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Data: 23/11/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO

I giudici: il treno veloce Pescara-Roma è strategico Ecco le motivazioni della sentenza del Tar che danno il via libera all'opera.

E la Tua oggi incontra Rfi al convegno All'Aurum di Pescara arrivano i big nazionali del trasporto, tra gli ospiti anche Macello


PESCARA Venticinque pagine di sentenza scritte dal Tar Lazio danno il via libera definitivo ai lotti 1 e 2, Interporto-Manoppello-Scafa, del raddoppio ferroviario Pescara-Roma. Le abbiamo lette e, per i giudici amministrativi romani, la nuova linea veloce che permetterà di raggiungere in due ore la capitale con il treno, è «un'opera strategica» che non crea danni all'ambiente e alla salute di chi vive a ridosso della ferrovia. Né era possibile un tracciato alternativo. La sentenza firmata dal presidente della terza sezione del Tar Lazio, il giudice Giuseppe Sapone, è chiara.Dà torto al Comune di Chieti, che aveva presentato il ricorso, e spiana la strada al commissario Vincenzo Macello, nominato da Rete ferroviaria italiana (Rfi) per portare a termine l'opera da 9 miliardi.LA FRASE CHIAVE«Il progetto in questione afferisce ad un'opera pubblica di elevata valenza strategica», si legge in una delle prime pagine della sentenza, «è assoggettato al regime procedurale accelerato e risulta armonizzarsi con i valori ambientali anche in ragione della sua funzionalità rispetto all'implementazione della mobilità sostenibile e della sua inclusione nelle politiche del Pnrr». Entriamo più nel dettaglio.
IL CONTROLLO PREVENTIVO «In vista della pianificazione adeguata delle attività», scrive il Tar a proposito delle precauzioni adottate, «è stata prevista la realizzazione di un sistema di monitoraggio continuo, per valutare gli impatti ambientali effettivi rispetto alle previsioni compiute, in modo da identificare tempestivamente eventuali impatti non previsti e da adottare le opportune misure correttive».
I RISCHI SONO ESCLUSI Nei passaggi riferiti alla Via e alla Vis (Valutazione di impatto ambientale e sulla salute), i giudici scrivono che «la Commissione ha valutato i possibili impatti di natura sanitaria del progetto, sottoponendo a vaglio le stime compiute da Rfi; ove necessario», sottolineano, «ha richiesto integrazioni a detta società e ha concluso per l'insussistenza di criticità anche per questo aspetto. Così, quanto all'inquinamento acustico e vibrazionale, la Commissione ha impartito specifiche condizioni ambientali sia per la fase di esercizio sia per quella di cantiere, coinvolgendo nelle verifiche anche l'Arta Abruzzo; e ciò al fine di assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla normativa in materia a tutela della salute pubblica. Gli effetti dell'inquinamento elettromagnetico», prosegue la sentenza, «poi, sono stati esaminati con riferimento alla realizzazione di nuove sottostazioni o di cabine di trazione elettrica. La Commissione, esaminata la documentazione prodotta e compiute le necessarie verifiche, ha escluso il relativo rischio per le abitazioni adiacenti alla ferrovia».
NIENTE POLVERI SOTTILI Quanto, inoltre, agli eventuali effetti dovuti all'inquinamento atmosferico, la Commissione «ha effettuato alcune simulazioni sulla base di un modello gaussiano per il calcolo della diffusione di inquinanti in atmosfera e ha chiesto alla società proponente un approfondimento sulla concomitanza dei lavori relativi ai due lotti. La conclusione raggiunta in esito alle predette verifiche», rimarca il Tar, «è stata nel senso dell'assenza di criticità riferita ai limiti di emissione e di concentrazione nell'aria delle principali componenti inquinanti (PM10, PM2,5, NO2, O3, C6H6, CO, SO2)».
NESSUNA ALTERNATIVA Nessun altro tracciato, peraltro, era possibile. «Lo studio idrologico-idraulico prodotto dalla Rfi», si legge, «ha evidenziato che il tracciato selezionato è l'unico che risponde a requisiti di sicurezza, anche a fini idraulici; ipotetici tracciati alternativi con sviluppo parallelo all'autostrada A25 (lato Fiume Pescara) avrebbero interferito con le casse di espansione previste, e già parzialmente realizzate, nell'ambito del progetto esecutivo "Opere di Laminazione delle Piene del Fiume Pescara", in particolare in corrispondenza della diramazione per l'Interporto d'Abruzzo».E ancora: «Detti tracciati alternativi si sarebbero sviluppati, inoltre, per la maggior parte della loro estensione in un'area di esondazione e di pericolosità idraulica».
LA CONCLUSIONE Il Tar tira le somme e conclude scrivendo che: «L'esame della documentazione agli atti mette in luce che Rfi e tutte le amministrazioni coinvolte hanno svolto un'articolata istruttoria, vagliando ogni profilo attinente alla sostenibilità del progetto, ivi incluso quello relativo alla perseguibilità di altre alternative progettuali che, contrariamente a quanto sostenuto nel ricorso, è stata oggetto di disamina in più tempi e in differenti sedi».La prossima tappa è la proclamazione delle imprese vincitrici degli appalti per i lotti 1 e 2 della linea ferroviaria veloce che hanno superato l'esame dei giudici. Da Rfi confermano che è imminente.
23 novembre 2023 il centro
E la Tua oggi incontra Rfi al convegno All'Aurum di Pescara arrivano i big nazionali del trasporto, tra gli ospiti anche Macello
 
