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Data: 19/06/2021
Testata Giornalistica: COLLETTIVA
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Filt: «Nessuna contrapposizione tra sigle» Il sindacato ribadisce: "Non siamo in guerra contro nessuna organizzazione che rappresenti i lavoratori"

La Federazione dei trasporti della Cgil respinge le interpretazioni date questa mattina dal quotidiano La Repubblica (LEGGI L'ARTICOLO DI REPUBBLICA) in seguito alle recenti proteste che hanno visto protagonisti i lavoratori del settore.


Adesioni fino al 100% allo sciopero della logistica

Questa mattina sul profilo Facebook della Filt Cgil Nazionale è apparso un post che precisa la posizione del sindacato in seguito all'articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano La Repubblica, dal titolo "Cgil contro Cobas, la guerra tra sigle che divide i lavoratori". La Filt Cgil "respinge ogni tipo di contrapposizione tra sigle. Non siamo in guerra contro nessuna organizzazione che rappresenta i lavoratori. Ribadiamo che l'obiettivo comune è la difesa dei posti di lavoro.

Nel post si specifica come le dichiarazioni attribuite al segretario generale, Stefano Malorgio, non siano quelle inviate al giornalista del quotidiano del gruppo Gedi. "Ecco le parole – si legge – che eravamo certi di trovare oggi sul quotidiano diretto da Maurizio Molinari".

"Gli accordi di internalizzazione sottoscritti dal sindacato confederale con Fedex sono importanti. Riguardano 800 lavoratori che,diventeranno dipendenti diretti della multinazionale. Si agisce sulla opacità e sul sistema di appalti che costituisce il più grande limite di quel segmento del settore. Clamorosamente sbagliata invece la chiusura del sito di Piacenza che nel giro di 24 ore è stato cancellato.

Se Fedex non intenderà riaprire bisognerà dare una risposta a quei lavoratori a partire dalla una ricollocazione in Fedex. Bisogna quindi difendere quei lavoratori e tutelare le internalizzazioni. Questa la nostra posizione.

Il contratto che è stato recentemente rinnovato è un elemento di garanzia per tutti e come tale andrebbe difeso da tutti. Esso infatti ha una logica di filiera che garantisce tutele sia ai lavoratori diretti che indiretti e contiene in se la clausola sociale che garantisce il passaggio dei lavoratori nei cambi di appalto. Senza contratto quei lavoratori sono solo più deboli e lo sanno tanto è vero che tante proteste sono proprio per la applicazione di quel contratto.

La descrizione che vede il sindacato confederale assente dalla logistica andava bene 10 anni fa. Oggi gli iscritti certificati dei trasporti sono costituiti per metà da lavoratori della logistica. Basta farsi un giro negli impianti per vederlo.

Non si tratta quindi di una guerra tra organizzazioni, tutti assieme si deve chiedere che sul settore ci sia attenzione della politica per il rispetto delle regole e la sicurezza. Questo è un settore che pesa il 9% del Pil".


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