Dal diffondersi sempre più ampio dell’emergenza Covid- 19 e da tutti i restringimenti applicati dal governo per arginare l’emergenza, il settore trasporti, per altro uno dei punti nevralgici per l’economia abruzzese, ha iniziato a vivere una forte crisi dovuta ad un brusco calo di viaggiatori e di conseguenza anche delle vendite dei titoli di viaggio.
Nella giornata di ieri, presso la sede centrale di Tua, unitamente a Confindustria e Anav, è stato sottoscritto un documento congiunto sugli impatti negativi che hanno colpito il trasporto pubblico dall’inizio dell’emergenza Coronavirus.
Visto il continuo peggioramento dello scenario sotto ogni punto di vista, non sembra esserci uno spiraglio di ottimismo soprattutto per le risorse finanziarie e i costi fissi. Come riportato nel documento:
“Le necessarie misure restrittive previste dal Governo lasciano presagire che tale dato
non tenderà a ridursi nel breve periodo. In siffatta situazione non solo non si raggiungerà il rapporto ricavi/costi teoricamente necessario per garantire l’equilibrio economico pari al 35 per cento, equilibrio tra l’altro mai raggiunto, ma verrà seriamente compromesso il risultato economico dell’esercizio. Oltre alla perdita di bilancio verranno a mancare ingenti risorse finanziarie alle aziende del settore che porteranno, di qui a breve, ad una crisi di liquidità che coinvolgerà tutte le aziende. La riduzione dei servizi, adottata su disposizioni del Governo regionale, ha consentito sicuramente di mitigare gli effetti economici negativi relativi ai costi variabili direttamente correlati all’esercizio, quali i costi di trazione, ma non ha prodotto effetti significativi sui costi fissi ed ha prodotto solo effetti parziali sugli altri
costi, quali quelli relativi al personale, che non si sono ridotti in misura proporzionale alla riduzione dei servizi. In altre parole la riduzione dei costi correlata alla riduzione dei servizi non consentirà di compensare la perdita dei ricavi per l’esercizio 2020”.
Nel documento sono state sintetizzate 2 proposte in linea con quelle avanzate da TUA lo scorso 15 marzo: l’invarianza di contributo a fronte della riduzione dei servizi e l’anticipazione del pagamento quadrimestralità e semestralità 2020.
Confindustria rileva che oltre alla cospicua perdita di bilancio verranno a mancare ingenti risorse finanziarie provocando così una enorme crisi di liquidità a tutte le aziende del settore.
L’ accoglimento di tali richieste garantirebbe la stabilità dell’intero settore trasporti in una fase così delicata e in uno scenario sempre meno rassicurante.