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Data: 04/05/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

In bus e al lavoro con la febbre: il caso finisce in Regione. Interpellanza della marcozzi (M5S). Febbo (FI) convoca sevel, asl e sindacati

ATESSA Finisce in consiglio regionale il caso del lavoratore Sevel con la febbre anche sull'autobus. L'iniziativa è del capogruppo del M5S all'Emiciclo, Sara Marcozzi, che ha presentato un'interpellanza. «È bastata meno di una settimana dalla riapertura dell'area industriale della Val di Sangro», sottolinea Marcozzi, «perché si evidenziasse la prima, enorme falla nel sistema di sicurezza per la salute dei lavoratori a cui avrebbe dovuto lavorare la giunta regionale Lega-Fdi-Fi. Siamo costretti a lasciare col fiato sospeso centinaia di persone in attesa del risultato del tampone che, grazie alla totale disorganizzazione del centrodestra abruzzese, ha tempi medi di attesa di circa 15 giorni. E se dovesse risultare positivo, il potenziale danno sarebbe incalcolabile, visto l'enorme numero di persone che lì lavorano. La prima reazione arrivata dalla giunta regionale per voce dell'assessore Mauro Febbo, che si è limitato ad accusare il lavoratore, è in linea col modus operandi del presidente Marco Marsilio, della Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia: scaricare responsabilità e colpe su altri, sia esso un singolo o il governo nazionale.«L'episodio», sostiene l'assessore regionale Febbo, «al di là del comportamento irresponsabile del lavoratore che con la febbre è andato in azienda mettendo a rischio contagio migliaia di colleghi, ha fatto emergere una falla rispetto al rigido protocollo nazionale. Il lavoratore è stato rintracciato dalla Asl e sottoposto a tampone come sono stati identificati i colleghi di viaggio che saranno anch'essi controllati. Con il presidente Marsilio abbiamo deciso di convocare per domattina (oggi per chi legge, ndc) Sevel, Asl e sindacati per capire come attuare misure di sicurezza rispetto a simili episodi, studiare e determinare un specifico protocollo d'intervento. Convocherò anche il collega della Regione Molise affinché lo stesso protocollo sia recepito da loro poiché molti lavoratori della Val di Sangro provengono dal Molise».

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