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Data: 10/05/2020
Testata Giornalistica: RAI TGR MOLISE
    RAI TGR MOLISE

I lavoratori della Sevel fanno rispettare le distanze sugli autobus Atm. 37 lavoratori di Montenero di Bisaccia diretti allo stabilimento della Sevel in una nota denunciano la situazione che sono stati costretti a sopportare

Un problema insesistente, ha ribattuto alla Tgr Giuseppe La Rivera, presidente di Atm, che sostiene che il metro sia "più o meno" rispettato, insieme alle altre misure di sicurezza come la sanificazione e i dispositivi.


L'esterno dello stabilimento della Sevel

"Dopo una dura ma pacifica battaglia di civiltà in difesa dei nostri diritti più volte reclamati ma restati inascoltati ieri sera, 8 maggio, grazie all'intervento della forza pubblica da noi chiamata, la distanza di un metro a bordo dei mezzi di trasporto Atm è stata fatta rispettare". Così 37 lavoratori di Montenero di Bisaccia diretti allo stabilimento della Sevel in una nota, in cui denunciano la situazione che sono stati costretti a sopportare dall'inizio della ripresa delle attività lavorative all'interno dello stabilimento che si è adeguato al rispetto delle norme di sicurezza anti- Covid 19. Solo venti, però, dei lavoratori sono riusciti a salire sull'autobus, gli altri hanno dovuto recarsi allo stabilimento, che si trova in provincia di Chieti, a San Salvo, con la propria auto. "Nonostante il grosso disagio e il rischio dei giorni scorsi - continuano - la perdita salariale e di un intero turno di lavoro a causa di questa incresciosa vicenda, siamo convinti che l'episodio di ieri sera faccia da spartiacque verso il rispetto della legalità". 
 

Chi vuole viaggiare in sicurezza resta a piedi

I carabinieri di Montenero di Bisaccia riscontrano la violazione della distanza di sicurezza sull'autobus dei pendolari diretti in Val di Sangro. L'azienda non vuole aggiungere un mezzo, ma l'assessore ai trasporti promette presto una soluzione
 
 La polizia misura la distanza tra i passeggeri
La polizia misura la distanza tra i passeggeri
 
Li hanno fatti scendere dall'autobus perché gli altri passeggeri potessero sedere a un metro di distanza. E' successo la sera dell'8 maggio a Montenero di Bisaccia, dove una parte dei lavoratori che si stavano recando nell'area industriale della Val di Sangro per il turno notturno sono rimasti a piedi perché sul mezzo dell'Atm, secondo i carabinieri, non era rispettata la distanza di sicurezza. I pendolari avevano scritto un esposto il 6 maggio per segnalare il problema: l'azienda li fa sedere a scacchiera, ma da una misurazione fatta da agenti di polizia la distanza tra i passeggeri risultava di 60 centimetri.
Un problema insesistente, ha ribattuto alla Tgr Giuseppe La Rivera, presidente di Atm, che sostiene che il metro sia "più o meno" rispettato, insieme alle altre misure di sicurezza come la sanificazione e i dispositivi.
I carabinieri di Montenero di Biasaccia, però, hanno riscontrato il contrario e hanno fatto salire sull'autobus solo 13 passeggeri, invece dei 22 ammessi dall'azienda. Solo che dopo aver fatto scendere i lavoratori in eccesso, non è arrivato nessun provvedimento nei confronti della società di trasporto, che dunque sta continuando a inviare un unico autobus.
"E' assurdo dire che l'Atm non ha altri mezzi a disposizione", sostengono alcuni lavoratori di Montenero, "perché fino a qualche giorno fa gli autobus arrivati a prenderci erano due, ma verificato che i pendolari erano meno di 23 uno dei due se ne andava e in pratica un autista e un mezzo venivano sprecati".
Secondo La Rivera, invece, se l'Atm dovesse far salire solo 13 passeggeri alla volta, non avrebbe i mezzi sufficienti per coprire il trasporto.
Per dirimere la questione è stata interpellata la Regione e l'assessore regionale ai trasporti Niro ha assicurato che se ne sta occupando e che presto verranno assicurate tutte le misure di sicurezza per i pendolari di Montenero.
 

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