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Data: 02/02/2023
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Tpl, Pallante replica a Larivera: «Dei 29 concessionari è l’unico che non paga i dipendenti puntualmente. E’ la fine di un sistema» L’assessore ai Trasporti: «Ci ostacola anche nel pagamento ai dipendenti non consegnando le buste paga»

E’ una replica piccata, ma argomentata, quella dell’assessore ai Trasporti Quintino Pallante all’Ad di Atm Giuseppe Larivera che ha accusato, con una nota (leggi sotto), la Regione «di ritardi nei pagamenti». «Intanto giova ricordare – esordisce Pallante – che i concessionari sono 29 e lui è l’unico che non ha mai pagato puntualmente i dipendenti. Mai nessuno prima aveva utilizzato i poteri sostitutivi e chi mi ha preceduto sosteneva che non si potesse fare e oggi, invece, si fa. Negli anni è stato abituato, con vezzo insopportabile, a trovare terreno fertile, scaricando le responsabilità sul sistema pubblico e mettendolo sotto scacco. Ma sono gli ultimi tentativi scomposti di chi sa di aver terminato un percorso, dal momento che le procedure sono state avviate e la sua azienda non ha risposto. Dunque Atm non ci sarà e sono i colpi di coda di chi verrà giudicato dai propri lavoratori. Parla di crediti vantati – prosegue l’assessore – ma l’amministrazione paga ed è la più celere d’Italia, lui, invece, come tutti sanno, ha dovuto cambiare più volte aziende.» Proprio oggi la Regione ha provveduto al pagamento, tramite i poteri sostitutivi, di altri lavoratori. «Ad oggi abbiamo pagato tutti i dipendenti che ne hanno fatto richiesta e per i quali è stato completato l’iter di verifica. Man mano che l’iter si completa vengono pagati altri lavoratori. Ma lui ci ostacola anche in questo non volendo concedere le busta paga dei dipendenti, cosa necessaria per poter provvedere al pagamento con i poteri sostitutivi.» Pallante va giù duro e continua parlando di «ricatto nei confronti della Regione che va avanti da anni. Siccome le procedure di sostituzione sono partite si scaglia contro la Regione, ma questo non gli fa onore perché dovrebbe ricordare che è un imprenditore monomandatario da 40 anni e dovrebbe avere rispetto per la Regione che in 40 anni gli ha dato milioni e milioni di euro. Probabilmente non è in grado di sopportare un contenzioso perché impegnato in altre attività. Quando parla della Corte dei Conti, pensasse alle sentenze che lo riguardano personalmente.» «Infine – conclude Pallante – voglio ricordare che è quello che prende più rimborsi per chilometro, 2,50 euro. Gli altri 29 concessionari, che hanno un prezzo inferiore a chilometro, riescono a pagare e lui no. E’ la fine di un sistema – la chiosa dell’assessore – costruito negli anni a suo e consumo.»

 

Tpl, interviene l’Atm. Larivera: «Problemi causati dai crediti milionari da noi vantati nei confronti della Regione»

