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Data: 19/11/2022
Testata Giornalistica: IS NEWS
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Trasporti, braccio di ferro Regione-Atm. I sindacati: stipendi in ritardo e contributi non in regola. Filt Cgil e Fit Cisl hanno convocato per domani un’assemblea con i lavoratori

CAMPOBASSO. Trasporti, continua il braccio di ferro tra la Regione Molise e la società Atm, l’azienda principale per numero di addetti e di chilometri percorsi che espleta il trasporto pubblico regionale. Uno scontro che si è arricchito di un ulteriore capitolo, hanno fatto sapere Franco Rolandi (Filt Cgil) e Simone Vitagliano (Fit Cisl): la società è stata esclusa ancora una volta dal pagamento delle spettanze regionali per i servizi di Tpl resi nel mese di ottobre, per non aver presentato (unica azienda inadempiente) le relative fatture al momento dell’emissione della determina dirigenziale. La Regione infatti, con una nota formale del 18 novembre indirizzata all’Atm, ma anche per conoscenza all’Ispettorato nazionale e Territoriale del Lavoro, nonché alle Sedi Inps regionale e provinciali territorialmente competenti, ha intimato all’impresa di pagare entro 5 giorni il debito di 540mila euro per i contributi non versati al Fondo di Previdenza complementare di settore. L’omesso versamento a titolo di quota contributiva confermato peraltro ufficialmente dallo stesso fondo e a cui hanno aderito i dipendenti di Atm, “costituisce – scrive il Direttore del servizio mobilità della Regione – rilevante violazione dall’art. 11, in particolare comma 4, del contratto di servizio”. E da qui l’intimazione a pagare immediatamente il debito previdenziale complementare e di “darne comunicazione e documentazione non oltre 5 giorni dal ricevimento della presente, con salvezza di risoluzione del rapporto convenzionale”, il cui procedimento peraltro risulta formalmente già avviato. Ma a breve la Regione riceverà e sempre per il tramite delle organizzazioni sindacali, ulteriori comunicazioni controfirmate dai dipendenti al fine di segnalare fil ritardo nel pagamento degli stipendi, in particolare la mensilità di ottobre. L’intento dei sindacati è quello di applicare quanto previsto dal Codice degli appalti ovvero indurre la Regione, in qualità di stazione appaltante, a pagare direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate in luogo dell’affidatario del contratto risultante inadempiente. E sulla vicenda ATM ma anche sulle altre importanti tematiche verterà l’assemblea indetta da queste sigle sindacali e programmato per domenica mattina con i lavoratori delle aziende molisane del trasporto pubblico per parlare deel bando di gara europea indetto dalla Regione Molise per l’affidamento dal 1 gennaio 2023 (e per i successivi nove anni) dei servizi di Trasporto pubblico locale automobilistico extraurbano del bacino unico territoriale regionale e per il quale il termine ultimo per la ricezione delle offerte è stato fissato per le ore 12 del 19 dicembre, salvo ricorsi al Tar. Come anticipano i sindacati verrà affrontato anche il tema della mancanza di risorse, atteso che il Fondo Nazionale dei trasporti e che finanzia in gran parte il trasporto pubblico è largamente insufficiente a coprire la domanda di mobilità del Paese. Manca all’appello infatti almeno un miliardo di euro anche in relazione alla forte contrazione dei viaggiatori trasportati nell’ultimo triennio, fattore che ha persino strumentalmente indotto le aziende a non onorare gli impegni assunti in occasione del rinnovo dell’ultimo contratto nazionale di lavoro. Infine si parlerà anche di trasporto urbano, i cui servizi sono di competenza delle rispettive amministrazioni comunali (Campobasso, Isernia e Termoli) “e dalle quali – hanno detto i sindacati – attendiamo risposte rispetto al superamento del monopolio e degli affidamenti diretti, ma soprattutto per quanto attiene il rinnovo del parco mezzi tristemente e pericolosamente vetusto e non adeguato”.


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