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Data: 10/09/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Panoramica: ricorso arriva dopo la denuncia. La vicenda è quella del nasce dal ricorso pilota che l'Ugl ha deciso, inizialmente unica sigla sindacale, di presentare contro la revoca unilaterale del contratto aziendale.

I lavoratori scoprono la mancata iscrizione falsi due documenti


Il ricorso è stato iscritto a ruolo in Tribunale, sezione lavoro, ma solo il 30 dicembre 2021, dopo la presentazione della denuncia-querela da parte di un lavoratore. E, secondo la relazione della Pg, i decreti di fissazione delle udienze per aprile e luglio del 2021, pur fedeli ad originali, erano palesemente falsi: potevano ingannare un autista ma non gli addetti ai lavori. La vicenda è quella del nasce dal ricorso pilota che l'Ugl ha deciso, inizialmente unica sigla sindacale, di presentare contro la revoca unilaterale del contratto aziendale da parte de La Panoramica, con un taglio di 300 euro in busta paga. I lavoratori si affidano all'avvocato di un Foro abruzzese per curare il ricorso ma passano alcuni mesi e non se ne sa l'esito, nonostante sia in via d'urgenza. Una prima udienza sembrerebbe fissata per aprile 2021, ma al rappresentante sindacale viene comunicato dall'avvocato un rinvio, a luglio, ma ancora niente di fatto. A ottobre, in assenza di comunicazioni, i lavoratori si insospettiscono, fanno accesso agli atti in Cancelleria e scoprono che nessuna causa è pendente fra i tre lavoratori ricorrenti e La Panoramica. I lavoratori allora si rivolgono all'avvocato Alessandro Mascitelli il quale presenta una denuncia querela a carico di ignoti per falso materiale e truffa. E, il 30 dicembre 2021, risulta l'unica e vera iscrizione a ruolo del ricorso. Nel frattempo parte l'inchiesta innescata dalla denuncia querela ma il 22 agosto scorso è arrivata la richiesta di archiviazione del pm Giuseppe Falasca, perché, si sostiene, i documenti veicolati in formato jpg tramite Whatsapp (documenti che teoricamente fissavano le due udienze ndr) erano provvedimenti in copia, non recanti la sottoscrizione del giudice e privi di qualsivoglia attestazione di conformità e dunque si tratta di immagini di documenti che non possono certamente ingenerare l'affidamento sulla loro provenienza pubblica. L'avvocato Mascitelli ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione: deciderà il Gip.


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