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Data: 05/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

La Cgil in piazza dopo l'assalto: «È la risposta a un attacco vile» Centinaia di persone al presidio organizzato dal sindacato davanti alla sede presa di mira dai no vax

Ripulite le scritte sui muri. È caccia agli autori: la Digos passa al setaccio le telecamere della zona


PESCARA Il tam tam è stato rapidissimo e ieri mattina il piazzale e il marciapiedi davanti alla sede della Cgil, in via Benedetto Croce, si è riempito di persone. Dopo l'assalto di giovedì notte all'edificio che ospita il sindacato, imbrattato con una serie di scritte no vax e insulti, in centinaia hanno risposto all'appello di Carmine Ranieri e Luca Ondifero, rispettivamente segretario regionale e provinciale della Cgil, che hanno organizzato un presidio. La risposta è stata sorprendente. «Non ci aspettavamo tutta questa partecipazione», ha commentato Ranieri che ha ricevuto «tanti messaggi di solidarietà». La Cgil non si è fermata, «si continua a lavorare, si riparte subito e si va a Roma» a manifestare per la pace. Quanto agli autori dell'assalto «sarebbe il caso di capire se c'è un collegamento tra gli episodi contro le varie sedi, come a Cerignola, dove hanno devastato tutto senza lasciare scritte. Ci potrebbe essere chi pilota gli autori, magari infiltrandosi nella protesta popolare» contro vaccini e green pass. Il pensiero di Ranieri, ieri come giovedì, va al primo attacco alla Cgil, a Roma, nel 2021, e «alle condanne già inflitte per quei fatti a esponenti di Forza Nuova». Sui responsabili dei fatti pescaresi sta indagando la Digos, diretta da Dante Cosentino, che ha passato al setaccio le telecamere della zona (la Cgil non ne ha) ed è alla ricerca di testimoni. Al vaglio anche gli autori di messaggi di contestazione inviati alla Cgil tramite social.«La nostra», ha commentato ieri Ondifero, «è una riposta al vile attacco dell'altra notte. Abbiano voluto dare un messaggio a tutti che la Cgil è presidio di democrazia e di libertà. Abbiamo avvertito e apprezzato la solidarietà arrivata da tanti e spero che permanga. Ma se ci sono stati questi attacchi è perché abbiamo creato una società degradata rispetto ai principi della Costituzione. E quindi si devono riaffermare i valori persi». Tra i tanti presenti c'erano diversi volti della Cgil ma anche della Cisl, a partire dal segretario Franco Pescara e Umberto Coccia. «Vogliamo fare in modo», ha detto, che «le nostre sedi siano le case dei lavoratori e ci auguriamo che le forze dell'ordine facciano la loro parte perché è insopportabile l'attacco prima alla Cisl e ora alla Cgil, in un mese». L'ex segretario della Cgil Nicola Primavera, oggi a capo del Sunia, invita a «non sottovalutare questi episodi: sono un grave fatto politico di cui prendere atto. Bisogna reagire fermamente perché questa linea non passi». Per Gianni Melilla, ex sindacalista ed ex parlamentare, «quando si toccano le sedi sindacali è in pericolo la democrazia, che va difesa ogni giorno» e dietro gli assalti di cui è stata vittima la Cgil si avverte «un clima che monta, un'ostilità che porta a derive incontrollate. Ma dobbiamo mettere un freno» anche perché le proteste dei no vax confluiscono nello stesso terreno in cui proliferano «fascismo, nazismo e intolleranza». C'erano anche i rappresentanti del Pd, dal consigliere regionale Antonio Blasioli al capogruppo in Comune Piero Giampietro. «È un attacco politico», ha detto, «a uno dei pochi luoghi rimasti di democrazia e partecipazione. Un fatto grave che non va preso sottogamba, un brutto segnale. Ed è bene fare fronte comune». A rappresentare la Cna c'era Graziano Di Costanzo: «Spero che ad agire siano stati dei balordi ma è accaduta una cosa inaccettabile, un attacco alla democrazia. Non è in questo modo che si esprime il dissenso».

05 novembre 2022 il centro


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