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Data: 07/02/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Tagli corse L'Aquila-Roma: risoluzione del Pd, «Sospendere subito piano di Tua» Paolucci e Palumbo: «Inaccettabili le soppressioni, va istituito un tavolo tecnico di confronto»

L’AQUILA - Il Partito Democratico, per mezzo del suo capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci, ha presentato una risoluzione che ha lo scopo di sospendere l’applicazione del nuovo piano varato da Tua sulla linea L’Aquila Roma, con la soppressione di alcune corse e l’accorpamento di altre.

Nel documento si chiede la sospensione immediata delle misure fino alla sentenza del Tar di Pescara che nel prossimo mese di giugno dovrà esprimersi su quali linee ricomprendere all’interno del trasporto pubblico locale, ovvero quelle sovvenzionabili dalla Regione; avviare un tavolo di confronto tra Regione, rappresentanti delle istituzioni, parti sociali e comitati dei pendolari con l’obiettivo di svolgere una istruttoria tecnica per valutare in ogni caso l’inserimento all’interno dei servizi minimi di alcuni corse, soprattutto quelle a più bassa domanda che, dunque, non attirerebbero l’attenzione dei privati, ma garantirebbero il completamento del servizio; infine valutare la fattibilità dell’introduzione di un biglietto unico di viaggio, sulla base di quanto già accade sulla Pescara-Roma. 

La proposta è stata presentata in una conferenza, in consiglio regionale, alla presenza dello stesso Paolucci e di Stefano Palumbo, capogruppo in consiglio comunale all’Aquila. 

“Credo che anche la maggioranza debba votare questa mozione - ha detto Silvio Paolucci -, ci pare ragionevole chiedere la sospensione del piano fino alla sentenza del Tar, prevista  prima dell’estate. Una cosa sconcertante di questa vicenda è stata la proroga della concesssione a Tua senza trasferire risorse. Anche grazie al nostro lavoro negli anni passati, direi negli ultimi dieci, la nostra Regione ha 20 milioni disponibili per il 2020, fino a 75 milioni per il 2022. Questa relazione di traffico con Roma costa 120 mila euro al mese, dunque ampiamente ricomprese in quelle a disposizione”. 

“Vogliamo inoltre istituire un tavolo tecnico - ha aggiunto Paolucci -: per ben tre volte i giudici hanno detto che la tratta è commerciale. Quello che può fare la politica è provare a reinserire, con apposita istruttoria, una parte di quelle corse, esattamente quelle soppresse, all’interno dei servizi minimi.  Penso che sia una posizione forte, credibile, sostenibile economicamente, che comprende tutto.  Trovo inaccettabile lo scaricabarile: dopo le proroghe, quali provvedimenti sono stati assunti dal governo regionale? Sostanzialmente solo il taglio semplice, diretto, senza alcun ragionamento. I disagi esplosi sul servizio pubblico - ha aggiunto Paolucci - sono enormi tra mezzi a terra e corse saltate. In questo quadro la richiesta firmata da 13 consiglieri regionali per l’istituzione di una commissione di indagine non va avanti. Ricordo che l’ha chiesta Giuliante per primo, non io. L’ha raccolta Marsilio, io sono uscito per terzo. A maggior ragione per quello che stiamo vedendo riteniamo sia urgente una risposta”. 

Palumbo ha fatto un excursus storico: “Ricordo il consiglio comunale dell’Aquila a maggio 2018,  in protesta con la delibera assunta dall’allora governo di centrosinistra che partiva dal presupposto politico dell’affidamento in house. C’era da salvaguardare  questo assetto rispetto all’impugnazione dei privati. Decidemmo di prorogare e prendere tempo per trattare in modo particolare ed adeguato la tratta L’Aquila- Roma. Il centrodestra era in disaccordo e ricordo anche gli impegni presi nell’ultima campagna elettorale, da parte di chi annunciava soluzioni.  È passato un anno di governo, mai la rappresentanza aquilana in Regione è stata così forte, due aquilani guidano Tua, ma di fatto dopo un anno queste premesse si sono tradotte in un taglio. Questo è inaccettabile, sono demagogia e pressappochismo delle forze di centrodestra”.


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