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Data: 20/11/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Aule, mense, trasporti l'emergenza scatena la protesta degli studenti

RITORNO IN PIAZZA In occasione della mobilitazione nazionale indetta dall'Unione degli studenti, a Pescara ieri centinaia di ragazzi sono tornati in piazza per rivendicare una riforma strutturale del sistema di istruzione. Giudicata ormai non più procrastinabile dato che l'emergenza sanitaria, in pieno corso, ha finito per rendere ancora più manifeste le criticità che da tempo attanagliano il mondo scuola. A cominciare dagli edifici fatiscenti o pericolanti divenuti ormai la regola, come recita uno striscione: «Il 71% delle scuole non è a norma. Quale sicurezza?». Gli studenti del MiBe denunciano la carenza di aule idonee dove svolgere le materie di indirizzo e aggiungono che «nel plesso di via Passolanciano ci piove dentro». Poi ci sono la comunità del Marconi, smembrata a oltranza in cinque sedi in attesa della ricostruzione dell'istituto in via Marino da Caramanico, e i ragazzi dell'indirizzo Europeo del D'Annunzio (con un monte ore che si allunga al pomeriggio), costretti a consumare il pranzo all'esterno in assenza di un luogo adibito a mensa. Gli spazi sono insufficienti, i licei non sanno dove collocare i nuovi iscritti e qualcuno ha dovuto contenere le immatricolazioni. Uno striscione sintetizza: «Siamo tutti fuoriclasse (nel vero senso della parola)». Al tema molto sentito dell'edilizia si affianca quello relativo al trasporto pubblico. I pendolari chiedono l'aggiunta di corse o una rimodulazione degli orari dei mezzi per evitare di rientrare a casa col buio. Il messaggio inequivocabile è affidato ad uno striscione: «La lasagna si mangia alle 13, non alle 17». Anche gli autobus urbani non sono esenti da critiche: «Negli orari di punta alcune linee sono strapiene» spiega un ragazzo, che si domanda se non sia il caso di ridurre nuovamente la capienza al 50% a fronte dell'evidente rialzo dei contagi. Le istanze abbracciano altri aspetti: il caro libri e la mancanza di tutele specifiche per i soggetti con Dsa (Disturbi specifici dell'apprendimento) che mettono in discussione il diritto allo studio, l'attivazione di sportelli psicologici gratuiti, l'introduzione dell'educazione sessuale come materia, e una didattica che sappia coinvolgere maggiormente lo studente e proiettarlo nel mondo del lavoro, aprendosi alla rivoluzione digitale in atto e alle metodologie più innovative, quale l'educazione fra pari. IL MANIFESTO Le richieste sono state compendiate in un manifesto sottoscritto da Libera associazione studentesca Pescara, Uds L'Aquila e Chieti, Collettivo studentesco di Lanciano. Ieri mattina il corteo è partito alle 8.30 da piazza della Rinascita, per poi sfilare lungo via Nicola Fabrizi, via Venezia, corso Vittorio Emanuele e corso Umberto. Alle istituzioni locali i ragazzi chiedono l'apertura di tavoli di confronto permanenti «per migliorare le carenze della scuola abruzzese». Al termine della manifestazione sono stati accolti dai consiglieri regionali Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, che in una nota riportano: «Alcuni temi sollevati sono di competenza regionale ed erano stati portati all'attenzione già nelle mobilitazioni dello scorso anno. Probabilmente non sono stati risolti. Ancora una volta favoriremo attenzione verso gli studenti e il mondo scuola».


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