Data: 08/05/2025
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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I lavoratori della Tua: «Noi inascoltati»
GUARDA I SERVIZI ANDATI IN ONDA SUI TG https://www.filtabruzzomolise.it/multimedia/item/trasporti-sciopero-alla-tua PESCARA Al grido di "Vessati e inascoltati, ora basta" i lavoratori della Tua, l'azienda unica di trasporto abruzzese, ieri mattina hanno incrociato le braccia dalle 9 alle 13. Lo sciopero, indetto dalle segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal dopo il fallimento delle trattative di conciliazione con la Regione e la Prefettura, è esploso ieri mattina con l'organizzazione di un presidio con cartelli e striscioni davanti alla sede centrale di Pescara. Sono diverse le rivendicazioni dei dipendenti del trasporto pubblico, riassunte in 14 punti messi nero su bianco dai segretari regionali Aurelio Di Eugenio (Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal): dal «graduale peggioramento della qualità del servizio» al «costante degrado delle condizioni di lavoro e dei salari» attraverso «una rimodulazione continua dei turni di servizio» e alla carenza di personale dovuta alla «mancata assunzione di nuovi autisti e macchinisti e trasformazione dei contratti part-time» oltre alla presenza di «lavoratori che da anni assolvono a mansioni superiori rispetto alla classificazione attribuita nell'organigramma aziendale». Ma c'è anche la grande questione della sicurezza, dopo l'ondata di aggressioni a bordo dei mezzi pubblici avvenuta nei mesi scorsi e le richieste da parte del personale di paratie di protezione sui bus e sistemi di rilevazione con pulsantiere collegate con la centrale operativa. Di qui i tanti cartelli che raccontano le ragioni della protesta: "Più carico di lavoro, meno respiro, meno retribuzione" e "Tua una grande dose di indifferenza". I lavoratori in stato di agitazione chiedono risposte in merito ai 14 punti della vertenza in atto con l'azienda, aperta il 16 dicembre scorso e sospesa in un primo momento, il 26 febbraio scorso, dopo il tentativo di conciliazione da parte dell'assessore ai Trasporti, Umberto D'Annuntiis, e del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Al loro fianco, in piazza, anche il leader del Patto per l'Abruzzo, Luciano D'Amico, il capogruppo del Pd Silvio Paolucci, il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, il segretario regionale dei Giovani democratici Saverio Gileno e il consigliere comunale di Città Sant'Angelo Paolo Pratense. «Tua è un'azienda pubblica sotto il controllo e la gestione della Regione», spiega D'Amico, «quest'ultima negli ultimi sei anni e mezzo di governo non è stata in grado di ideare e attuare quelle politiche di programmazione, valorizzazione e implementazione del trasporto pubblico locale che gli abruzzesi meritano. Anche in questo settore, esattamente come sulla sanità, la qualità e la quantità dei servizi peggiora, ma aumentano le tariffe del 20%». La richiesta è di convocare in commissione sindacati, vertici di Tua e assessore per «promuovere quella funzione di conciliazione e raccordo tra le parti che il governo regionale rifugge in modo del tutto ingiustificato». |
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