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Data: 04/04/2021
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Tajani, Corridoio adriatico tra Lazio e Marche: Abruzzo escluso, esplode la polemica. Fa discutere intervista coordinatore nazionale FI che indica prioritario collegamento veloce Civitavecchia-Ancona, alternativo a quello con porto Ortona

Segretario Pd Fina,«marsilio dica qualcosa», Sindaco Casini,«rischiamo di perdere occasione irripetibile»


L’AQUILA – “Mancano collegamenti orizzontali da costa a costa. Serve un collegamento trasversale tra i due grandi porti del Centro Italia: Civitavecchia e Ancona. Il primo è il più grande porto turistico italiano, il secondo è il porto di una delle regioni più industrializzate e che guarda anche ai Balcani”.

Sono destinate a provocare un incendio le parole di Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, in un intervista al quotidiano Il Messaggero. La sua ipotesi di corridoio Adriatico infatti è in aperto antagonismo con quello che dal porto di Civitavecchia nel Lazio dovrebbe attraversare l’Abruzzo e arrivare ai porti abruzzesi, in primis quello di Ortona. Progetto su cu ruota anche la velocizzazione e potenziamento della ferrovia Pescara-Roma, e più in generale i finanziamenti europei della Zona economica speciale, per i quali è imminente la nomina a commissario, da parte del Ministro del Sud, Mara Carfagna, di Forza Italia,  dell’avvocato romano Mauro Miccio, classe 1955, docente all’Università di Roma, nomina contestata dalla Lega, nell’ennesimo scontro con il presidente della Regione, Marco Marsilio di Fratelli d’Italia e con il capogruppo dei Forza Italia Mauro Febbo.

Primo  a lanciare strali contro le parole di Tajani, è non a caso Michele Fina, segretario regionale del Partito democratico, avezzanese, proveniente cioè dal territorio che molto avrebbe a beneficiare di un collegamento intermodale tra il Lazio e L’Abruzzo, essendo la via obbligata da percorrere. Arrivano bordate anche dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, a nome di un altro territorio, quello della conca Peligna che avrebbe grandi vantaggi con il corridoio Adratico

“L’intervista di oggi al Messaggero di Antonio Tajani apre un problema politico gigantesco – afferma in una nota di fuoco – Tajani dichiara di puntare a un collegamento trasversale tra Civitavecchia e Ancona. Si tratta di una soluzione alternativa a quella che serve all’Abruzzo e ai suoi porti, ovvero il collegamento con la costa laziale, presupposto fondamentale dell’intermodalità e dell’efficacia della Zes”.

Il problema è che la proposta arriva dal leader nazionale di uno dei partiti al governo in Abruzzo, da cui perciò urge un chiarimento. Qual è la posizione della Giunta Marsilio e dei partiti che compongono la maggioranza? Non serve annunciare in pompa magna carta incontri come quello del 7 aprile prossimo con la ministra Carfagna, sulla programmazione europea, se lo stesso partito persegue strategie che sono assolutamente antitetiche rispetto agli interessi dell’Abruzzo. Nel documento ‘Abruzzo prossimo’ che si discuterà con la Carfagna a pag. 63 si parla di trasversalità; ma già nel discorsi di insediamento il presidente Marsilio la indicò come una priorità”, ricorda Fina.

“Chiediamo, quale è la volontà vera? Gli abruzzesi possono chiedere un po’ di coerenza? Non parliamo di qualche sparuto parlamentare o consigliere regionale ma del leader di Forza Italia. Per il Pd Abruzzo le cose sono chiare: la sfida del collegamento trasversale Lazio – Abruzzo è irrinunciabile, coerente anche con l’implementazione del corridoio europeo che passa per Barcellona e la Croazia. Lo abbiamo detto anche al neo Segretario Enrico Letta che conosce molto bene la nostra regione e continueremo a lavorare incessantemente a questo obiettivo. Una trasversale permetterebbe da Civitavecchia lo sbarco dei turisti che da lì possono andare non solo a Nord e a Sud ma anche, senza le difficoltà attuali, in Umbria e nelle Marche”.

Tajani però non ha dubbi, il corridoio deve passare più a nord, e non in Abruzzo.

