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Data: 20/12/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Tutti i chiarimenti sui divieti del Natale Giorni rossi o arancioni: cosa si può fare dal 24 dicembre

Divieti per le feste: ecco tutti i chiarimenti alle domande e ai dubbi più comuni e frequenti riferiti ai giorni rossi e arancioni dal 24 dicembre fino al 6 gennaio. Alle nuove regole previste dal Decreto Natale si aggiungono quelle stabilite dal Dpcm del 3 dicembre, che prevedono già da domani il divieto di spostamento tra regioni diverse con l'eccezione di chi deve farlo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Cerchiamo di fare chiarezza sulle nuove misure attraverso delle Faq (domande più frequenti) pubblicate ieri mattina dal ministero.Giorni in zona rossa: da quando partono. Nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, tutta Italia sarà in zona rossa.
Si può andare al bar o al ristorante? No, non si potrà andare nei bar e nei ristoranti. Si potranno prendere cibo e bevande solo da asporto fino alle 22 o ordinare a domicilio.
Si può andare nei negozi al dettaglio? Sì ma solo in alcuni. L'elenco comprende, tra gli altri: alimentari e negozi di beni di prima necessità (ipermercati, supermercati, ortofrutta, minimarket); farmacie e parafarmacie; negozi di computer, elettronica e elettrodomestici; tabaccherie; edicole; barbieri e parrucchieri; ferramenta; librerie; cartolerie; negozi per bambini e neonati, negozi di biancheria e negozi di giocattoli; profumerie; fiorai; negozi di animali; negozi di ottica e fotografia. In più sarà consentito il commercio al dettaglio ambulante dei medesimi prodotti.
Si può uscire di casa per fare attività fisica? Sì, per fare una passeggiata (con la mascherina, in prossimità della propria abitazione) e per fare attività sportiva (da soli: una corsa, un giro in bici).
Si può uscire di casa per andare da parenti e amici? Sì ma rispettando regole precise. Le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo "spostamento verso le abitazioni private" dice il decreto "è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22", quindi è obbligatorio rispettare il coprifuoco (che a Capodanno è esteso fino alle 7). Si può andare "verso una sola abitazione" per giorno, e questa deve essere "ubicata nella medesima regione": per fare un esempio, chi fosse andato a Natale a pranzo a casa dei nonni, non potrà andare la sera stessa a cena dai cugini.
Si può tornare nella propria abitazione se si vive fuori? Sì, il rientro nella propria abitazione - quella dove si ha residenza o domicilio - è sempre permesso.
Se il nucleo familiare convivente è composto da quattro persone (due genitori e due figli) si possono invitare per pranzo a natale i nonni? Sì, è possibile ma solo due nonni. La deroga del governo consente, come detto sopra, di poter ricevere a casa fino a due persone non conviventi, più eventuali figli minori o persone disabili.
Se i nonni vogliono fare il pranzo a casa loro, una famiglia con due genitori e due figli può andare a trovarli? Sì, ma dipende dall'età dei figli. Se la famiglia è composta da genitori e due figli under 14 si può spostare per intero. Se invece uno o più dei figli hanno più di 14 anni, anche se ancora minorenni, bisogna scegliere cosa fare perché la regola dice che si possono muovere solo due persone sopra i 14 anni alla volta.
Se una famiglia di 4 persone ha entrambi i figli sopra i 14 anni cosa può fare? Il pranzo con due nonni si può fare solo se sono i due nonni a spostarsi. Se invece il pranzo si fa a casa dei nonni, il nucleo convivente non potrà muoversi per intero e dovrà dividersi.
La deroga vale anche per fratelli e figli maggiorenni? Sì, la deroga prevista dal Governo indica solo il numero delle persone, non il grado di parentela, quindi non è fatta solo per gli anziani.
Si possono invitare a pranzo anche il partner o gli amici? Sì. La nuova norma non fa alcun riferimento al legame tra persone. Resta valido il limite numerico (due).
