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Data: 23/04/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO

Ferrovie, vertice dei sindaci. Dopo le autostrade, i primi cittadini aprono il fronte del potenziamento della linea Roma-Pescara Tra i problemi i fondi per la tratta Avezzano-Tagliacozzo. Lavori già partiti nel Lazio, in Abruzzo no

Di Pangrazio vuol fare il punto sulla situazione della linea Pescara-Roma


L'amministrazione di Avezzano ha in animo di rilanciare il discorso treni. Per l'inizio della settimana prossima partiranno le lettere di convocazione per predisporre un cronoprogramma di incontri e varare un piano condiviso. Di Pangrazio ha in animo di proporre un piano di pacificazione e di dialogo tra tutte le forze coinvolte e le amministrazioni interessate. Sul piatto ci sono una serie di problemi, alcuni noti e altri non. Risulta infatti al Messaggero che il presidente Marsilio abbia in animo di dialogare con il primo cittadino e dunque evitare il presunto incontro che doveva tenersi a breve con il Commissario straordinario Vincenzo Macello al quale Di Pangrazio aveva intenzione di riproporre il problema dei finanziamenti destinati alla tratta Avezzano- Tagliacozzo. Ma non è tutto qua: una serie di vicende sono sottese alla questione Pescara-Roma. Per esempio il fatto che ormai, contrariamente a quanto si possa supporre, il piano è inevitabilmente già partito. Ci sono alcuni indizi sui quali riflettere: sul versante laziale il raddoppio della ferrovia è già avviato e la Roma-Pescara non incontra lì grossi impedimenti. E inoltre nella parte abruzzese sono già partite le procedure per alcuni espropri e, ancora, gran parte dell'amministrazione avezzanese non sarebbe affatto contraria neanche a un collegamento diretto con L'Aquila. Una specie di metropolitana che ad esempio possa dare la possibilità anche ai numerosi professori di raggiungere facilmente i posti di lavoro. Ma siamo ancora nelle ipotesi. Nulla di concreto. Ecco la ragione per la quale Di Pangrazio vorrebbe riaprire il discorso. E ancora: il presidente della Tua, Gabriele De Angelis, non nasconde il "segreto" di aver già predisposto gli ordini per mettere su rotaia un convoglio capace di superare i dislivelli dell'attuale linea ferrata così com'è. Il nuovo treno Tua starebbe per essere addirittura consegnato nonostante De Angelis voglia mantenere una certa riservatezza. Ma che ci siano stati nel recente passato altre sperimentazioni anche da parte di Ferrovie, non è un segreto. Sostiene l'avvocato Aurelio Cambise di area Pd e molto vicino a D'Alfonso: «L'interesse di Rfi c'era: ricordiamo lo stanziamento di 1 miliardo e 556 milioni grazie all'ex Giunta regionale D'Alfonso. E ancora, scrive Cambise: «Come mai nel 1990 i treni Intercity "Gianicolo" e "Amiternus" impiegavano 3 ore nette per raggiungere Roma da Pescara e nel 2023 i treni regionali veloci impiegano circa 3 ore e 30 minuti?».


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