PESCARAI big del mondo dei trasporti si incontrano oggi a Pescara. L'appuntamento è all'Aurum, a partire dalle 10, per parlare di mobilità intermodale e sostenibile. Dunque, l'Abruzzo assume un ruolo strategico nella partita trasportistica nazionale; a riprova dell'importanza dell'evento, promosso dalla Tua e dalla Regione, la presenza, tra gli altri, di Vincenzo Macello, vicedirettore generale di Rete Ferroviaria Italiana e commissario della linea veloce Pescara-Roma.Il convegno prevede 14 interventi. Per la parte politica: Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale e Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega ai Trasporti che apriranno i lavori. Gabriele De Angelis, presidente di Tua, aprirà invece la parte tecnica del convegno. «Tua», spiega De Angelis, «ha intrapreso un discorso di sostenibilità e innovazione concepito in primis per soddisfare i bisogni e promuovere lo sviluppo delle comunità e del territorio in cui siamo inseriti. Le nostre principali direttrici», afferma, «sono il rinnovamento del parco veicoli a basso impatto ambientale, l'utilizzo di tecnologie sempre migliorative, la promozione dell'utilizzo del trasporto pubblico e il miglioramento dell'esperienza di viaggio dell'utente».Per la società regionale dei trasporti interverrà anche il dg Maxmilian Di Pasquale sul tema "Il ruolo delle piattaforme digitali e del Maas nella pianificazione di un sistema di trasporto intermodale". Emidio Primavera, direttore del dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione, focalizzerà l'intervento sulla programmazione abruzzese nel trasporto sostenibile. Il focus specifico sulla competitività della mobilità sostenibile e intermodale abruzzese è affidato a Giuseppe Ranalli, vicepresidente Economia del Mare. Mauro Miccio, commissario governativo Zes Abruzzo, affronterà il tema delle opere di mobilità sostenibili e intermodale. Presente anche l'ammiraglio Salvatore Minervino, segretario generale dell'autorità di sistema portuale del mare Adriatico per parlare di portualità e logistica. Ad arricchire il parterre Roberto Minicucci, senior business developer della business unit Transport di Almaviva, Donato Rapino della Saga e Riccardo Giovannini, docente alla Luiss.Macello, manager di spicco di Rfi, parlerà di "Infrastrutture ferroviarie per un sistema di mobilità sostenibile, integrato ed inclusivo". Una parte rilevante del convegno riguarderà la ricerca con Gino D'Ovidio, ordinario di trasporti all'Università dell'Aquila che parlerà del ruolo progettuale del Centro Interdipartimentale di Trasporti e Mobilità Sostenibile da lui diretto. Presente anche Silvio Nocera, ordinario di trasporti all' università Iuav di Venezia il cui intervento verterà sui trasporti sostenibili e sulla mobilità marittima.

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