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Data: 09/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Da Pescara a Spalato con l'aliscafo Pronto il piano per partire a luglio Venerdì incontro in Camera di commercio sul protocollo d'intesa che definisce il percorso da seguire

Strever: «Faremo tutto il possibile per cogliere l'obiettivo». Albore Mascia: «Il rischio è la burocrazia»


PESCARAIl piano c'è, in linea di massima. Tutto sta a capire se potrà essere realizzato rapidamente, in modo da riattivare nei prossimi mesi, in estate, il collegamento con la Croazia, cioè Spalato e le isole, prima tra tutte Hvar se non anche Korcula. L'iter ha avuto una accelerata negli ultimi giorni e venerdì (alle 10) i rappresentanti di tutti gli enti interessati si incontreranno in Camera di commercio per esaminare una bozza di protocollo di intesa. Il documento, spiega il presidente dell'ente camerale Gennaro Strever, è stato messo a punto dalla Capitaneria di porto dopo che il sindaco Carlo Masci e l'assessore comunale Luigi Albore Mascia hanno portato la questione all'attenzione della Camera di commercio, il 3 febbraio scorso. «Saranno i tecnici di Comune, Regione, Capitaneria di Porto, Autorità di sistema portuale e porto turistico Marina di Pescara ad analizzare il protocollo, per tracciare un percorso definito sul processo che consentirà di riattivare il collegamento», dice Strever. Nel momento in cui il documento sarà completo, con l'indicazione «di tutto ciò che serve per far ripartire» la "linea" tra le due coste, l'intesa potrà essere sottoscritta ma il protocollo «dovrà seguire l'iter di approvazione in tutti gli enti coinvolti. Ognuno dovrà garantire qualcosa, fare la propria parte» per rilanciare il collegamento e «l'Autorità di sistema portuale, in particolare, dovrà garantire la security». Se si tiene conto dei tempi della burocrazia, si annuncia una corsa contro il tempo, per arrivare a questa estate con il percorso definito e portato a termine. «La Camera di commercio si sta adoperando con tutte le proprie forze, sta dando una spinta, con il protocollo di intesa, per arrivare a cogliere questo obiettivo nell'estate 2022. Ma è indispensabile la volontà di tutti gli altri enti», dice sempre il presidente della Camera di commercio che ha cercato di accelerare. «Ho avuto il primo incontro con il Comune su questo argomento il 3 febbraio e, dopo aver ricevuto la bozza dalla Capitaneria, che ringrazio, ho convocato l'incontro per venerdì» avvicinando al massimo le tappe. «Prima d'ora, essendo stato interpellato dal porto turistico, avevo solo dato il via libera all'attracco dell'imbarcazione al Marina», considerata l'indisponibilità del porto. Nessun dubbio sull'importanza del collegamento «per tutto il territorio, non solo per Pescara e Chieti. Faremo il possibile per coordinare il percorso e arrivare a un risultato favorevole», conclude Strever. «Si è creata una bella convergenza», dice Albore Mascia che è «molto ottimista sulla volontà di tutti» di cogliere l'obiettivo mentre non è affatto ottimista «sulla burocrazia perché si deve mettere su la security, l'attività di dogana, i percorsi protetti, e l'avviso pubblico per individuare il vettore. Se tutti remano nella stessa direzione e con celerità, ce la possiamo fare per luglio, se non per giugno», ipotizza l'assessore comunale. Quella di venerdì, dice, è «una sorta di pre-conferenza di servizi con i tecnici dopodiché si cercherà di avere un piano industriale per capire chi fa cosa e quali sono gli oneri degli enti interessati, per arrivare alla firma del protocollo di intesa. Se sulla scelta della location non ci sono dubbi, essendo stata individuata l'imboccatura del porto turistico, un problema può essere l'attività di security, per le pratiche di imbarco e sbarco e la dogana. Se ne occuperà l'Autorità di sistema portuale, che ha consentito di scegliere la vecchia stazione marittima per le pratiche relative ai passeggeri». «Puntiamo al collegamento con l'aliscafo per poi arrivare nei prossimi anni alle navi ro-ro», dice Riccardo Padovano dal comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale. «La volontà c'è, è un progetto che si può realizzare. L'importante è partire, creare il collegamento».

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