Non tutti i bonus edilizi in vigore nel 2023 restano in piedi anche per quest'anno. Alcuni incentivi sono scaduti, altre detrazioni sono state rimodulate. In particolare, non sono più applicabili il bonus Casa Green e gli incentivi prima casa Under 36, tranne che per il mutuo garantito. Regole cambiate per l'accesso al Superbonus, la cui aliquota di detrazione scende al 70%, con poche eccezioni, per il bonus Arredi e grandi elettrodomestici con il tetto di spesa agevolata che si riduce a 5mila euro e per il bonus Barriere, limitato ai soli casi di abbattimento di barriere architettoniche per la mobilità verticale delle persone con disabilità o impossibilità di deambulazione. Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus, Bonus Verde e Sismabonus mantengono gli attuali requisiti. SUPERBONUS 2024La novità più rilevante riguarda il Superbonus, che scende al 70%. La nuova aliquota si applica a tutti i lavori che vengono pagati quest'anno, anche se relativi a interventi iniziati precedentemente. Il decreto Salva-Cantieri non sposta di molto il perimetro applicativo, prevedendo agevolazioni per redditi fino a 15mila euro e con stato dei lavori avanzato (60% al 31 dicembre 2023): per questi contribuenti il credito resta al 110% ed è previsto un contributo in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024. «L'impianto del decreto del Superbonus resterà quello», ha affermato il deputato di FdI, Guerino Testa, relatore del decreto sui bonus edilizi, all'esame della Commissione finanze della Camera. «All'inizio della prossima settimana avremo un incontro con il governo per valutare se ci sono margini per qualche modifica. Aiutare imprese e famiglie è importante, ma i conti pubblici non possono essere stravolti». IMPORTI AGEVOLATIRestano immutate le regole sulla spesa massima agevolabile per gli interventi sulla casa, che cambia a seconda della tipologia di lavori. Per il cappotto termico è pari a 50mila euro per singola unità immobiliare, 40mila euro moltiplicato per il numero degli appartamenti negli edifici fino a otto unità immobiliari, 30mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari per i condomìni. Per gli impianti di climatizzazione la spesa massima è pari a 20mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari nel mini condominio e di 10mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari per i condomìni. Per gli interventi trainati, la spesa massima è quella prevista dall'Ecobonus. La detrazione si divide in 4 quote annuali di pari importo: non sono più possibili le cessioni del credito e gli sconti in fattura, a meno che gli interventi non fossero già stati deliberati alla data del 17 febbraio 2023. NUOVE REGOLEIn questo caso, l'aliquota resta al 50%, ma il tetto di spesa massima agevolabile, che attualmente è di 8mila euro, dal 2024 scende a 5mila euro. Restano in vigore le altre regole per il bonus, che si può utilizzare solo con riferimento a immobili oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata, con ripartizione tra i diversi beneficiari che hanno sostenuto la spesa e vantano un diritto reale sull'immobile. Riscritte anche le regole di accesso al bonus Barriere, la detrazione al 75% per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. Restano agevolabili solo gli interventi che riguardano la mobilità verticale dei disabili come rifacimento di scale, rampe, ascensori e piattaforme elevatrici), con l'obbligo di asseverazione e di bonifico parlante. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 decade il diritto a cessione del credito o sconto in fattura, con alcune eccezioni: condomìni, per interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione residenziale, interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari di contribuenti anche proprietari dell'immobile, usati come abitazione principale e, se non ci sono persone con handicap (legge 104), con un reddito fino a 15mila euro. ALTRI BONUS CASALe altre agevolazioni in vigore restano immutate. Nel 2024 si potranno utilizzare il bonus Ristrutturazioni al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro con detrazione in 10 quote annuali di pari importo ed ecobonus al 50 o 65%, in 10 rate annuali di pari importo, con importo massimo di detrazione a seconda della tipologia: 100mila euro per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, 60mila euro per interventi su involucro di edifici esistenti, 60mila per i pannelli solari per la produzione di acqua calda e 30mila per la sostituzione di impianti di climatizzazione. Il sismabonus ha una detrazione al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro, al 70% per le singole unità immobiliari, al 75% per le parti comuni dei condomìni se si passa a una classe di rischio inferiore e all'80 e 85%, rispettivamente per singoli appartamenti o lavori condominiali, con passaggio di 2 classi di rischio inferiori.