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Data: 01/10/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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Green pass e lavoratori: le risposte a tutti i dubbi Dalle guide turistiche ai rider, il governo fa chiarezza su tutte le categorie

Dagli idraulici alle colf, dagli stagisti e i tirocinanti alle guide turistiche. La platea di categorie che, a partire dal 15 ottobre, dovranno munirsi di Green pass per lavorare è davvero vastissima. Mancano due settimane dall'entrata in vigore delle nuove misure, e il governo sta facendo chiarezza nei minimi particolari, categoria per categoria, su tecnici, artigiani, liberi professionisti, rider, tassisti e non solo. Abbiamo raccolto tutti i chiarimenti principali sui controlli e sulle sanzioni, ragionando per categorie lavorative.
OBBLIGATORIO ANCHE PER LE GUIDE TURISTICHE Partiamo dagli ultimi chiarimenti, in ordine di tempo: anche le guide turistiche saranno obbligate ad avere il Green pass per lavorare. Dovranno mostrarlo all'ingresso dei luoghi di interesse culturale, delle mostre e dei musei dove lavorano, così come i clienti che vogliono accedere.
STAGISTI E TIROCINANTISONO INCLUSI Ma dal 15 ottobre il Green pass sarà obbligatorio anche per tutti gli stagisti e i tirocinanti. Il governo, infatti, ha chiarito che, per l'accesso ai locali aziendali, è necessario avere il certificato verde, indipendentemente dal tipo di attività svolta, lavorativa o formativa.
LIBERI PROFESSIONISTI E CONSULENTI Scatterà l'obbligo anche per la sconfinata platea di liberi professionisti, consulenti e tutti coloro che svolgono un lavoro in luoghi diversi dal proprio studio. Dovranno esibire il Green pass e saranno controllati dai delegati dell'azienda in cui dovranno recarsi per svolgere le loro attività.
DEVONO MOSTRARLO ANCHE I RIDER In linea generale, l'obbligo di certificazione verde anti Covid vale per tutti i lavoratori che prestano servizio in luoghi diversi da quelli del proprio datore di lavoro. Per questo motivo, il Green pass è obbligatorio anche per i venditori, i lavoratori impiegati in appalti e persino i rider per l'accesso all'interno dei ristoranti. In questo caso, il lavoratore senza Green pass è considerato assente ingiustificato e non può accedere ai luoghi dove si svolge la sua prestazione. E i controlli? Spettano al datore di lavoro, che potrà effettuarli all'interno dei luoghi nei quali si svolge l'attività lavorativa.
IL CASO DEI TASSISTI Più complesso il caso dei tassisti. I controlli sul loro Green pass spetta alla cooperativa o alla società di cui fanno parte. Ma il governo ha chiarito che i passeggeri non possono pretendere l'esibizione del certificato, quando salgono in auto, perché non sono datori di lavoro, ma stanno soltanto acquistando un servizio. Hanno però la facoltà di chiederlo e, di fronte all'eventuale rifiuto del tassista, possono scegliere di rinunciare alla corsa. Non ci sarà però alcuna conseguenza per il tassista.
IL GREEN PASSNEI TRIBUNALI Green pass obbligatorio pure per i magistrati (ordinari e onorari), ma anche per gli amministrativi, i contabili, i militari e i membri delle commissioni tributarie. I responsabili della sicurezza delle strutture in cui si svolge l'attività giudiziaria faranno i controlli. Restano esclusi, al momento, dall'obbligo di Green pass nei tribunali gli avvocati e gli altri difensori, i periti e gli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, ma anche i testimoni e le parti del processo.
I LAVORATORI DOMESTICI Green pass necessario, a partire dal 15 ottobre, anche per le colf, le badanti, le baby sitter e gli assistenti familiari. Per questo tipo di lavoratori domestici, il certificato verde è obbligatorio sia in caso di contratto di lavoro subordinato che per prestazioni di lavoro occasionale con libretto famiglia. L'obbligo di controllo del Green pass spetta, anche in questo caso, ai datori di lavoro. È opportuno ricordare anche che il nuovo decreto ha esteso l'obbligo di mostrare la certificazione verde anche a baby sitter e genitori che devono accompagnare o riprendere bambini e ragazzi a scuola.
TECNICI E ARTIGIANI Diverso il caso dei tecnici che vanno a svolgere lavori nelle case. Per l'intervento di un elettricista o un idraulico, il privato non è tenuto a controllare il Green pass, in quanto non si tratta di datori di lavoro ma di semplici committenti che acquistano dei servizi. In ogni caso, chi acquista il servizio ha la facoltà di chiedere che l'artigiano o il tecnico esibisca il Green pass.
CHI LAVORA DA CASA Per i lavoratori che operano in smart working, non c'è obbligo di avere il Green pass che pero resta necessario per qualsiasi accesso al luogo di lavoro anche saltuario. Il governo però specifica che lo smart working non deve essere utilizzato per eludere l'obbligo di Green pass.
I CHIARIMENTI SULLE SANZIONI Le sanzioni saranno le stesse sia per i dipendenti pubblici sprovvisti di Green pass che per i lavoratori privati. Nello specifico, i dipendenti che, dal 15 ottobre, si presentano al lavoro senza la certificazione verde vengono considerati assenti ingiustificati dal primo giorno (non è prevista più la sospensione a partire dal quinto giorno di assenza ingiustificata). Anche con l'assenza ingiustificata il dipendente conserverà il proprio posto di lavoro e non incorrerà in sanzioni disciplinari. Tuttavia, scatterà la sospensione dello stipendio per i dipendenti che non rispetteranno l'obbligo di Green pass. Chi cercherà di eludere i controlli e verrà scoperto, rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro. Ma anche chi non effettuerà i dovuti controlli potrà essere sanzionato con una multa che va dai 400 ai 1.000 euro.
CHIARITI TUTTI I DUBBI SUI CONTROLLI Sono arrivati anche i chiarimenti necessari sulle modalità con cui le aziende dovranno effettuare i controlli del Green pass. I datori di lavoro, o coloro che ne svolgono le funzioni nel settore pubblico, sono tenuti a organizzarli, incaricando il personale specifico. Il governo ha chiarito che il Green pass può essere controllato sia al momento dell'ingresso in azienda, ma anche durante l' orario di lavoro. Sarà possibili fare le verifiche anche a campione, procedendo in ordine casuale e senza controllare per forza a tappeto.

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