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Data: 12/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Bus, l'enigma degli orari: mancano le coincidenze Segnalate dagli studenti diverse disfunzioni, in tanti sono arrivati in ritardo E c'è chi si lamenta del freddo perché le finestre vengono lasciate semichiuse.

Di Eugenio (Filt Cgil): il sistema ha retto ma servono controlli a bordo e ai capolinea


TERAMO Per venire incontro ai nuovi orari di ingresso e uscita dei ragazzi, e per evitare assembramenti sui mezzi pubblici, la Tua ha predisposto un aumento di autobus e corse a disposizione degli studenti. Non tutti però, ieri, sono rimasti soddisfatti della nuova organizzazione. «Non ci sono state tutte le corse che avevano prefigurato», ha dichiarato Maria Vernisi, insegnante dell'istituto Melchiorre Delfico, «i ragazzi del primo scaglione, quello delle 8, sono riusciti ad arrivare in orario, mentre i ragazzi delle 9 hanno fatto ritardo, perlomeno la maggior parte». Anche tra i ragazzi c'è chi ha lamentato qualche problema organizzativo. «Ho preso il pullman da Bellante alle 7.20», ha detto Sebastiano Cerasi, dell'istituto Delfico, «e devo dire che nonostante le corse aggiuntive il mezzo era abbastanza affollato. Però almeno sono arrivato in orario in classe». Non si è detta soddisfatta Carol Tempera dell'istituto Pascal: «Il pullman da Campli a Teramo ha fatto mezz'ora di ritardo, quindi sono arrivata tardi a scuola. Ma probabilmente è successo perché c'è ancora qualcosa da migliorare nell'organizzazione, era il primo giorno delle corse aggiuntive». È andata peggio a Camilla Di Claudio, del liceo scientifico Delfico: «Ho dovuto fare un permesso speciale per poter uscire alle 12.30, altrimenti avrei dovuto aspettare un'ora per la successiva corsa, tornando a casa alle 15.30. Per l'andata tutto ok, nessun problema con gli orari e il pullman non era strapieno». All'Alessandrini-Marino alcuni studenti hanno segnalato il mancato passaggio di un bus da Basciano intorno alle 8.30 e che un'altra corsa mattutina, da Colledara/San Gabriele, sarebbe arrivata alla fermata già piena. Altrove diversi studenti pendolari sono stati accompagnati a scuola dai genitori, che evidentemente non si fidavano dell'efficienza del nuovo piano trasporti.Non tutti però hanno lamentato problemi. «Situazione molto tranquilla», ha dichiarato Alessandro Capretti, del Delfico, «sono partito da Tottea, il pullman era quasi vuoto. Sono arrivato a scuola con la corsa aggiuntiva, perfettamente in orario. Non c'è stato nessun problema». Si è detto soddisfatto anche Massimo Salvi, supervisore della Tua: «Devo dire che stamattina è andata abbastanza bene, pochissimi problemi. La Tua ha messo in campo parecchie corse nuove aggiuntive per evitare affollamenti sui mezzi, anticipando e posticipando alcune corse per andare incontro ai due ingressi scaglionati dei ragazzi, quello delle 8 e quello delle 9. Sicuramente qualche problema c'è stato essendo il primo giorno, ma mi sembra che l'organizzazione sia stata pianificata molto bene». Mascherina da indossare per l'intera durata delle lezioni, aule fredde per via di porte e finestre semiaperte, banchi a rotelle per pochi e non sufficientemente spaziosi. Sono queste le perplessità che hanno accomunato ieri mattina gli studenti dei due principali plessi scolastici di Roseto, il polo liceale Saffo e l'istituto Moretti, al rientro nelle loro aule. Secondo quanto dichiarato dai ragazzi, i due istituti, pur essendosi adeguatamente preparati in vista della riapertura, non sarebbero riusciti a garantire un trattamento equo ad ogni alunno. «Le cose variavano di classe in classe"", afferma all'uscita un gruppo di studenti nei pressi della fermata dell'autobus del Moretti, «qualcuno di noi è stato costretto a scrivere sopra le sedie, non essendoci banchi adeguati per tutti. Chi non aveva finestre nell'aula ha lasciato aperta la porta, mentre nel nostro caso avevamo finestre chiuse a "bocca di lupo"». «Il rientro non è stato male ma poteva andare meglio», confessano Ludovica e Alice, studentesse del Saffo nella sede distaccata del centro Piamarta, «perché abbiamo sentito parecchio freddo per via delle finestre socchiuse. Dovremo abituarci». Soddisfatti invece gli alunni riguardo all'organizzazione del trasporto pubblico. «Io parto da Mosciano per venire qui», conferma Lorenzo del Saffo, «e per fortuna non c'è stato eccessivo affollamento».
 

Di Eugenio (Filt Cgil): il sistema ha retto ma servono controlli a bordo e ai capolinea

Qualche disagio nella prima giornata, ma tutto sommato il sistema ha retto. «La soluzione di differenziare gli orari funziona, così come la soluzione di avvalersi dei privati fermi per la pandemia che si traduce in un'opportunità di far lavorare operatori fermi da quasi un anno», esordisce Aurelio Di Eugenio della segreteria provinciale della Filt Cgil, «peraltro Teramo è l'unico capoluogo in Abruzzo dove già si differenziavano gli orari da settembre». E per far fronte alle nuove regole per cui se prima i bus potevano essere pieni al 75% ora il limite è al 50%, sono intervenuti in supporto i privati: su Teramo e zone interne 9 autobus e 8 su Giulianova e costa, in supporto alle linee di Tua. Secondo il sindacalista, dunque oggi il livello di sicurezza è maggiore ma «chiediamo alle aziende di predisporre del personale che controlla anche ai capolinea, ad esempio a San Francesco e ai Tigli, e a bordo sulle direttrici a maggior frequenza come la Teramo-Giulianova che le regole vengano rispettate, ad esempio per gli assembramenti o per l'obbligo della mascherina o, ancora, i livelli di carico. Non può farlo l'autista, che deve pensare a guidare. Certo, non possiamo pretenderlo per ogni posto». Sul servizio urbano a Teramo non ci sono problemi. «Sono stati reintrodotti i bis scolastici sull'1 e sull'1 barrato e sul 3 di Putignano. E potenziati anche i servizi nelle linee di Castogno, Miano, Scapriano e Poggio Cono». Un problema per il trasporto extraurbano è avvenuto a Case Molino perchè non era sufficiente un bus ma già da oggi sarà messo un bis. Qui pro quo a Basciano dove l'autobus non ha utilizzato la fermata giusta.

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