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Data: 04/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Giù le tasse per i lavoratori. Verso una Manovra taglia-cuneo. Salario minimo e più tutele per i giovani

ROMA Al primo posto rimane la neutralizzazione dell'Iva. Ma il programma economico del governo M5s-Pd punta anche al taglio del cuneo finalizzato ad alleggerire le tasse per i lavoratori dipendenti. Il lavoro sarà un tema centrale, con l'introduzione di norme che affrontino il nodo dei working poor, i lavoratori che per i loro bassi salari rimangono nella fascia di povertà. E non solo con l'arrivo del salario minimo, ma anche con l'introduzione del giusto compenso a tutela soprattutto dei giovani con partita Iva, spesso un modo per sottopagarli e non garantirgli tutele. Le linee guida del programma di governo sembrano delineate. Sono generiche e come sempre dovranno fare i conti con le risorse disponibili. E certamente, come quando si parla di «un'ampia riforma fiscale, con semplificazione della disciplina e abbassamento della pressione fiscale», richiederanno più anni per essere realizzate. La manovra sarà il primo scoglio. Le misure, ora generiche, dovranno presto essere delineate. Il varo deve avvenire entro il 20 ottobre, ma già il 15 dello stesso mese Bruxelles vuole ricevere - come da programma - le linee guida degli interventi. Neutralizzare l'Iva (23 miliardi nel 2019), finanziare le spese indifferibili e attuare il taglio del cuneo fiscale porterebbe il conto sui 35 miliardi. Ma c'è chi già ha iniziato a fare i conti su una decina di miliardi che arriverebbero per il prossimo anno dall'andamento del gettito Iva (4 miliardi), dal calo dei tassi e dello spread (3 miliardi) e dai risparmi su quota 100 e altre misure di welfare (altri 2-3 miliardi). C'è poi il confronto con l'Europa, dalla quale ci si attende la concessione di un po' di flessibilità: qualcuno ipotizza altri 8-10 miliardi. Il programma di governo, letto tra le righe, sembra comunque indicare anche i fronti dai quali saranno reperite le risorse. Si ipotizza una nuova spending review e di rivedere il sistema di Tax expenditure, cioè degli sconti e dei bonus fiscali. Le proposte lasciate dal ministro dell'Economia Giovanni Tria ipotizzerebbero un taglio orizzontale delle diverse voci, poco ma per tutti. C'è poi la lotta all'evasione, l'arrivo della web tax e l'idea di intervenire sui Sad, i sussidi ambientali dannosi. Il ministro dell'ambiente Sergio Costa ha stilato l'elenco ad inizio luglio e li ha quantificati in 19,3 miliardi e la vice ministro all'economia, Laura Castelli ci sta lavorando da tempo. Certo il piatto degli interventi ipotizzati è amplissimo. Si parla di sostegno alle famiglie disabili, a politiche per l'emergenza abitativa, alla riduzione delle tasse per il lavoro, a politiche economiche espansive, a maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare. Poi ci sono le misure sul lavoro, che non è detto che debbano avere un costo, come il salario minimo per individuare una retribuzioni e tutele giuste per i lavoratori, come il piano strategico per la prevenzione degli infortuni, come una legge sulla parità di genere dei lavoratori.


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