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Data: 15/07/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO

L'incubo A14 per i sindaci: noi stremati e turismo ko La Lega invoca lo stato d'emergenza e poteri speciali per riaprire l'autostrada

PESCARA La Lega invoca «la dichiarazione di emergenza» e la nomina di «un commissario straordinario» per ripristinare la regolarità del traffico sull'A14, l'autostrada che sta facendo vivere incubi ad automobilisti, autotrasportatori e sindaci delle località costiere. Da questi ultimi si solleva un nuovo grido d'allarme, sostenuto appieno dal presidente dell'Anci Abruzzo (Associazione nazionale Comuni italiani), Gianguido D'Alberto, anche primo cittadino di Teramo, che parla di «ennesimo schiaffo per l'Abruzzo» e promette iniziative perché «i sindaci non staranno a guardare».
«POTERI STRAORDINARI». Sono quelli che pretende la Lega. Il capogruppo dei salviniani in Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale, ha presentato una risoluzione in consiglio per chiedere al presidente Marco Marsilio di «attivare le procedure previste dal codice della Protezione civile in relazione alla grave situazione determinatasi in Abruzzo a seguito dei restringimenti di carreggiata e della parziale chiusura al traffico dei tratti abruzzesi dell'A14». Secondo Quaresimale, «il governo deve prendere atto che la situazione in Abruzzo assume sempre più i connotati emergenziali sotto il profilo ambientale, sanitario, di circolazione dei mezzi e per la sicurezza dei cittadini. Il tutto con gravi danni per l'economia e il turismo delle zone interessate». Per l'esponente leghista «il caos, a seguito delle misure adottate dalla magistratura (8 mesi fa le barriere dei viadotti sono state sequestrate dalla Procura di Avellino perché ritenute fuorilegge, ndr), resosi necessario da anni di negligenza e incuria del soggetto gestore, oltre a far emergere gravi lacune nella manutenzione ed anche nella progettazione autostradale - com'è noto in Abruzzo manca la terza corsia - ha determinato un autentico disastro ambientale ed economico per la nostra regione». L'area nevralgica dell'economia abruzzese, con centri commerciali, attività industriali ma anche di grande rilevanza turistica, sostiene il capogruppo regionale, «è stata colpita in modo devastante: le file chilometriche di Tir e automobili provocano danni ingenti sotto ogni profilo, dai danni al manto stradale, all'inquinamento acustico e dell'aria, alla sicurezza dei cittadini, alle difficoltà per le imprese locali, con particolare riferimento a quelle turistiche». E conclude: «Allo stato non è dato riscontrare un impegno del governo minimamente proporzionato allo grave situazione di crisi in atto: in questo senso siamo impegnati affinché con la dichiarazione di emergenza lo stesso governo attivi tutte le procedure speciali che il caso richiede, ivi compreso la nomina immediata di un commissario straordinario per l'emergenza in atto. Al commissario vanno conferite risorse immediate e, soprattutto, poteri straordinari per garantire da subito la regolarità del traffico autostradale evitando il ripetersi delle incresciose situazioni degli ultimi giorni».
SILVI CHIEDE AIUTO. In piena estate, Silvi Marina torna a fare i conti con il traffico deviato sulla Statale 16. Dall'altra notte sono scattate le chiusure dell'A14 per consentire verifiche sul viadotto del Cerrano. Auto e Tir devono attraversare il centro abitato dalle 22 alle 5 del mattino. Sono 12 le notti di chiusura fino ad agosto. «Immaginate quale fastidio possono provocare auto e Tir, con rumori e smog», sottolinea il sindaco Andrea Scordella, «con tanti turisti e persone che abitano a ridosso della Statale 16. Ma le maggiori criticità ce le aspettiamo nei prossimi giorni, con l'autostrada che verrà presa d'assalto anche da quanti dovranno spostarsi verso la Puglia. Torno a sollecitare interventi celeri per limitare chiusure e disagi. Stiamo subendo un danno economico notevole derivante dalla cattiva promozione per il nostro territorio: uno cambia strada quando si mette in macchina e sa che deve fare 10 km di code. Il risarcimento danni può essere giustificato perché noi contiamo molto sull'estate, a maggior ragione quest'anno con l'emergenza Covid. Questa ulteriore tegola può creare tante altre problematiche e se la Regione si fa carico di avviare un'azione di risarcimento in favore anche dei centri costieri siamo favorevoli. A Silvi il 70-80% delle attività lavora sul turismo. E ho un altro timore: il traffico leggero si può spostare dalla Statale 16 sul lungomare, come già accaduto in modo esponenziale nell'inverno scorso, con gravi pericoli per la sicurezza. Stiamo valutando l'arrivo di una Ztl o altre ipotesi, ma viste le molte criticità da gestire non vogliamo sbagliare».
L'ANCI: «SINDACI NON SOLI». Il presidente di Anci Abruzzo è furibondo per quanto sta accadendo. «Il nostro territorio subisce l'ennesimo schiaffo», afferma Gianguido D'Alberto, «un territorio commissariato su tutto, in perenne emergenza, già in difficoltà estrema per le calamità naturali che l'hanno colpito e per la pandemia in atto. Non possiamo essere messi in secondo piano e non staremo a guardare. I sindaci non sono soli. Stiamo facendo sentire la nostra voce a tutti i livelli istituzionali. Questo problema dell'A14 non appartiene solo alla costa ma ha ricadute su tutta la regione».
ROSETO, C'È ESASPERAZIONE. È pronto a chiedere l'intervento del prefetto di Teramo il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo. «Qualora fossimo in presenza di un aggravamento della situazione e trovandoci in pieno periodo estivo», afferma, «chiederò la convocazione al prefetto del tavolo provinciale per la viabilità. Non abbiamo una variante e qui la Statale 16 spacca in due la città. Le nostre località balneari sono state già colpite quest'inverno, tra Natale e Capodanno, e sarebbe inaccettabile pregiudicare la percorribilità dell'A14 e sovraccaricare la Statale 16 a luglio e agosto. Stanno accadendo cose incredibili e incomincio a stancarmi di dover fronteggiare ogni giorno un'emergenza, noi sindaci non ce la facciamo più».
L'ELENCO DEI DANNI. Fa l'elenco dei danni Antonio Luciani, sindaco di Francavilla. «La mia città non ha avuto particolari ripercussioni sul traffico veicolare, dal momento che il flusso sulla via Nazionale adriatica è snellito dalla tangenziale-variante Anas», precisa Luciani, «tuttavia, comprendo il disagio dei tanti abruzzesi costretti per vari motivi ad attraversare il tratto A14 interessato dai numerosi rallentamenti e auspico un intervento risolutivo. Il danno che deriva da questa situazione è grave in termini economici, civili e sociali e in termini di collegamento con il resto del Paese».

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