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Data: 04/05/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Covid, operaio con febbre in fabbrica: Febbo, «Falla in protocollo»; M5s all'attacco, «Marsilio chiarisca»

 

PESCARA - "L'episodio accaduto ieri in val di Sangro alla Sevel, al di là del comportamento irresponsabile del lavoratore che con 38 di febbre ha preso un mezzo pubblico per recarsi in azienda mettendo a rischio contagio migliaia di colleghi e la stessa azienda, ha fatto emergere una "falla" rispetto al rigido protocollo nazionale del 14 marzo e quello ancora più sensibile del 9 aprile sottoscritto tra FCA e OO.SS".

E' quanto ammette l'assessore alle attività produttive Mauro Febbo, in riferimento alla notizia che molto allarme ha destato secondo cui. pochi giorni fa, un lavoratore si è presentato in azienda con la febbre a 38 e, dopo avergli impedito di iniziare il turno, gli è stato consentito di tornare a casa a bordo di un pullman come nulla fosse, col rischio di essere un vettore del Coronavirus. 

Dure le polemiche del capogruppo del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi, che annuncia di portare il caso all'attenzione del consiglio regionale con un'interpellanza, su un evidente falla del sistema, e bordate sono arrivate anche dalla Fiom. Febbo aveva ricordato che "uscire di casa con febbre oltre 37,5 è vietato e penalmente perseguibile peraltro viaggiare su mezzo pubblico e presentarsi al lavoro con il rischio di contagiare migliaia di colleghi", bollando cone posizione di retroguardia quelle del sodacato Fiom che lo avevano ieri attaccato sulla vicenda.  Immediata la replica della Fiom:  "L’assessore Febbo, sa che ci sono Lavoratori che per andare a lavorare in Val di Sangro escono di casa alle 3.30 di mattina e devono prendere più autobus e fare più di due ore di viaggio? Visto che la febbre non viene a comando, l’assessore, ha valutato che la temperatura corporea in due ore può subire delle variazioni? Se un Lavoratore dovesse manifestare dei sintomi durante il viaggio, la Regione ha previsto quale deve essere il comportamento che si deve adottare?".

Ora Febbo spiega che "Il lavoratore è stato prontamente rintracciato dalla Asl di Lanciano Vasto Chieti e assoggettato a tampone e sono stati rintracciati i colleghi di viaggio (solo andata perché per il ritorno il concessionario ha garantito il rientro in isolamento) che saranno anch'essi assoggettati a tampone".

L'assessore prosegue dicendo che "Con il Presidente Marsilo, in costante aggiornamento, abbiamo deciso di convocare per domattina Sevel, Asl, OO.SS per capire come attuare misure di messa in sicurezza rispetto a simili episodi, quindi studiare e determinare protocollo d'intervento ogniuna delle parti. Provvederò a convocare anche il collega del Molise affinché stesso protocollo sia recepito anche da loro poiché molti lavoratori della Val di Sangro provengono dalla regione limitrofa. Non posso non richiamare tutti al senso di responsabilità e civico nell'affrontare questa fase di "ripartenza", indispensabile per l'economia ma che deve vederci tutti impegnati nella salvaguardia della salute personale e collettiva". 


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