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Data: 16/01/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Viadotto Cerrano, basta un dito per staccare il cemento dal pilone Sul Centro On Line I fotogrammi ripresi da un lettore

PINETO Sono immagini suggestive e allo stesso tempo choc quelle girate da un lettore del Centro ai piedi del viadotto del Cerrano sull'A14. È uno dei più alti dell'intera rete autostradale d'Italia, e i giganteschi pilastri in cemento armato sono facilmente raggiungibili. Il nostro lettore ha utilizzato una mountain bike. Dai piedi del Cerrano il panorama è incredibile oltre che impressionante. Il viadotto è alto 89,7 metri ed è la causa del blocco dei Tir sull'A14 nel tratto compreso tra Pescara nord e Atri/Pineto e del caos sulla Statale 16 con il passaggio dei mezzi pesanti dirottati lungo la costa. Le riprese fatte intorno e persino dentro a uno dei giganteschi pilastri in cemento armato sono di Nicola Marco D'Armi. Il Centro le ha pubblicate ieri sul proprio sito. Il pilastro in cemento armato è imponente. E soprattutto dentro è vuoto. Vi si accede da un piccolo ingresso, un varco di forma rettangolare. E dall'interno del pilastro, alzando lo sguardo, si viene quasi accecati da una forte luce. Ma la parte dei video che colpisce di più è quella girata all'esterno. Alla base del pilastro ci sono cumuli di terriccio. E il cemento in alcune parti della parete appare logorato, al punto di lasciare scoperto il ferro.Se si prova a grattare con un dito, riparato da un guanto, il cemento, questo si stacca. Viene via. Certo, ovunque non è così. In altre parti il cemento è solido, resta attaccato, come dovrebbe essere su tutta la superficie del "gigante Cerrano". «Aspi (la società Autostrade per l'Italia, ndr) mi ha garantito che presenterà oggi al gip di Avellino una nuova richiesta di dissequestro, quantomeno del viadotto del Cerrano sull'A14 che è quello che ci sta producendo i maggiori danni. Spero che questo avvenga, sono anche in contatto con la procura». Così ha annunciato ieri il governatore, Marco Marsilio, dopo aver partecipato a Roma alla Conferenza delle Regioni. «A breve», ha aggiunto, «devo risentirmi con la stessa procura di Avellino (che conduce l'inchiesta sui viadotti, ndr) perché devo sollecitare la decisione, nel rispetto ovviamente di tutte le loro prerogative. Ma credo che sia urgente far sentire ai magistrati», ha concluso, «quali sono le conseguenze delle loro decisioni e che cosa sta comportando questa situazione oggi in Abruzzo».

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