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Data: 06/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Trasporti Ama, fumata nera sul nuovo piano. Il destino di 140 lavoratori in bilico, la commissione Bilancio chiede la presenza di assessore e revisori

L'AQUILA Il destino di Ama è ancora in bilico. Ieri mattina la commissione consiliare Bilancio avrebbe dovuto votare la delibera con cui la giunta comunale ha autorizzato, lo scorso 23 ottobre, la ricapitalizzazione da 1,3 milioni di euro necessaria a evitare la messa in liquidazione dell'Azienda (che conta attualmente 140 dipendenti). La seduta - alla quale erano stati chiamati a parlare l'assessore alle Partecipate Fausta Bergamotto e l'amministratore unico della società Gianmarco Berardi - si è però interrotta dopo che il consigliere di opposizione Angelo Mancini (L'Aquila Sicurezza Lavoro) ha chiesto di votare una pregiudiziale per invitare il presidente della commissione, Luigi Di Luzio (Lega), a convocare anche l'assessore ai Trasporti Carla Mannetti e il collegio dei revisori aziendali, per riferire sul piano di risanamento aziendale. Nella delibera approvata dalla giunta, infatti, è scritto che la ricapitalizzazione deve procedere di pari passo con una profonda ristrutturazione societaria, ma su quest'ultimo punto è in atto da settimane uno scontro politico tra la Mannetti (Fratelli d'Italia) e Berardi (nominato in quota Lega). Quest'ultimo vorrebbe attuare un piano lacrime e sangue, azzerando la contrattazione di secondo livello; il che, concretamente, significherebbe decurtare la busta paga dei dipendenti. Una misura dalla quale lo stesso Berardi ritiene si possano risparmiare almeno 500 mila euro. La Mannetti, però, non vuole che a pagare il prezzo del risanamento siano solo i lavoratori, anche perché, dall'ottobre 2018 a oggi, il Comune ha già versato nelle casse di Ama più di 2 milioni di euro (i 900 mila a compensazione dei tagli inferti dalla Regione e l'addendum da 1,2 milioni al contratto di servizio, tutti soldi pubblici). La pregiudiziale presentata ieri da Mancini è passata anche con i voti della maggioranza, in primis di Forza Italia.«È incredibile che il collegio dei revisori non abbia emesso un parere», hanno affermato da FI, «l'azzeramento della contrattazione di secondo livello è sicuramente un tema serio, ma i sacrifici devono farli tutti. Per salvare Ama gli aquilani hanno già pagato milioni di euro. È giusto, pertanto, che su questa vicenda ci sia massima chiarezza e che chi deve assumersi responsabilità se le assuma». Berardi sostiene che il regolamento di Ama non prevede che il collegio dei revisori debba esprimersi su questo tema. Sollecitati dal Comune, i revisori hanno risposto nicchiando. «Quella di secondo livello è una contrattazione stratificata nel tempo», osserva l'assessore Bergamotto, «che ha creato disparità tra i lavoratori. Bisogna azzerare tutto, ma ciò potrà essere fatto solo sedendosi di nuovo intorno a un tavolo con i sindacati».


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