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Data: 18/02/2020
Testata Giornalistica: LA CITTA'
    LA CITTA'

Botta e risposta sul trasporto pubblico. Pepe e Mariani: «Il Teramano paga i costi della razionalizzazione». D’Annuntiis: «Scaricano su di noi la loro incapacità».

Da diversi giorni si è accesa la discussione sulla riorganizzazione del trasporto pubblico varata dalla Tua


TERAMO - Botta e risposta tra Pepe e Mariani, da un lato, e D’Annuntiis, dall’altro, sulle questioni riguardanti il trasporto pubblico in provincia di Teramo.

L’ATTACCO. Il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, ed il Capogruppo di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani, pongono l’accento sui gravi danni causati al trasporto pubblico nella provincia di Teramo dagli ultimi provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo e dalla Tua in merito alla rimodulazione delle corse e delle tratte. «In pratica saranno i cittadini teramani a pagare i costi della cosiddetta “razionalizzazione” voluti dal Governatore Marsilio – sottolineano Pepe e Mariani – una scelta scellerata che andrà a colpire non solo i collegamenti verso Roma, con un aumento dei tempi di percorrenza e cambi autobus, ma soprattutto il collegamento con L’Aquila, attestato a Teramo, e il conseguente isolamento delle aree costiere, con gravi conseguenze per il settore turistico. Le cose poi non vanno meglio per le aree interne considerato il processo di affidamento in essere ad aziende private di pezzi di servizio attraverso sub concessioni ed affidamenti diretti». Secondo i due consiglieri il peggioramento poi non sarà solo nel servizio di mobilità sul territorio, ma anche nella gestione interna della Tua e nella vita dei suoi lavoratori visto che, negli ultimi giorni, si stanno operando trasferimenti delle residenze di lavoro di Silvi ed Atri dalle aree produttive di Teramo e Giulianova a quella di Pescara per almeno 20 lavoratori senza che vi siano motivazioni comprensibili e, soprattutto, senza che vi sia stato alcun confronto preventivo con i sindacati. «Per l’ennesima volta la Giunta Marsilio penalizza il teramano, ridotto oramai alla “Cenerentola d’Abruzzo” e lo fa con il placet del Sottosegretario ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, che da teramano non ha mosso un dito per difendere il suo territorio, così come i consiglieri di maggioranza del centrodestra, evidentemente troppo impegnati in altre battaglie - chiosano il Vice Capogruppo Regionale del Pd ed il ed il Capogruppo di Abruzzo in Comune - La nostra provincia non può e non deve subire questi disagi nel trasporto pubblico locale e per questo motivo, assieme ai sindacati di categoria, agli amministratori locali ed ai cittadini che stanno vivendo sulla loro pelle questo ennesimo “regalo”, si fa per dire, dalla Giunta di centrodestra, siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi e, soprattutto, in Consiglio Regionale. Non chiediamo un occhio di riguardo per i teramani, chiediamo solo che non siano penalizzati e che venga ristabilito un equilibrio tra le quattro province perché non è giusto che i costi di questa razionalizzazione calata dall’alto siano pagati da un solo territorio».

LA REPLICA. Non si è fatta attendere la replica del sottosegretario Umberto D’Annuntiis. «I consiglieri Pepe e Mariani , dopo aver “assassinato” la tratta Giulianova - Teramo-L’Aquila - Roma , tornano sul luogo del delitto per provare il piacere sadico di veder compiuta la loro opera e carpirne il lato emozionale - scrive D’Annuntiis - Le demagogiche dichiarazioni stampa dei consiglieri Pepe e Mariani, che dopo sei anni di litigi noti a tutti si ritrovano sottobraccio, riaffermano con forza il loro fallimento quali Assessore e Capogruppo Pd della passata legislatura di centrosinistra. Rimango colpito dalle ennesime dichiarazioni alquanto paradossali dei due consiglieri che, probabilmente colti da amnesia o da senso di forte rinnego del loro operato passato, stanno continuando in maniera del tutto demagogica a scaricare su questo governo regionale le loro incapacità di riformare e rendere sostenibilmente efficiente il servizio del trasporto pubblico locale in Abruzzo. Innanzitutto, mi preme rassicurarli sui collegamenti tra la nostra provincia, il capoluogo e la capitale, che continueranno ad essere garantiti senza pregiudicare a nessun cittadino di raggiungere il capoluogo di regione e/o proseguire per Roma - aggiunge il sottosegretario - Infatti la riorganizzazione della linea consiste in una mera ristrutturazione di 10 corse su un centinaio erogate complessivamente dal trasporto regionale che, così come svolto fino ad oggi, è costato a Tua, e quindi a tutti gli abruzzesi, risorse considerevoli. Di cosa stiamo parlando quindi? E’ il caso di precisare che la decisione di escludere dalla contribuzione regionale i servizi di linea sulla direttrice verso Roma è stata assunta dalla precedente giunta con decorrenza primo gennaio 2018. Oggi il regime autorizzatorio garantirà di avere un numero ottimale di collegamenti sulla direttrice verso Roma. Per quel che concerne le sub concessioni invece, si ribadisce che detto strumento ha al momento assicurato la regolarità dei servizi in aree a scarsa frequentazione che viceversa in passato avevano presentato forti criticità e ciò conferma quindi la concreta utilità del provvedimento e la sterilità della polemica - conclude D’Annuntiis - Non ci sarà quindi, alcun isolamento delle aree costiere o interne, mentre invece questo governo regionale si sta assumendo la responsabilità di riformare in maniera efficiente e funzionale la rete del trasporto pubblico regionale, perseguendo l’obiettivo di innalzare la qualità del servizio reso (es. considerevole rinnovo del parco mezzi), mantenendo sempre grande oculatezza della spesa pubblica. La nostra provincia, rassicuro i consiglieri di minoranza, gode oggi della medesima considerazione delle altre province e quindi non accadrà di avere province di serie A e di serie B , come invece è accaduto in passato quando imperversava la giunta D’Alfonso- Lolli».

18 febbraio 2020 la città


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