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Data: 25/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Bus, torna il caso Anagnina. Roma progetta il trasferimento del terminal ora alla Tiburtina, in agitazione i pendolari Il governatore Marsilio scrive alla Raggi: «Scelta già bloccata una volta, è improponibile»

L'AQUILA All'epoca, eravamo a novembre dello scorso anno, fu necessario persino convocare un consiglio comunale, quello dell'Aquila, nel piazzale dell'autostazione. Con contestuale minaccia, per nulla velata, di non accettare più in Abruzzo i rifiuti romani. Tanto che l'amministrazione comunale pentastellata della Capitale bloccò l'operazione. A quanto pare, però, solo in modo momentaneo, nonostante le migliaia di firme raccolte in diverse petizioni, la contrarietà persino di molti Municipi romani e addirittura di Legambiente. E' tornato d'attualità ieri, infatti, lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina. Questo perché si è saputo che la giunta di Roma lo scorso 4 ottobre ha deliberato lo stanziamento di 625 mila euro, finanziati mediante indebitamento, per l'adeguamento di Anagnina a ospitare le linee dei pullman provinciali, nazionali e internazionali, ovvero, presumibilmente, le stesse linee che oggi arrivano alla stazione Tiburtina. Per l'Abruzzo sarebbe una mazzata ferale visto che migliaia di persone ogni giorno si muovono, in particolare per studiare e lavorare, verso la Capitale.
REPLICADal governatore abruzzese, Marco Marsilio, è arrivata una pronta replica: «Mi sono fatto portavoce delle preoccupazioni che emergono tra i cittadini abruzzesi, in particolare pendolari. Aprire un immediato confronto con il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Ho scritto una lettera in cui sottolineo il rinnovato allarme tra gli utenti abruzzesi delle linee regionali da e per Roma in merito alla paventata dislocazione del terminal bus oggi stanziato alla stazione Tiburtina presso il nuovo nodo. Una questione che sembrava essere stata superata attraverso un ordine del giorno della fine dello scorso anno, che confermava la stazione Tiburtina quale approdo per le linee provenienti da est, dirottando su Anagnina le linee provenienti da sud».
La delibera del 4 ottobre riapre la questione: «Leggendo quanto disposto dice Marsilio - si descrive il terminal Anagnina quale unica soluzione per le esigenze di delocalizzazione presenti sul territorio capitolino. Si legge infatti che in considerazione del noto stato di degrado del patrimonio viario di Roma Capitale, l'amministrazione ha inteso avviare, nell'immediatezza, progetti di delocalizzazione».
DELOCALIZZAZIONE«Delocalizzazione dell'autostazione per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali all'interno del nodo Anagnina e che tra i vari nodi intermodali presenti sul territorio urbano, le strutture tecniche dell'amministrazione a seguito di sopralluoghi nelle potenziali alternative trasportistiche, ravvisano solamente nella stazione Anagnina un nodo idoneo a ospitare una autostazione bus senza eccessivi disservizi per l'utenza con tempi e costi marginali di adeguamento».
Una soluzione che il presidente della Regione ritiene «non accettabile da tutti gli abruzzesi che quotidianamente raggiungono la Capitale per motivi di studio o di lavoro. Ho chiesto al sindaco Raggi chiarimenti in merito dichiarandosi disponibile a un confronto per mettere in evidenza il ruolo fondamentale che l'hub di #Tiburtina assume in un contesto ampio della mobilità da e verso Roma». Perplessità arrivano anche dal Comitato cittadini stazione Tiburtina: «L'amministrazione non punta a realizzare una autostazione, mira semplicemente ad adeguare un parcheggio di macchine in un parcheggio per pullman. Un'intera città e tutte le Istituzioni di prossimità contrari a questa scelta. Quello che ci chiediamo come residenti è perché la giunta Raggi vuole portare avanti questo progetto insensato». Anche il vice presidente del consiglio regionale, Roberto Santangelo, ha criticato la scelta.


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