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Data: 08/06/2021
Testata Giornalistica: NEWS TOWN
    NEWS TOWN

Trasporti, i sindacati contro Sangritana: "La società non sta rispettando gli accordi e gli impegni presi con le organizzazioni sindacali in merito all'espletamento di concorsi pubblici per le selezioni pubbliche del personale amministrativo".

Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono le segreterie regionali abruzzesi di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal.


Ormai un anno fa (giugno 2020), dopo esser andata avanti prevalentemente con l’utilizzo di lavoro interinale per ragioni imputate alla fase di “start up”, la Sangritana spa (società a capitale pubblico interamente controllata dalla Tua spa a sua volta di proprietà della Regione Abruzzo e che espleta servizi di trasporto su ferrovia e su gomma di esclusiva natura commerciale) chiedeva alle organizzazioni sindacali di sottoscrivere un primo “contratto di prossimità” che consentisse una deroga alle norme vigenti per prorogare diversi contratti di somministrazione che aveva in essere con le agenzie interinali.

In tale occasione, l’amministratore unico di Sangritana spa Pasquale Di Nardo, sottoscriveva e si impegnava formalmente con le parti sociali per l’immediata emissione di specifici bandi di selezione pubblica per la sostituzione dei lavoratori precari con lavoratori assunti in pianta stabile.

A dicembre 2020 sempre Di Nardo proponeva nuovamente alle organizzazioni sindacali nuove deroghe per prorogare ulteriormente i contratti di somministrazione in essere sempre con gli stessi lavoratori.

Anche in questa seconda occasione si impegnava formalmente a espletare nel minor tempo possibile le selezioni pubbliche che nel frattempo erano state divulgate mediante il sito internet aziendale (https://sangritana.it/2020/12/03/avviso-pubblico-di-selezione-per-titoli-ed-esami-di-25-diplomati-e-2-laureati-da-inquadrare-in-figure-professionali-del-vigente-ccnl-autoferrotranvieri-con-rapporto-di-lavoro-full-time-e-part-time-a/).

Nei mesi successivi venivano espletate le selezioni per diversi profili legati all’esercizio ferroviario mentre rimanevano bloccate le selezioni per le sole figure amministrative sempre assicurate con i medesimi lavoratori interinali.

Qualche giorno fa, il 31 maggio 2021, un lavoratore somministrato “impiegato amministrativo d’ordine” si è visto scadere il proprio contratto di lavoro avendo fruito di un arco temporale di 24 mesi e del numero massimo di proroghe ammesse per legge, sorte che con ogni probabilità interesserà a breve anche altri lavoratori nelle medesime condizioni.

A questo punto, una pletora di giovani figli di comuni famiglie:
• si è iscritta sulla specifica piattaforma indicata sul sito web di Sangritana spa;
• ha versato anche 20 euro di tassa di selezione (nelle amministrazioni pubbliche si versano invece solo 10 euro);
• ha dovuto sostenere la spesa per i relativi bonifici bancari;
e preparandosi scrupolosamente alle selezioni attende fiduciosa la “chiamata“ alle prove selettive.

Invece, Sangritana spa, ha pensato bene di procedere a bypassare la selezione pubblica riammettendo in servizio, si dà il caso sempre lo stesso lavoratore, mediante questa volta un contratto di “staff leasing”.

Lo stesso dipendente, infatti, è stato velocemente assunto da una società di somministrazione che lo ha inviato proprio nuovamente in servizio presso la Sangritana spa.  

Il tutto è accaduto sollecitamente in un arco temporale che va dal 1 al 3 giugno 2021 (festa del 2 giugno compresa) tempo durante il quale si sono svolte peraltro le seguenti attività:
• selezione del profilo,
• stipula del contratto,
• visita medica
• assunzione in servizio.

Tutto legale. Nessuno eccepisce il contrario.

Appare però paradossale che Di Nardo abbia tempo addietro informato le Organizzazione Sindacali che le prove selettive per le figure amministrative erano state “bloccate” da una nota ricevuta da Gianfranco Giuliante, il quale a nome del consiglio di amministrazione della società madre Tua spa, aveva dichiarato l’insostenibilità dei costi del personale amministrativo da parte della stessa Sangritana spa.

A questo punto riteniamo lecito chiederci la logica per la quale, se sono dichiarate insostenibili le sei figure amministrative part time al 50% ed a parametro retributivo “di basso profilo” tanto da bloccarne le selezioni, come possono essere invece sostenibili i contratti di somministrazione lavoro attivati sulle medesime posizioni da sottoporre a selezione pubblica?

Un deludente velo di perplessità annebbia la trasparenza gestionale delle due imprese interamente a capitale pubblico della Regione Abruzzo che dovrebbero, a nostro avviso, caratterizzarsi per rigore e trasparenza (capitolo sul quale seguiranno ulteriori “puntate”).

Per non parlare dello stato d‘animo di quei giovani che sono sempre in attesa della chiamata a quelle “Pubbliche Selezioni”…


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