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Data: 20/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Funivia, presenze record il futuro resta in bilico. Il comune annuncia un ricorso contro le prescrizioni per la necessità di una chiarezza normativa

GRAN SASSO
Un week-end dai grandi numeri sul Gran Sasso. La stagione partita in ritardo, solo il 24 gennaio, a causa dello stop alla funivia dopo l'esposto di un cittadino unito alla mancanza di neve, sembra essere un ricordo anche se le problematiche legate alle funi ancora permangono ma nelle aule giudiziarie, a questo punto. Il fine settimana, complice il buon meteo, ha fatto registrare tante presenze in quota. Solo nella giornata di sabato ci sono stati 1400 passaggi certificati in funivia, nella giornata di domenica 1450 passaggi e il Gran Sasso si conferma meta scelta da molti sciatori di fuori regione perché, nei giorni scorsi, ospiti a Campo Imperatore sono stati gli atleti della squadra multiscafi del WindsurfingClub di Cagliari che hanno approfittato della montagna aquilana per sciare e snowboardare. Buone presenze anche all'ostello di Campo Imperatore. Attualmente le piste dove si può sciare sono Mirtillo, Compressione, Osservatorio e Campo Scuola.
Le problematiche legate alla sostituzione delle funi portanti della funivia avranno, come spiegato, strascichi nelle aule giudiziarie dopo l'annuncio del Comune. Il Comune ha fatto sapere, infatti, che sta facendo ricorso contro la decisione dell'Ansfisa che obbliga l'ente a sostituire le funi a fine esercizio, molto prima rispetto al 2028 come scadenza del ciclo naturale delle funi. Non si possono interrompere le attività sul Gran Sasso per un anno, perché per realizzare le funi questo e' il tempo.
IL SINDACO
E' perentorio il sindaco Pierluigi Biondi. «Abbiamo fatto ricorso - dice - perché quando si parla di sicurezza c'è bisogno di certezze. Noi non lo facciamo per non sostituire le funi della funivia del Gran Sasso ma perché vogliamo sapere esattamente cosa dobbiamo fare, se rispettare la legge, oppure andare dietro a delle suggestioni che non sono supportate da norme concrete. Noi siamo disponibili naturalmente a fare la nostra parte perché l'incolumità dei turisti, dei visitatori, degli aquilani e degli operatori del Centro Turistico del Gran Sasso viene prima di ogni altra cosa, però lo dobbiamo fare in un quadro di provvedimenti che diano indicazioni univoche». Per cambiare le funi sarebbero necessari circa 3 milioni di euro come stima. «Trovare le risorse - aggiunge il sindaco Biondi- non è un'impresa facile ma noi lo faremo come abbiamo sempre fatto perché con l'attività di salvaguardia dei conti pubblici siamo riusciti ad avere un bilancio in salute e quindi anche a costo di sforzi possiamo reperire le risorse necessarie. Quello che è importante però è che ci siano dati dei tempi giusti perché le funi vanno costruite, sono come un abito che si fa su misura, per farle ci vuole circa un anno e non possiamo certo permetterci di interrompere le attività sul Gran Sasso per un anno».

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