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Data: 20/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Autostrade, contro gli aumenti i sindaci consegnano volantini. Protesta dei primi cittadini al casello di Colledara per bloccare l'impennata del 34% prevista da luglio. Gli automobilisti: «Grazie e non mollate»

«Costi proibitivi per gli utenti, il Governo trovi una soluzione concreta e definitiva insieme al gestore»


COLLEDARA «No ai rincari dei pedaggi autostradali su A24 e A25, vogliamo una soluzione definitiva». È il grido dei sindaci della Valle Siciliana che ieri mattina hanno protestato al casello di Colledara unendosi ai colleghi degli altri comuni abruzzesi e laziali che hanno protestato nei propri territori. Seicento volantini informativi sono stati distribuiti agli automobilisti in transito dai primi cittadini di Castel Castagna, Colledara, Castelli, Isola del Gran Sasso e Tossicia, con la partecipazione di assessori, del sindaco di Teramo e del delegato del Comune di Cortino. Un'azione congiunta tra Abruzzo e Lazio per sensibilizzare il Governo affinché si trovi un'intesa risolutiva prima del prossimo 1° luglio, quando scatterà l'aumento del 34% sulle tariffe in una delle autostrade più care d'Italia. Negli anni scorsi gli amministratori hanno protestato più volte per i rincari, ottenendo il congelamento delle tariffe, ma il problema si è ripresentato. «Prosegue la nostra azione di protesta», ha detto il sindaco di Colledara Manuele Tiberii, «continueremo a far rimanere alta l'attenzione su una problematica sentita dai cittadini con la speranza che finalmente il Governo possa trovare una soluzione condivisa con il gestore». Una situazione «insostenibile» per il sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo Gianguido D'Alberto, «i nostri territori oltre ai problemi legati alla pandemia stanno ancora patendo le conseguenze del sisma e ciò impone una presa di coscienza e un intervento del Governo, il rilancio e lo sviluppo, attualmente in corso, non possono essere frenati da scelte penalizzanti e inaccettabili». I rincari graveranno in modo pesante sui cittadini. «Da sindaco rappresentante del territorio e da lavoratore pendolare vivo quotidianamente il disagio del pedaggio che incide molto sulle spese», ha evidenziato il sindaco di Tossicia Emanuela Rispoli. L'alto costo induce già molti cittadini a utilizzare strade alternative. «Siamo fortunati ad avere un'uscita autostradale», ha spiegato l'assessore di Isola Paola Di Luca delegata del sindaco Ianni, «Ma tanti per recarsi a lavorare utilizzano le strade provinciali». Aumenti che incidono pesantemente sul turismo. «I costi sono proibitivi e penalizzano fortemente il territorio e l'indotto turistico e l'intervento del Governo non è più procrastrinabile», fa notare il sindaco di Castel Castagna Rosanna De Antoniis. Un problema riscontrato anche dal sindaco di Castelli Rinaldo Seca. «L'elevato costo del pedaggio impatta sulle nostre realtà turistiche importanti per la nostra economia», ha concluso, «tanto stiamo facendo per riprenderci dai terremoti, ma gli aumenti sono un disincentivo a venire».
 
Gli automobilisti: «Grazie e non mollate» Tanti incoraggiamenti agli amministratori da chi passa in macchina: «Mezzo stipendio per viaggiare»
 
COLLEDARA «Oggi il pedaggio mi è costato quasi mezzo stipendio: se lo aumentano ancora, l'autostrada diventa un bene di lusso». Una battuta dai toni ironici, ma con un risvolto amaro di verità messo in luce da un automobilista che si è fermato a prendere il volantino lasciato dai sindaci al casello di Colledara. La protesta contro il caro-pedaggi è stata appoggiata in pieno dai cittadini che hanno rivolto un plauso all'iniziativa e hanno spronato gli amministratori a non mollare. «Le persone ci hanno sostenuto, incoraggiato e si sono fermate per ascoltarci e per condividere le nostre motivazioni», hanno evidenziato i sindaci della Valle Siciliana con tanto di fascia tricolore sul petto. Unanime è stata la lamentela sulle tariffe autostradali troppo alte, soprattutto in confronto con quelle applicate sulla A14, e in molti hanno evidenziato come per un pendolare sia insostenibile un ulteriore aumento. «Tra poco andrò a lavorare per benzina e autostrada», ha aggiunto un altro automobilista, mentre alcuni hanno lamentato anche gli aumenti di carburante e bollette. Solidarietà è arrivata dal Comune di Cortino, con la partecipazione per tutto il sit-in dell'assessore Giuseppe Marini, delegato dal sindaco Marco Tiberii. «Ci sembrava doveroso e giusto unirci a questo coro e non volevamo mancare», ha spiegato l'amministratore, «questa è una battaglia di tutti, non solo della Valle Siciliana, per noi teramani e per i nostri compaesani che vivono a Roma e tornano spesso nei paesi di origine». (a.d.f.)
 

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