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Data: 11/07/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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E il sottosegretario non si sbilancia «Pedaggi? Ci ragioneremo sopra» Il Senatore Margiotta a Pescara

PESCARA« Per il Ministero delle infrastrutture la messa in sicurezza del patrimonio stradale e autostradale è ovviamente il primo degli obiettivi. All'interno di questo tema ci sono gli aspetti connessi ai tratti autostradali dell'Abruzzo. In queste ore calde c'è grande attenzione sulla questione». Senza sbilanciarsi particolarmente, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvatore Margiotta è intervenuto sul caso A14, che tra cantieri e sequestri spacca l'Italia in due. Lo ha fatto in occasione della sua visita in Abruzzo, organizzata dal senatore Luciano D'Alfonso, per stilare l'agenda delle priorità proprio in tema di grandi infrastrutture.

IL CASO A14. Le code chilometriche esasperano gli automobilisti e ancora di più gli autotrasportatori che, intrappolati quotidianamente in file e rallentamenti, si aspettano uno stop ai pedaggi della A14 così com'è accaduto in Liguria.«La questione dei pedaggi dipende dalle convenzioni in atto e dal piano economico finanziario», ha commentato il sottosegretario. «Ragioneremo anche su questo aspetto». Nessun impegno ufficiale, insomma, dal numero 2 del Mit, che sul tema autostrade si mantiene cauto e non anticipa le prossime mosse del ministero in merito ai tempi di approvazione dei progetti esecutivi per la sostituzione definitiva delle barriere, né tanto meno su una sollecitazione alla procura di Avellino sui dissequestri anche sul tratto abruzzese, come accaduto per quello marchigiano. Il problema del tratto regionale è la sua conformazione che non ha, a differenza di quello nelle Marche, la corsia di emergenza e quindi anche con un eventuale dissequestro temporaneo, dovendo rispettare i 5,10 metri di distanza dalle barriere bordo - ponte da sostituire, non ci sarebbe comunque uno spazio per le due corsie. Ad annunciare una richiesta nei prossimi giorni sui tempi di istruttoria relativi ai progetti, ma anche sui futuri passaggi della magistratura è il senatore D'Alfonso che sui pedaggi assicura che sarà «una partita che affronteremo a Palazzo Chigi».

PESCARA-ROMA. Tra i temi toccati nella giornata del sottosegretario, cominciata con un incontro con la stampa, seguita poi dalla visita istituzionale al primo cittadino di Pescara, Carlo Masci e infine nel pomeriggio dal tavolo con gli amministratori locali, il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Pescara - Roma. «Nel decreto semplificazione», ha spiegato Margiotta «è stato delineato il piano di investimenti "Italia Veloce". In questo elaborato sono state individuate 12 opere prioritarie per le quali verrà nominato un commissario che conferirà ulteriore velocità. Tra queste c'è la linea ferroviaria Pescara-Roma, che collegherà due parti pulsanti della nostra economia. Il diritto alla circolazione in sicurezza su autostrade e strade ferrate è inalienabile». «Dobbiamo fare in modo», ha chiarito D'Alfonso, «che il miliardo e 566 milioni di euro pronto dal 2017 per la Pescara-Roma possa essere temporarizzato, per la progettazione esecutiva e la realizzazione del cantiere nel 2021».
LE STRADE PROVINCIALI. Altro tema affrontatoi, la situazione del sistema viario provinciale. «Siamo riusciti a far statizzare 513 km di strade provinciali», ha detto D'Alfonso. «Ora bisogna fare altrettanto per l'Istonia, la strada che collega la costa abruzzese con Agnone e per la strada che porta a Scanno, facendole passare sotto la competenza dell'Anas». Rientrano tra queste priorità anche il lotto della Teramo-Mare, la L'Aquila-Amatrice, la variante Vasto-San Salvo e la Loreto-Penne. Al dibattito ha preso parte anche Giuseppe Di Pangrazio, ex presidente del Consiglio regionale.
GLI ALTRI TEMI. Nel corso della giornata sono state toccate anche le tematiche relative agli invasi idrici, ai porti di Pescara e Ortona, all'edilizia scolastica e ancora alla rigenerazione dei siti industriali esausti. «Una parte del recovery fund va destinata alla rigenerazione di siti come il cementificio di Pescara», ha concluso D'Alfonso.

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