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Data: 10/11/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Abruzzo, nuova stretta Va in fascia arancione Spostamenti vietati da un Comune all'altro, non si esce neanche dalla regione Chiusi i bar e i ristoranti, consentiti solo l'asporto e la consegna a domicilio.

I nuovi divieti, le risposte ai dubbi più frequenti Gli spostamenti, l'uso della bicicletta in città, la visita ad amici e parenti l'uscita col cane, la spesa, le seconde case, i luoghi di culto, l'attività motoria


L'AQUILA «Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l'esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell'Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni - Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana - nella zona arancione. Gli effetti del provvedime to che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì». Alle 18.19, un tweet del presidente della Regione, Marco Marsilio, gela le speranze degli abruzzesi di restare in fascia gialla. Marsilio ha bruciato tutti sul tempo, rendendo note le variazioni di colore della cartina geografica italiana che comporteranno per alcune aree, tra cui l'Abruzzo, una cambio di passo e misure più restrittive, a partire da domani. Vietati gli spostamenti da una regione all'altra e da un comune all'altro. Bar e ristoranti chiusi 7 giorni su 7.
L'ANNUNCIO È arrivato al termine di una lunga giornata di attesa, in cui l'Abruzzo risultava "in bilico" tra le due fasce. Ma a decretare il verdetto finale è stato il calcolo del coefficiente di rischio, dato dalla sommatoria tra l'Rt (indice di trasmissibilità ) e 21 in cui rientrano il numero dei posti letto disponibili nelle terapie intensive e nelle aree mediche, il rapporto tra il numero di operatori sanitari disponibili e i carichi di lavoro, i tempi per l'esecuzione dei tamponi, i tempi di diagnosi e la qualità delle prestazioni erogate. Un calcolo che ha portato dritto l'Abruzzo, dopo appena sei giorni di permanenza in zona gialla, nella fascia di rischio superiore, quella arancione. Il tweet di Marsilio è stato immediatamente ribattuto dalle agenzie di stampa e ripreso dai giornali nazionali. Poche ore dopo, la firma del provvedimento da parte del ministro Speranza.
I DIVIETI Non si potrà entrare e uscire dall'Abruzzo «se non per comprovate esigenze lavorative, di salute, studio e necessità». Stop anche agli spostamenti tra comuni, con la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari, nel corso della giornata, anche all'interno del comune di residenza. Sarà, comunque, consentito spostarsi per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza a docenti, alunni e accompagnatori di questi ultimi. Torna anche l'autocertificazione, che va presentata su richiesta per giustificare il motivo dello spostamento. Resta il divieto di circolazione dalle 22 alle 5 del mattino, anche in questo caso fatte salve le urgenze e cause legate a lavoro e salute.
CHIUSI BAR E RISTORANTI La seconda misura che andrà ad incidere sulle attività riguarda la sospensione di tutti i servizi di ristorazione - ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie - che resteranno chiusi 7 giorni su 7, ad esclusione delle mense e dei catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto. Saranno operativi, invece, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che si trovano all'interno delle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. Restano in vigore gli altri provvedimenti già adottati per la zona gialla, in particolare la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusi anche i musei e le mostre.
DIDATTICA A DISTANZA Ma solo per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di laboratori. Su questo fronte, il passaggio da zona gialla ad arancione non comporterà cambiamenti: lezioni in presenza per le scuole dell'infanzia, le elementari e le medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
ALTRE MISURE Per quanto riguarda il trasporto pubblico, i mezzi viaggeranno con una riduzione del 50% dei passeggeri, tranne in caso di trasporto scolastico dove la capienza è totale. Restano sospese anche le attività di sale giochi e scommesse, bingo e slot machine, chiusi i corner, anche nei bar e nelle tabaccherie. Attività bloccata anche nelle piscine, nelle palestre, nei teatri e nei cinema, che saranno chiusi al pubblico. Restano in funzione, invece, i centri sportivi. Verrà favorito il ricorso a più elevate percentuali di smart working, sia nella pubblica amministrazione che nelle aziende private. Bloccati, infine, tutti i concorsi, con la sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni «ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica».
 

