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Data: 14/11/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Contagio, l'indice scende ma il quadro resta critico. L’Rt passa da 1.51 a 1.34 in una settimana L’Abruzzo rimane per ora in fascia arancione. Altri 15 decessi a fronte di 683 nuovi casi Il Pd: «Marsilio fa politica con il Covid-19»

L'AQUILA Adesso c'è anche il conforto tecnico-scientifico: l'indice di trasmissione del contagio da coronavirus in Abruzzo è in calo. Esattamente da 1.51 a 1.34, il dato che la cabina di regia nazionale composta da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità attribuisce alla settimana che va dal 2 all'8 novembre. Al momento si tratta solo di un timido segnale, anticipato già dalle valutazioni informali dei giorni scorsi, di un trend che potrebbe aver imboccato una via diversa. Nel frattempo ieri la regione è stata confermata in fascia arancione. Segnali non sufficienti né per abbassare la guardia e né per pensare a un alleggerimento delle misure visto che il numero dei contagi rimane alto e la sofferenza degli ospedali tangibile. Sono 683 i nuovi casi emersi dall'analisi di 4.769 tamponi, numero record: positivo il 14,32% dei campioni analizzati. Percentuale in netto calo rispetto al 20,5% dell'altro giorno. Si registrano 15 decessi recenti, con un bilancio pesantissimo in particolare per la provincia dell'Aquila: si tratta di un 90enne, un 85enne, un 79enne, un 82enne e un 56enne dell'Aquila, un 90enne di Barisciano, un 71enne di Montereale, un 88enne e una 70enne di Tornimparte, un 72enne di Scoppito, una 99enne e un 74enne di Avezzano, un 73enne di Città Sant'Angelo, un 63enne di Capistrello, un 82enne di Montorio al Vomano. Il totale da inizio emergenza sale a 661. Gli attualmente positivi al virus si avvicinano a quota 12mila e aumentano rapidamente i ricoveri: in ospedale ci sono 624 persone, 25 più dell'altro ieri Il totale dei casi di Covid-19 dall'inizio dell'emergenza ad oggi arriva a 17.774. Dei nuovi casi, 486 - cioè il 71,16% - sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

LA MAPPA Il nuovo positivo più giovane ha un mese ed è una bambina dell'Aquila, il più anziano 98 anni, una donna di Roseto. Quelli con età inferiore ai 19 anni sono 99: 29 in provincia dell'Aquila, 13 in provincia di Pescara, 21 in provincia di Chieti e 36 in provincia di Teramo. Gli attualmente positivi sono 492 in più e arrivano a quota 11.908: 567 pazienti (+20) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 57 (+5) in terapia intensiva, mentre gli altri 11.284 (+467) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 5.205 (+176). Del totale dei casi di coronavirus registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza ad oggi, uno su quattro è stato accertato nell'ultima settimana: nel periodo dal 6 al 13 novembre, infatti, i contagi emersi sono stati 4.269, cioè il 24% dei 17.774 complessivi. I decessi sono stati 77 (totale 661). I ricoveri, negli ultimi sette giorni, sono aumentati del 18% circa, passando dai 510 del 6 novembre ai 624 di oggi. Con quelli allestiti negli ultimi giorni, il totale dei posti letto di terapia intensiva disponibili è salito a 146: al momento è utilizzato il 35,61% delle unità disponibili. A livello territoriale, la crescita più consistente, nell'ultima settimana, si registra nell'Aquilano, con 1.493 nuovi casi. Seguono il Teramano (1.144), il Chietino (872) e il Pescarese (687). L'Aquila è stata ancora la località abruzzese più colpita con 66 casi: il totale dal primo novembre a oggi è di 781 casi. Seguono Teramo con 63 nuovi casi. E ancora: 23 a Pescara e 20 a Montesilvano, poi Martinsicuro (32), Avezzano (21), Giulianova (21), Sulmona (20), Chieti (16).

LE POLEMICHE Durissimo l'attacco del Pd e dell'opposizione alla giunta Marsilio. Ieri in conferenza stampa Silvio Paolucci ha contestato le «comunicazioni contraddittorie» del governatore, dell'assessore alla Salute Verì, del capo Dipartimento D'Amario: «Una volta è tutto a posto, la volta dopo che gli ospedali sono saturi. Il principale grande assente in questa fase è l'assistenza territoriale. L'unico intervento che si ricorda è il Covid Hospital di Pescara. Le aree interne sono state penalizzate. Abbiamo un presidente che usa il Covid per fare politica al servizio del suo partito. E sui vaccini mancanti ci saranno altri problemi». Marianna Scoccia ha detto che «si percepisce la grande assenza della Regione». Americo Di Benedetto ha contestato la «preclusione della collaborazione». Per Pierpaolo Pietrucci «non può gestire la calamità chi qui non è vissuto e cresciuto. Non si può fare né dalla Bufalotta né dal Tufello. E' una cosa ignobile. Si usa il Covid per la politica, anche schizofrenica. Ci sono rabbia e scoramento. La provincia dell'Aquila sembra Bergamo». Dino Pepe ha presentato una risoluzione sui tamponi per chiedere il collegamento con i laboratori privati.


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