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Data: 12/12/2019
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Trasporti, in Molise le «peggiori condizioni»: annunciato un nuovo stop. I sindacati: «Il settore necessita di risposte urgenti»

«Non si arresta in Molise la protesta degli autoferrotranvieri. E non potrebbe essere altrimenti visto che, nonostante siano state ormai da tutti acclarate sia le pessime condizioni in cui versa il trasporto pubblico locale che le altrettante pessime condizioni retributive e normative riservate al personale che garantisce il servizio, non si avvertano dalla politica regionale, quei provvedimenti concreti ed immediati in grado di arrestare una situazione diventata davvero insostenibile». Inizia così una nota a firma di Franco Rolandi (Filt Cgil), Antonio Vitagliano (Fit Cisl), Carmine Mastropaolo (Uil Trasporti), Emilio santangelo (Faisa Cisal) e Nicola Libertone (Ugl Trasporti Autoferro). «E non ci possono senz’altro far desistere – continuano – i soliti annunci della Regione con i quali si cerca di inviare ai cittadini messaggi confortanti e di ottimismo rispetto ad esempio al rinnovo del parco autobus (quello circolante in Molise è tra i più vetusti d’Italia – il 74% degli autobus ha un’anzianità superiore a 13 anni) o sul tanto agognato bando di gara che almeno sulla carta dovrebbe finalmente arrestare quel sistema perverso basato sul rinnovo sistematico delle concessioni con il quale per decenni le 29 imprese molisane hanno potuto beneficiare (senza mai competere con il mercato) di importanti rendite di posizione garantite dalle forze politiche che si sono avvicendate negli anni alla guida della Regione. Entrambi gli annunci prevedono peraltro una tempistica, a nostro avviso assolutamente inadeguata rispetto alla drammaticità di un settore che invece necessità di risposte urgenti a domande molto semplici quali ad esempio: Per quanto tempo ancora i cittadini dovranno viaggiare su autobus obsoleti, sporchi, insicuri e in alcuni casi persino fuorilegge come nel caso degli euro “0”? Per quanto tempo ancora i cittadini dovranno avere a che fare con un sistema tariffario disarticolato e disomogeneo, privo di qualsiasi integrazione con altre modalità di trasporto e che definire arcaico è un complimento a fronte di strumenti tecnologicamente avanzati che invece contraddistinguono già da anni altre realtà regionali? Per quanto tempo ancora i lavoratori del settore TPL saranno obbligati dalle aziende ad effettuare fermate sprovviste della segnaletica verticale ed orizzontale contravvenendo al codice della strada (artt. 157 e 352) ed esponendosi personalmente a responsabilità civili e penali? Per quanto tempo ancora i dipendenti del settore ai quali sono applicate le peggiori condizioni normative e salariali, saranno costretti a produrre mensilmente decreti ingiuntivi per poter essere retribuiti e ricevere il giusto corrispettivo del loro lavoro quotidiano? Sono solo alcuni di importanti quesiti ai quali le eventuali risposte – sempre ammesso che arriveranno – non potranno fornirle, a nostro avviso, quelle stesse 29 imprese che, in una condizione di sfruttamento del personale, hanno oltretutto dimostrato negli anni di offrire alla collettività, all’utenza e ai cittadini molisani, un servizio a dir poco indecente. Ed è per questo che abbiamo espresso perplessità rispetto all’ipotesi del doppio lotto di gara regionale, una soluzione in controtendenza rispetto a tanti esempi nazionali (Toscana, Piemonte, Liguria, Friuli, ecc) e che sembra esclusivamente voler conservare lo status quo molisano fornendo un assist ai due consorzi che insieme rappresentano le 29 imprese. Così abbiamo indetto una terza azione di sciopero, sempre di 24 ore e che terremo lunedì 16 dicembre 2019 sempre nel rispetto delle Leggi e salvaguardando le fasce di garanzia. In occasione dell’azione di sciopero di lunedì 16 dicembre, le Organizzazioni Sindacali unitamente ad un presidio di lavoratori, sosterranno dalle 9.00 alle 13.00 nei pressi della Prefettura allo scopo di denunciare ancora una volta una situazione insostenibile per la quale si chiederà alla stessa Istituzione Prefettizia di pretendere dalle stesse aziende e dalla Regione il rispetto delle normative, degli accordi e delle regolamentazioni di settore che evidentemente non può essere richiesto alle sole forze sociali. Ancora una volta lo sciopero sarà preceduto – concludono i rappresentanti delle varie sigle sindacali che hanno firmato la nota – da una nuova assemblea dei lavoratori che si terrà domenica 15 a partire dalle ore 9.00 sempre presso il Dopolavoro ferroviario di Campobasso». Il personale viaggiante e delle biglietterie si asterrà dal lavoro per l’intera prestazione lavorativa ad eccezione delle ore in fasce di garanzia di seguito riportate: Aziende che espletano il servizio urbano: 5.17/8.17 – 13.00/16.00; Aziende che espletano il servizio extraurbano: 5.00/8.30 – 13.00/15.30.


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