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Data: 08/03/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO

«Raddoppio ferrovia, progetto da rivedere» San Giovanni Teatino. Appello dei residenti in assemblea pubblica. Di Clemente: Rfi torni sui suoi passi

SAN GIOVANNI TEATINO «No alla realizzazione di un muro nel centro di Sambuceto». È stata questa la frase che ha accompagnato l'assemblea pubblica indetta dall'amministrazione comunale, alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini, per prendere discutere del progetto di raddoppio della linea ferroviaria tra Pescara e Roma e soprattutto capire quanto impatterebbe sul territorio. Nel corso dell'incontro infatti, il sindaco Giorgio Di Clemente ha spiegato come il progetto, così com'è stato presentato dalla Rete ferroviaria italiana (Rfi), andrebbe a spezzare il centro urbano in due. Sia chiaro: nessuno vuole rinunciare a un'opera ritenuta di straordinaria importanza per lo sviluppo dell'intera regione, capace di collegare su ferro l'Abruzzo con Roma in 2 ore, dimezzando i tempi di percorrenza rispetto a quelli attuali. Ma l'impatto che avrebbe sul territorio sarebbe devastante, motivo per cui gli amministratori, di pari passo con cittadini e associazioni, portano avanti la richiesta di modifica del disegno. Diverse le idee emerse proprio durante l'assemblea pubblica, svolta nella scuola di largo Woytjla, anche se va detto che la linea dell'interramento, almeno nella parte centrale del territorio, appare essere la strada che rimane più percorribile, nel tentativo di convincere anche Rfi. «Quello che ci è stato presentato è un progetto irrealizzabile», spiega al termine il primo cittadino Di Clemente. «Siamo davvero contenti e soddisfatti della grande partecipazione, che ha visto tanti cittadini, rappresentanti di categoria e associazioni essere presenti a questo incontro nel quale si è discusso insieme del futuro della nostra città». E ancora: «Tutti hanno avuto modo di ascoltare e comprendere quello che è davvero lo stato dell'opera che sta per impattare sul nostro territorio e, soprattutto, di poter dire la loro in merito. Abbiamo accolto con grande attenzione le proposte arrivate, per poter continuare la nostra battaglia». Poi conclude: «Quest'opera verrà senz'altro realizzata, ma non sulla pelle dei cittadini». Sul punto è intervenuto anche il vice sindaco Ezio Chiacchiaretta: «La città ha risposto all'appello e questo ci dà la forza di andare avanti. Dobbiamo lavorare per presentare tutte le osservazioni entro il 23 marzo, termine ultimo fissato dagli organizzatori del dibattito pubblico. Per questo chiederemo immediatamente un nuovo incontro con il commissario straordinario Vincenzo Macello». Nel frattempo le prossime due finestre di dialogo con Rfi sono fissate per giovedì e per il 17 marzo. Sono queste, di fatto, le ultime due occasioni per cercare di modificare il progetto.

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