Se due congiunti non conviventi abitano in un altro comune è possibile andare a trovarli? Sì, gli spostamenti in deroga sono consentiti una sola volta al giorno, tra le 5 alle 22, nei confini dell'intera regione. Resta sempre valido il limite numerico (due).
Si può andare in un'altra regione a natale e capodanno? No, nei 10 giorni di zona rossa in tutta Italia sarà "vietato ogni spostamento in entrata e in uscita" tra le regioni "salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Gli spostamenti tra regioni sono comunque bloccati da domani lunedì 21 come previsto dal Dpcm del 3 dicembre.
È possibile andare nelle seconde case? Sì, dal 21 al 6 gennaio è possibile sempre andare nelle seconde case, purché queste si trovino nella stessa regione della residenza.
Le forze dell'ordine potranno andare a controllare quante persone sono in casa? No, l'intervento delle forze dell'ordine è possibile solo se c'è il sospetto che in un'abitazione si stia commettendo un reato. Verranno disposti servizi di controllo capillari sugli spostamenti e servirà fare un'autocertificazione indicando il motivo dell'uscita da casa.
L'autocertificazione. Durante i giorni rossi, il modulo dell'autocertificazione è necessario per muoversi durante la giornata all'interno del proprio comune, oltre che per entrare e uscire dalla propria città per "comprovate esigenze lavorative", per "motivi di salute" e per "altri motivi ammessi dalle vigenti normative" (che comprendono la necessità di accudire una persona non autosufficiente il ritorno alla propria residenza). Il modulo servirà anche per andare in una seconda casa in regione o per andare a trovare amici e parenti con le norme esposte sopra. Se non si ha la possibilità di stampare il modulo e si viene fermati dalle forze dell'ordine, saranno queste ultime a compilarne uno: potranno poi eseguire verifiche per controllare la correttezza di quanto dichiarato.
Giorni in zona arancione: quali sono? Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, tutta Italia diventerà zona arancione.
Si può andare nei negozi? Sì, sì può andare nei negozi, che sono aperti fino alle 21.
Si può andare al ristorante? No, non si può andare in bar e ristoranti, che resteranno chiusi. Ma si può prendere cibo da asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio.
È possibile muoversi liberamente nel proprio comune? Sì, tra le 5 e le 22.
È possibile uscire dal proprio comune? Sì, è possibile uscire dal proprio comune, rimanendo all'interno della propria regione, non solo per motivi di lavoro, salute o necessità e urgenza. Sarà consentito anche andare, al massimo in due persone e una sola volta al giorno, a trovare un parente o un amico e spostarsi dal proprio comune se la popolazione non supera i 5.000 abitanti, percorrendo una distanza "non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni". Ma resta vietato recarsi nel capoluogo di provincia.
È possibile incontrarsi con altre persone? Sì. Il decreto non prevede alcuna restrizione negli incontri né alcuna giustificazione per chi esce di casa. Dunque, nei giorni in arancione, si potrà far visita a familiari o amici senza un limite nel numero delle persone che possono spostarsi. Restano vietate ovviamente le feste. La raccomandazione del governo è comunque quella di evitare di ricevere in casa propria persone non conviventi e di tenere sempre la mascherina indossata se comunque si dovesse decidere di farlo.
L'autocertificazione. Durante i giorni arancioni, l'autocertificazione serve per uscire dal proprio Comune (nei casi appena esposti). Il modulo serve anche per muoversi durante il coprifuoco e per andare in una seconda casa in regione o per andare a trovare amici e parenti con le norme esposte sopra. Se non si ha la possibilità di stampare il modulo e si viene fermati dalle forze dell'ordine saranno queste ultime a compilarne uno.Fino al 23 dicembre si potrà andare dall'Abruzzo, che è una regione arancione, in un'altra regione gialla? No, perché in zona arancione non è possibile uscire dal proprio comune, se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per il rientro nella residenza o domicilio.

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