Parla l’Ad dell’azienda: «Il pagamento in sostituzione ai nostri lavoratori è stato da noi richiesto alla Regione» Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’A.T.M., l’azienda molisana di trasporto pubblico locale, in merito alla questione degli stipendi arretrati dovuti ai lavoratori e ai rapporti della stessa con la Regione Molise. Di seguito, il testo: “Stanno circolando sulla stampa, ormai da vari giorni, articoli che danno atto del pagamento operato dalla Regione Molise di varie mensilità dovute ai nostri dipendenti, compresa la tredicesima, sostituendosi alla nostra Società. Tale intervento sostitutivo viene a tutti gli effetti presentato come ispirato ad una condotta sostanzialmente giustizialista intrapresa dall’Ente per far fronte a problematiche incomprensibilmente create da un’impresa inadempiente ed inaffidabile. II tutto e stato ulteriormente condito da interviste rilasciate dai nostri lavoratori e dai rispettivi familiari addirittura a televisioni nazionali, nel corso della quali — senza l’osservanza di nessuna forma di confronto con l’altra parte interessata, ovvero A.T.M. S.p.A. — si trasferisce all’opinione pubblica l’immagine di un’azienda e del relativo management sostanzialmente “senza cuore”, che persegue il suo profitto noncurante delle difficoltà arrecate ai propri dipendenti. Riteniamo sia giunta l’ora di fare chiarezza. II primo aspetto che ci pare indispensabile chiarire e che il pagamento in sostituzione dei nostri lavoratori e stato richiesto direttamente da noi alla Regione Molise e non attuato motu proprio dall’Ente a difesa dei lavoratori, come sostenuto anche da rappresentanti politici locali, che evidentemente hanno fatto di questa vicenda motivo di campagna elettorale. Come attestato dalla nota da noi inviata all’Amministrazione regionale il 13 dicembre 2022 (che vi chiediamo di pubblicare unitamente al presente comunicato stampa), che fa seguito ad una precedente nota del 1° dicembre, tra novembre e dicembre 2022 la Regione ha del tutto illegittimamente bloccato la liquidazione di rilevantissimi crediti che avrebbe dovuto corrispondere ad A.T.M., mettendo questa azienda nell’impossibilita oggettiva di pagare le retribuzioni dovute ai lavoratori, stante l’esigenza di destinare la liquidità esistente alla continuità dei servizi di T.P.L. per evitare anche una denuncia per interruzione di pubblico servizio, il che ci avrebbe messo nelle di condizioni di dover subire “oltre al danno, anche la beffa”. In questo contesto, A.T.M. dopo aver invano chiesto alla Regione di pagare quanto alla stessa indiscutibilmente dovuto, ha “pregato” l’Amministrazione quantomeno di procedere al pagamento degli stupendi in sostituzione, come previsto dal Codice Appalti, sottolineando l’importanza di soddisfare almeno i propri lavoratori, visto l’approssimarsi delle festività natalizie. Ma la Regione ha pagato con incomprensibile ritardo tanto i lavoratori quanto questa azienda. E il ritardo con cui l’Ente liquida sistematicamente i corrispettivi dovuti ad. A.T.M. e un elemento già accertato, oltre che dalla Magistratura Ordinaria, anche dalla Corte dei Conti che in considerazione, tra l’altro, della condotta tenuta dall’Amministrazione regionale rispetto al settore del T.P.L., ridotto ormai al collasso, ha impugnato il bilancio regionale. Tale ritardo ha ingenerato la creazione di un veto e proprio “sistema” che ormai coinvolge la Regione, i lavoratori ed i legali che li assistono nell’attuazione di un disegno complessivo finalizzato unicamente a danneggiare questa impresa. Il sistema può essere cosi sinteticamente descritto: la Regione paga con ritardo A.T.M. mettendo quest’ultima nelle condizioni di non poter rispettare il termine per il pagamento delle retribuzioni ai propri lavoratori, i quali già il 1° di ogni mese, senza attendere la liquidazione del corrispettivo regionale, depositano ricorso per decreto ingiuntivo, procedendo subito dopo al pignoramento per importi addirittura superiori all’ammontare degli stipendi e congelando rilevanti risorse finanziarie, che non possono essere sbloccate dalla Society per diversi mesi, nonostante i lavoratori siano già stati tutti pagati, dovendo attendersi l’estinzione della relativa procedura esecutiva, con un moltiplicarsi immotivato di spese legali, che finiscono per depauperare l’azienda e arricchire gli avvocati che ormai sistematicamente assistono i lavoratori. La gravità del fenomeno che stiamo qui descrivendo emerge ancor più se si considera il fatto integrante addirittura gli estremi di un reato penalmente rilevante — che la Regione ha pagato in sostituzione per la gran parte lavoratori che avevano già pignorato i relativi importi e che, quindi, risultavano già soddisfatti in via giudiziaria. Senza voler ulteriormente indugiare nella elencazione degli ormai innumerevoli abusi che siamo stati costretti a subire, concludiamo evidenziando semplicemente che A.T.M. S.p.A. non ha mai inteso sottrarsi all’adempimento dei propri obblighi, tantomeno nei confronti dei lavoratori. Molto semplicemente i crediti mai milionari da noi vantati nei confronti della Regione, anch’essi attestati dalla Corte dei Conti, ci mettono nelle condizioni di non pater più anticipate risorse finanziarie per pagare i lavoratori in mancanza di un puntuale pagamento da parte dell’Ente. E più che evidente che l’unica soluzione radicale a tale problema sia lo smobilizzo dei nostri crediti, riducendosi a mero folclore quanto abbiamo letto e visto negli ultimi giorni tra stampa e televisione”.


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