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Data: 22/03/2021
Testata Giornalistica: COLLETTIVA
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Landini: «Vaccinare non licenziare»

Il segretario della Cgil in un'intervista a Repubblica critica il governo sul nuovo condono fiscale inserito nel decreto: "Un'offesa a chi paga sempre le tasse"

"Entro l'estate i lavoratori vanno vaccinati, non licenziati". Lo ha detto, in un'intervista a La Repubblica, il segretario della Cgil Maurizio Landini che sottolinea come la decisione di inserire in un decreto per sostenere l'economia, in questo drammatico momento, un nuovo condono fiscale "non c'entra nulla con il lavoro, la povertà, l'emergenza. Anzi, è un modo di offendere chi le tasse le paga sempre anche per garantire, non dimentichiamolo, i diritti e i servizi a chi le tasse, invece, le evade. Pessima scelta".

Il numero uno di Corso Italia chiede al governo Draghi un cambio di rotta significativo su alcuni punti del decreto Sostegni, tanto più dopo aver firmato proprio a Palazzo Chigi, e non più di dieci giorni fa, il Patto sul lavoro pubblico. Oltre il condono altri due sono i punti critici due punti. A cominciare dai sostegni destinati ai lavoratori precari: "È vero che si è allargata positivamente la platea a figure finora escluse, penso per esempio ai lavoratori in somministrazione, ma a fronte di questo è stato ridotto l'ammontare dell'indennità: da mille euro al mese a 800 euro. Questo in un momento in cui nel nostro Paese sta crescendo la povertà anche tra coloro che hanno una qualche forma di occupazione".

Terzo punto negativo del decreto sono i licenziamenti delle grandi imprese manifatturiere a partire da luglio. "Questa - aggiunge Landini - dovrebbe essere una fase di coesione sociale, di unità del Paese. Invece aver stabilito che da luglio, in teoria, le imprese industriali potranno ricorrere ai licenziamenti collettivi mentre per gli altri settori di attività continuerà il blocco fino ad ottobre dividerà il Paese. Una decisione incoerente rispetto all'impegno del governo di arrivare in autunno ad una riforma condivisa, grazie al confronto aperto, degli ammortizzatori sociali"

Nota positiva per il segretario generale della Cgil i 3,3 miliardi per la cassa integrazione, l'aumento degli stanziamenti per il reddito di cittadinanza e per il reddito di emergenza però, aggiunge, "mi preoccupo quando sento un esponente della maggioranza dice che ora si devono sbloccare gli sfratti per cacciare le persone in affitto oppure che va cancellato il codice degli appalti".


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