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Data: 09/04/2025
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Tempi di percorrenza ridotti a 2 ore: sarà possibile raggiungere nuove aree

PESCARA Due ore contro le 3 e 20 di oggi per raggiungere Roma, ed una serie di collegamenti per arrivare in treno dalle aree interne a Pescara. Il primo colpo di trivella ha sancito l'avvio dei lavori per il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, nella soddisfazione delle istituzioni e con alle spalle la protesta di chi si dice preoccupato per quello che prevede il progetto, che vede protagoniste la Regione, Rfi ed il Consorzio Eteria che eseguirà i lavori. Un intervento ambizioso che, se da un lato promette benefici tangibili per i cittadini in termini di velocità, frequenza e qualità del servizio ferroviario, dall'altro chiama le comunità locali a confrontarsi con le inevitabili trasformazioni e disagi che un'opera di tale portata porta con sé. Con una prospettiva di riduzione dei tempi di percorrenza tra Roma e Pescara a circa due ore (contro le attuali tre ore e mezza) e un incremento della capacità della linea da 4 a 10 treni all'ora, l'opera rappresenta un salto di qualità epocale per la mobilità regionale. Sarà possibile, secondo quanto assicurato ieri mattina dai tecnici, non solo migliorare la vita quotidiana di pendolari e studenti, ma anche favorire un più efficiente trasporto merci su ferro, con ricadute positive per l'ambiente e la logistica territoriale. Il progetto rientra in una più ampia strategia di potenziamento dei collegamenti trasversali appenninici, con interventi previsti anche tra Roma e Avezzano e tra Sulmona e Chieti, per ricucire i territori interni con i poli metropolitani.
I lavori appena avviati riguardano i lotti 1 e 2: da Interporto d'Abruzzo a Scafa, passando per Manoppello, Alanno e Rosciano. Si prevede il raddoppio di circa 13 km di linea, la realizzazione di 12 nuovi viadotti (stradali e ferroviari), l'eliminazione di passaggi a livello e la riqualificazione delle stazioni locali, alcune delle quali dotate di sottopassi ciclopedonali e nuovi parcheggi intermodali. Ma se il futuro si annuncia più connesso e sostenibile, il presente porta con sé il rumore dei cantieri, le modifiche alla viabilità e le inevitabili frizioni con le esigenze quotidiane dei residenti. I comuni interessati da Chieti a Manoppello, fino a Scafa e Rosciano dovranno affrontare anni di trasformazioni urbane, temporanee limitazioni stradali e impatti paesaggistici non trascurabili e c'è chi avrebbe voluto proporre soluzioni alternative e meno impattanti. Per mitigare gli effetti di questa trasformazione, il progetto si affida anche alla trasparenza. Il programma Cantieri Parlanti del Gruppo FS mira a instaurare un dialogo costante con i cittadini, grazie a pannelli informativi nei cantieri, aggiornamenti online e iniziative pubbliche che renderanno i cantieri veri e propri spazi di confronto e informazione. "Stiamo costruendo un collegamento moderno e competitivo, che restituirà all'Abruzzo il ruolo strategico che merita nei collegamenti nazionali", ha dichiarato il presidente Marsilio. Parole che fotografano l'ambizione di un'opera che, al netto dei disagi, potrebbe segnare una svolta epocale per la mobilità e lo sviluppo socio-economico del territorio. Sarà possibile, per esempio, prendere un treno a Scafa per scendere in centro a passeggiare a Pescara evitando di prendere l'auto, cosa che al momento risulta impensabile. L'impianto ferroviario così come si presenta attualmente, infatti, prevede lunghi tempi di attesa tra una stazione e l'altra allungando, e di molto, anche le distanze tra le varie località abruzzesi. "La vera forza di questo progetto ha sottolineato il presidente della Giunta regionale è che mette mano ad un'ossatura ferroviaria di 150 anni fa, che non è mai stata ammodernata né ristrutturata, disegnando una svolta epocale che porterà l'Abruzzo ad avvicinarsi a Roma ma soprattutto ad entrare nelle grandi direttrici dei programmi di mobilità europei".
Ora, la sfida sarà coniugare i tempi lunghi dell'ingegneria con quelli, più impazienti, dei cittadini ed anche con le preoccupazioni di chi, ieri, ha protestato in prossimità delle transenne per tutta la mattinata. A portare alla luce le loro istanze, il Consigliere regionale Luciano D'Amico e il resto dell'opposizione di centrosinistra, compreso il Sindaco di Chieti Diego Ferrara, che parla di impatto economico ed ambientale gravoso e di "una parte di territorio che vedrà distrutte case e attività economiche".

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