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Data: 03/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Marsilio: scendo in piazza contro Conte. Il presidente al fianco della leader di FdI Meloni. Poi annuncia la firma (imminente) di Zavattaro e accoglie la dg Morgante

Il presidente al fianco della leader di FdI Meloni. Poi annuncia la firma (imminente) di Zavattaro e accoglie la dg Morgante


PESCARA Scenderà in piazza accanto alla sua leader di FdI, Giorgia Meloni, contro il governo Conte-Pd-M5S. E per quanto riguarda l'Abruzzo, annuncia le firme imminenti sui contratti dei nuovi manager Asl di Chieti e L'Aquila, Francesco Zavattaro e Roberto Testa. E poi anche la terza firma che manca all'appello, quella di Roberto Fagnano alla direzione del dipartimento Sanità e Welfare, e che libera la poltrona del manager di Teramo per la quale in pole position c'è l'attuale direttore amministrativo, Maurizio Di Giosia. Infine cala il poker dello spoil system nella sanità concedendo poche chances al dg di Pescara, Armando Mancini. Che andrà via.

OGGI VERTICE. Lo scatto, o il desiderio di scatto, del governatore Marco Marsilio si è consumato ieri dopo che è saltato di 24 ore, quindi alle 15 di oggi, il vertice di maggioranza per la spartizione di ben 145 poltrone negli enti e le società regionali. Il rinvio è strategico, lo scatto serve a preparare il terreno: così malignano dall'opposizione. No, il leghista Bellachioma aveva un impegno: ribatte il centrodestra. Intanto è arrivata all'Aquila la nuova dg, Barbara Morgante, ex Ad di Trenitalia, che ha già convocato per il 9 settembre la riunione con i direttori di dipartimento. Andiamo per ordine.

LO SCATTO NUMERO UNO. «Mi appresto a raccogliere l'invito di Giorgia Meloni a scendere e stare in piazza a protestare contro la nascita di questo Governo che ritengo distante dai problemi del Paese e dalla sensibilità degli elettori come hanno detto nell'anno delle elezioni, a cominciare da quelle dell'Abruzzo», annuncia Marsilio che aggiunge: «Bisognava saper interpretare questa sensibilità e ricorrevano credo tutte le condizioni per uno scioglimento anticipato delle Camere e per la nascita di un Governo che fosse espressione della volontà popolare. Qui invece», continua, «rischiamo di avere un Governo distante dalla maggioranza degli italiani e degli elettori, un Governo che nasce come unica ragione della sopravvivenza a se stessa di una classe politica, e temo che le stesse contraddizioni che ha vissuto l'esecutivo gialloverde si riprodurranno magari in maniera asimmetrica e contrapposta sui temi anche in quello giallorosso. L'Italia non ha bisogno di governi che non sappiano decidere e che debbano negoziare in maniera estenuante ogni singolo provvedimento, ma ha bisogno di governi coesi. Oggi una maggioranza popolare c'è e se si votasse si registrerebbe anche in Parlamento con un Governo capace di prendere decisioni. Così io temo», conclude Marsilio, «che ci aspetti un periodo di liti e indecisioni, anche se la correttezza istituzionale ci imporrà di dialogare con il Governo che nascerà per portare avanti i dossier che riguardano la nostra Regione».

SCATTO NUMERO DUE. Passiamo alla Sanità. Marsilio ha deciso di venire incontro alle richieste di Zavattaro, come quella di garantirgli uno stipendio più ricco, per chiudere una volta per tutte il cerchio delle nomine. «Abbiamo già individuato come noto i nuovi dirigenti di due Asl», dice, «e per altre due stiamo attendendo per Teramo che il dottor Fagnano prenda servizio come direttore del Dipartimento e faremo quindi il bando. Ma Fagnano», precisa, «non ha ancora preso servizio solo per assicurare la continuità amministrativa e la chiusura di alcune pratiche nella Asl (le nomine fatte ieri, ndr). Su Pescara invece è stato contestato il mancato raggiungimento degli obiettivi a Mancini che come prevede la norma ha presentato le sue controdeduzioni e quindi siamo in fase di discussione. Per L'Aquila e Chieti dobbiamo definire gli ultimi passaggi amministrativi. La prossima settimana saranno formalizzate le delibere, per cui», sostiene il governatore, «per la sanità abruzzese si apre una fase di rilancio e rinnovamento».


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