Carmine Mastropaolo e Nicolino Libertone, sono intervenuti i rappresentanti legali dell'impresa e l'assessore regionale ai trasporti Quintino Pallante, coadiuvato dal Direttore del Servizio Mobilità della Regione Dina Verrecchia.

“A poco – hanno fatto sapere i sindacati - è servito il tentativo aziendale di mostrarsi disponibile a cambiare il proprio atteggiamento, annunciando in quello stesso istante, l'effettuazione dei relativi bonifici a tutti i dipendenti concernenti il pagamento della tredicesima mensilità. Un atto tardivo e che oltretutto non va a sanare una situazione che si trascina ormai da un ventennio e che vede gran parte dei lavoratori di questa impresa dover fare ricorso ogni mese al decreto ingiuntivo, per potersi vedere riconoscere la regolare corresponsione della propria retribuzione. Proprio ieri l’assessore regionale ai trasporti si è visto recapitare la quinta segnalazione dei dipendenti Atm, che hanno formalizzato non solo la mancata corresponsione della mensilità di dicembre, ma anche inadempienze aziendali per alcune mensilità pregresse”.

“E le giustificazioni dei rappresentanti legali di Atm – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali - tese ancora una volta a scaricare come al solito sulla Regione i motivi di queste ingiustificabili inadempienze, che in Molise riguardano soltanto le imprese di trasporto locale (Atm e Gtm di Termoli), riconducibili non a caso alla stessa proprietà, hanno contributo ad accendere ancora di più gli animi”.

I sindacati hanno quindi chiesto alla Regione di revocare la concessione all’Atm, ancora più drastico è stato l'assessore Pallante, che ha fatto intendere che non ci sarà più spazio in Molise per le imprese di trasporto che non rispettano i diritti dei lavoratori, a cominciare dal regolare pagamento delle retribuzioni. La Regione, secondo le dichiarazioni dell'assessore, continuerà a perseguire l'ipotesi di risoluzione contrattuale qualora perdureranno queste inadempienze aziendali.

Da qui la richiesta all’Atm di produrre entro 5 giorni la documentazione (cedolini e relativi bonifici), attestanti i regolari versamenti ai dipendenti delle retribuzioni relative agli ultimi 5 anni, nonché l'elenco dettagliato del personale impiegato per le attività di trasporto pubblico oggetto di contribuzione regionale.

Quindi l’ulteriore richiesta di ammortizzatori sociali, che ha stupito anche la Prefettura, considerando che si sta riorganizzando il trasporto scolastico, in vista della riapertura della scuola in presenza.

“E' del tutto irrazionale – hanno precisato in proposito i sindacati - che nel mentre si programmano servizi aggiuntivi per bilanciare i limiti di riempimento al 50% dei mezzi pubblici imposti dai Dpcm l'azienda Atm abbia contestualmente deciso di collocare in cassa integrazione ben 154 lavoratori per un fabbisogno totale di 20. 945 ore”.

I sindacati hanno quindi posto l’attenzione sulla questione sicurezza, dovuta ai pullman vecchi e e allo stato di usura delle gomme che soprattutto in presenza di ghiaccio e neve, risulta alquanto pericoloso. La Prefettura, accogliendo le istanze sindacali ha garantito che disporrà immediati controlli a campione.

“Pur apprezzando il tentativo della Prefettura di ricercare una soluzione conciliativa tra le parti – hanno concluso i sindacati- la procedura si è chiusa con esito negativo. Sono davvero tante le cause ancora irrisolte che hanno determinato l'avvio di questa vertenza. Ci siamo però impegnati, soprattutto in questo particolare contesto emergenziale pandemico, a limitare nel limite del possibili disagi e disservizi all'utenza conseguenti alle possibili azioni di sciopero”.


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