PESCARA Si riaccende la macchina organizzativa per la ripartenza dell'anno scolastico, prevista per il prossimo 13 settembre. Ieri pomeriggio, è tornato a riunirsi il tavolo di coordinamento convocato dalla prefettura, nato proprio per elaborare la strategia per raccordare gli orari scolastici con quelli del trasporto pubblico. Ancora tante le incognite legate sia alle disposizioni nazionali che alle esigenze dei singoli istituti superiori della provincia di Pescara.Alla riunione hanno partecipato, oltre al prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il direttore generale della Tua Maximilian Di Pasquale e il responsabile dei trasporti dell'area metropolitana Raffaele Piscitelli, Maristella Fortunato e Daniela Puglisi per l'ufficio scolastico provinciale, il presidente della Provincia Antonio Zaffiri, gli amministratori dei Comuni di Pescara e di Alanno (assenti quelli degli altri Comuni della provincia su cui hanno sede gli istituti superiori), e i rappresentanti delle forze di polizia, dei sindacati e delle organizzazioni di categoria.A indicare la direzione per stilare il piano per la gestione dei trasporti sono due punti fermi.Il primo è il rientro in aula per il cento per cento della popolazione scolastica e quindi l'abolizione della didattica a distanza che invece ha caratterizzato lo scorso anno. Il secondo è la capienza massima all'80 per cento degli autobus. È proprio da questi due elementi che dovrà partire l'elaborazione della strategia per garantire il trasporto degli studenti e quindi un rientro in aula in sicurezza. Le opzioni che sono state messe sul tavolo sono due. La prima prevede di prendere in considerazione il documento che era stato stilato dal coordinamento per il rientro in aula a gennaio scorso. In quella occasione era stato stabilito uno scaglionamento degli ingressi e delle uscite in due grandi fasce orarie distanti l'una dall'altra 90 minuti, dalle 8 alle 13 e dalle 9,30 alle 14,30.Una opzione che ben si intersecava con la modalità al 50 per cento di didattica a distanza, mentre adesso si dovrà fare i conti con la distribuzione oraria che la scuola in presenza impone.La seconda soluzione invece potrebbe essere quella di un turno unico.Opzione, però, che potrebbe mettere in difficoltà il sistema dei trasporti, dovendo gestire numeri imponenti di pendolari, ma garantendo comunque il rispetto delle norme di distanziamento.La riunione con tutti i membri del tavolo è stata riaggiornata a martedì prossimo e in quella sede dovrebbe emergere una progettazione più concreta.Il prefetto Di Vincenzo, nel frattempo, ha previsto una fase intermedia di riunioni tra l'ufficio scolastico provinciale e la Tua, affinché i dati relativi ai numeri aggiornati degli studenti per l'anno scolastico 2021/2022, che dovrebbero aggirarsi indicativamente sui numeri del precedente, e cioè con una popolazione studentesca totale nelle superiori della provincia di circa 15.400 ragazzi, possano essere condivisi, prendendo in considerazione le esigenze dei singoli istituti.Sulla base di questi elementi verranno valutate le soluzioni più idonee. La Tua dovrà intrecciare il piano relativo alla provincia di Pescara, con quello degli altri territori provinciali, e fare i conti con la necessità di garantire il controllo su 4.300 corse. Le linee guida sul trasporto inviate dal ministero al Cts, infatti, prevedono il ritorno del controllore sui mezzi pubblici per verificare non solo il biglietto, ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all'80 per cento al distanziamento. Ma tutto è ancora da definire.