I nuovi divieti, le risposte ai dubbi più frequenti Gli spostamenti, l'uso della bicicletta in città, la visita ad amici e parenti l'uscita col cane, la spesa, le seconde case, i luoghi di culto, l'attività motoria

Con il passaggio della nostra regione dalla zona gialla alla zona arancione, vengono introdotte in Abruzzo alcune limitazioni: in particolare il divieto di uscire dal proprio comune se non per motivi di lavoro e salute e la chiusura al pubblico di ristoranti e bar, che resteranno in attività solo per il servizio da asporto. Ecco alcune domande frequenti sull'argomento. Quali sono le regole valide nell'area arancione per gli spostamenti?Nell'area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all'interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all'ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.
È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.Con la sospensione delle attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) i locali restano aperti? E' possibile entrare? È consentito entrare solo per la ristorazione con asporto fino alle ore 22, sempre con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze e comunque nel rispetto della distanza ed evitando assembramenti.
La possibilità di continuare ad erogare oltre le ore 18 i servizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio carburante lungo le autostrade vale anche per gli esercizi situati nelle strade extraurbane o secondarie a lunga percorrenza? No, possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
La sospensione delle attività di ristorazione si applica anche ai ristoranti negli alberghi per i clienti? I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all'interno dell'albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.
Nella nozione delle fiere, vietate dal Dpcm, rientrano anche manifestazioni locali commerciale? Sì, tali manifestazioni, anche a carattere commerciale di natura fieristica, come nel caso dei cosiddetti mercatini di Natale, ma realizzate fuori dell'ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato, sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate.
Posso ricevere amici o parenti a casa? Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
Gli spostamenti devono essere giustificati? Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all'interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all'interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l'accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili).
Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti? Sì, è una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.
È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro? È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno.
Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell'isolamento, si può spostare? No, è previsto il "divieto assoluto" di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell'isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale se è stato a contatto stretto con un caso Covid. In tale ultimo caso è consentito uscire con un mezzo privato, solo per fare accertamenti diagnostici prescritti dal medico.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? Sì, soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono contattare il proprio medico curante e rimanere presso il proprio domicilio, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi.
È possibile fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si abita? È possibile spostarsi in altri comuni per acquistare beni o usufruire di servizi solo ed esclusivamente se questi non sono disponibili nel proprio comune. Laddove quindi il comune non disponga di punti vendita (o, per esempio, dell'ufficio postale), o sia necessario acquistare generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Sì, non sono previste limitazioni alle categorie di prodotti acquistabili.
Se abito in un Comune e lavoro in un altro, posso fare "avanti e indietro"?In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze lavorative, se non è possibile lavorare da casa.
È possibile raggiungere la seconda casa? L'accesso alla seconda casa è sempre consentito dalle 5 alle 22 nel proprio comune. Dalle 22 alle 5, o se si trova in un altro comune, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Sì, dalle 5 alle 22. Invece, dalle 22 alle 5, vige un regime degli spostamenti analogo a quello relativo alla zona rossa.
È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti? Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni comune. Allo stesso modo, proseguono le attività di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti.
Posso uscire con il mio animale da compagnia? Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
Si può uscire per fare una passeggiata? Sì, dalle 5 alle 22.
È consentito fare attività motoria? Sì, dalle 5 alle 22.
L'accesso a parchi e giardini pubblici è consentito? Sì, salvo diverse disposizioni delle autorità locali, e a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento.
Posso utilizzare la bicicletta? Sì per tutti gli spostamenti consentiti (quindi solo nel proprio comune), mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. È inoltre consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all'aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.
Posso usare l'automobile con persone non conviventi? Sì, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.
 

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