“Una trasversale tra Lazio e Marhce permetterebbe da Civitavecchia lo sbarco dei turisti che da lì possono andare non solo a Nord e a Sud ma anche, senza le difficoltà attuali, in Umbria e nelle Marche. ll porto di Ancona  – spiega nell’intervista – adesso ha fondali troppo bassi che impediscono l’attracco delle grandi navi container. Adesso le merci dalle Marche vengono mandate allo scalo di Gioia Tauro per essere esportate. Questo trasporto incide sul costo dei prodotti e quindi sulla competitività dei distretti industriali che li realizzano”.

Altra priorità è il  collegamento trasversale tra Fano nelle Marche e Grosseto  in Toscana.

“L’unico vero progetto che ha cercato di far crescere il Centro è stato quello del famoso quadrilatero creato dal governo Berlusconi che ha potenziato i collegamenti tra Umbria e Marche. Ma ovviamente non basta. Le potenzialità del Centro Italia, nella manifattura, nell’agricoltura, nel turismo, nell’eccellenza tecnologica e farmaceutica, e potrei continuare a lungo nell’elenco dei grandi punti di forza, non vanno distrutte ma esaltate. Grazie a un piano di infrastrutture che dovrebbe essere parte del Recovery Plan in una visione complessiva della crescita del Paese”.

Forti polemiche anche dal sindaco di Sulmona Casini.

“La politica regionale deve far sentire la sua voce ed entrare nella discussione per recuperare questa disattenzione – afferma il sindaco – . L’Abruzzo non può perdere l’occasione di sviluppo offerta dalla revisione dei Corridoi Logistici europei legati al progetto UE delle Reti transeuropee di trasporto Ten T. Per questo dando voce ai sindaci delle aree interne lancio un appello al Presidente Marco Marsilio ed ai nostri parlamentari di tutte le forze politiche regionali affinché si faccia sentire la voce della Regione insieme a tutto il comparto produttivo e sociale sui tavoli nazionali rivendicando le ragioni dell’Abruzzo portando gli elementi forti su cui deve poggiare la richiesta”.

“In particolare: la trasversalità della ZES, la velocizzazione della ferrovia Roma Pescara per persone e merci inserita nel programma Italia Veloce, non dimenticando l’accordo con l’autorità portuale di Civitavecchia per la creazione di un’unica governance dei due scali portuali Tirreno-Adriatici per un corridoio integrato Civitavecchia-Pescara-Ortona, che deve essere ripreso con determinazione per dare un futuro alle prossime generazioni – prosegue il sindaco. L’ammodernamento di infrastrutture, della logistica e dei relativi servizi è l’unico motore che potrà attrarre in Abruzzo nuovi investimenti per lo sviluppo”.

“L’opportunità è offerta ora dalla Commissione europea che sta procedendo a una revisione globale del Trans european network Transport (Ten T), l’insieme di infrastrutture lineari (stradali, ferroviarie e fluviali) e di infrastrutture puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti sul piano comunitario. Il riesame della Commissione si concluderà in tempi brevi. Non c’è quindi tempo da perdere per fare in modo che l’Abruzzo sia pronto per ottenere il riconoscimento. La creazione di questo segmento aggiuntivo, da collegare a ovest a Barcellona e far proseguire fino alla rumena Ploce, passando da Pescara e Ortona, permetterebbe all’Abruzzo di essere crocevia di un sistema logistico internazionale e a Roma di ottenere un nuovo sbocco sull’Adriatico, facendo di Ortona la finestra della Capitale verso l’Est europeo per agganciarsi anche alla nuova Via della Seta. In questo modo tutto l’Abruzzo sarebbe partecipe di questa nuova corrente di sviluppo, che potrà garantire alla regione e soprattutto alle aree interne una nuova stagione di sviluppo considerando le nuove sfide economiche, politiche, tecnologiche che si affacciano nei prossimi anni. E’ importante, dunque, che le istituzioni regionali e i vari portatori d’interesse partecipino facendo sentire la propria voce per promuovere la richiesta del corridoio trasversale Barcellona -Civitavecchia- Pescara- Ortona –Ploce”, conclude Casini.


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