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Data: 14/04/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

L'esperto: i contagi sono in calo Presto 2.400 tamponi al giorno In arrivo alla Asl di Pescara il super macchinario che andrà a caccia dei contagiati sul territorio

PESCARA Fino a 2.400 test al giorno. Il laboratorio della Asl di Pescara diventerà un vero e proprio "tamponificio", grazie a un macchinario in arrivo in questi giorni. Un dispositivo che consentirà di andare a caccia di positivi sul territorio e di contrastare ulteriormente la diffusione del coronavirus. Limitato, negli ultimi due giorni, l'aumento dei casi: sono stati 53 ieri e 40 a Pasqua. Il totale sale così a 2.213, mentre il bilancio delle vittime arriva a quota 224. Invariato il numero dei pazienti più gravi, lieve crescita di quello relativo alle persone ricoverate in ospedale e incremento significativo dei soggetti gestiti a casa. Alla luce degli ultimi numeri, gli esperti sottolineano che è iniziata la fase di lenta discesa.

ECCO I DATI. Gli ultimi dati disponibili riguardano l'analisi di 552 tamponi: è risultato positivo il 9,6% dei campioni, dato in linea con quelli dei giorni precedenti. A Pasqua, però, l'Istituto zooprofilattico - che si occupa delle analisi insieme al laboratorio di Pescara, centro di riferimento regionale, e a quello dell'Università di Chieti - non ha lavorato. Forse anche per questo non si registrano nuovi casi nelle province di Teramo e L'Aquila. Domenica, invece, è risultato positivo il 4,6% degli 873 tamponi analizzati.

LE VITTIME. Diciotto i decessi più recenti. Alcuni sono avvenuti nei giorni scorsi, ma la positività al virus è emersa solo successivamente. Si tratta di un 72enne di Loreto Aprutino, un 73enne di Francavilla, un 65enne di Notaresco, un 86enne e un 87enne di Penne, una 82enne di Cappelle sul Tavo, una 96enne di Vasto, un 80enne di Lanciano, un 80enne di Ortona, un 56enne, un 90enne e un 66enne di Montesilvano, un 79enne di Roseto degli Abruzzi, un 61enne di Teramo, una 87enne di Martinsicuro, un 54enne di Sulmona, un 56enne e un 85enne di Pescara.

PIÙ GUARITI. Aumenta il numero dei pazienti guariti, 21 in più negli ultimi due giorni. Il totale è di 211 persone. Di queste, 171 da sintomatiche con manifestazioni cliniche associate al Covid-19 sono diventate asintomatiche e attendono i tamponi di controllo e 40 che hanno risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi. Resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: sono 54. Sale, seppur di poco, il numero delle persone ricoverate in terapia non intensiva, che sono 351. Cresce sensibilmente, invece, il numero dei soggetti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl: sono 1.373.

«LENTA DISCESA». Alla luce dei dati più recenti, il direttore dell'Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, Paolo Fazii, sottolinea che «è iniziata la flessione, ma la discesa sarà lenta. Il picco o pianoro», osserva l'esperto, «è stato raggiunto. Ritengo difficile che si possa arrivare a zero contagi, ma il numero di casi che continueranno ad esserci sarà molto limitato. Si dovrà e si potrà convivere con il virus, ovviamente con degli accorgimenti». Il direttore del laboratorio invita inoltre ad analizzare con attenzione il dato sui decessi, perché «le vittime registrate ieri stavano male da tempo» e il calo dei morti «sarà l'ultimo effetto delle misure restrittive in atto».

AUMENTANO I TAMPONI. Proprio al laboratorio di Pescara è in arrivo un macchinario che consentirà di eseguire fino a 2.400 test in 24 ore. Di tecnologia americana e produzione cinese, il dispositivo partirà da Shenzhen a giorni. È stato acquistato dalla Asl del capoluogo adriatico, anche grazie a fondi donati da un gruppo di imprenditori. «Abbiamo già localizzato l'area in cui verrà installato», spiega Fazii, «e abbiamo già contattato gli ingegneri informatici americani che dovranno settarlo da remoto, perché al momento non è possibile viaggiare dagli Stati Uniti. Il dispositivo consentirà di eseguire una media di cento test all'ora. Si tratta di uno strumento low cost e, soprattutto, di un macchinario che può essere utilizzato per tanti altri tipi di esami e che resterà al disposizione del laboratorio».

A CACCIA DI POSITIVI. Se, in attesa di un vaccino, la diagnostica è una delle poche armi disponibili contro il virus, eseguire 2.400 tamponi al giorno, soprattutto quando l'Abruzzo sarà entrato nella fase 2 dell'emergenza, vorrà dire poter monitorare concretamente il territorio, a caccia di soggetti positivi, magari asintomatici. «Si potrà lavorare sulle persone esposte professionalmente o su quelle esposte in virtù del contesto in cui vivono, come i lungodegenti o i detenuti. Facendo più tamponi», evidenzia Fazii, «sicuramente aumenterà il numero dei casi positivi, ma molti di questi saranno portatori sani».

IL TERRITORIO. Aumenteranno, quindi, come sta già avvenendo, i casi di pazienti gestiti a domicilio e, a quel punto, saranno determinanti le Usca, cioè le Unità speciali di continuità assistenziale. In Abruzzo ne sono state attivate complessivamente sedici, indicativamente una ogni 50mila abitanti. Ognuna di esse è composta da un medico e un infermiere ed ha una sede fisica. «Sono partite con qualche difficoltà e sanno facendo il rodaggio», afferma il referente della Regione per le maxi emergenze, Alberto Albani, «ma stiamo operando affinché lavorino al meglio. L'Abruzzo si trova tra la Fase 1 e la Fase 2 dell'emergenza e il ruolo delle Usca sarà fondamentale. Il lavoro sul territorio, infatti, è importantissimo».

14 aprile 2020 il centro


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