Via Foscolo si rifà il look in vista del passaggio del filobus. Sono iniziati ieri mattina i lavori di rifacimento stradale della via del centro che collega viale Europa alla zona del Pala Dean Martin e che presto sarà uno dei tratti percorsi dai nuovi mezzi di trasporto locale della Tua. Dopo aver percorso la strada parco, infatti, il filobus proseguirà nel traffico locale percorrendo un tratto di viale Europa per poi procedere verso nord tramite via Tasso, raggiungere viale Aldo Moro, ruotare intorno alla struttura del palacongressi e di Porto Allegro per poi tornare indietro verso Pescara, percorrendo proprio via Foscolo. Un'arteria tra le più disastrate di Montesilvano, dal punto di vista dell'asfalto, e che finora non era rientrata nel piano asfalti proprio nella speranza che fosse la Tua a occuparsi degli interventi. Dopo una lunga trattativa, il Comune è riuscita a spuntarla e sarà l'azienda che si occupa del trasporto pubblico a riqualificare la strada, con costi pari a zero per l'ente. Il cantiere, dunque, è stato avviato ieri, ma per consentire i lavori, da oggi a venerdì scatterà anche il divieto di sosta e fermata e transito dei veicoli, nei momenti di posa dell'asfalto. Intanto, a prendere posizione, sollevando perplessità sul tema filobus, sono i consiglieri comunali del Pd Romina Di Costanzo e Antonio Saccone che, proprio nei giorni scorsi, hanno portato il tema in commissione vigilanza. «Riconosciamo l'importanza del trasporto pubblico nel ridurre il traffico su gomma e mitigare l'inquinamento atmosferico», premettono, «ma ci chiediamo: quale senso ha parlare di trasporto rapido di massa, su un tratto riservato e elettrificato di solo sei chilometri tra due città, con mezzi ingombranti che deviano su strade non adatte e a velocità massima di 25 km/h?».L'opposizione solleva poi altri dubbi sull'intero percorso che porterà all'attivazione della filovia, dai passi carrabili privati su cui si attende l'udienza di merito del Tar fissata al 14 giugno, alla questione delle operazioni di bonifica del sito.«L'ostinazione nel perseguire questa opera ha comportato un costo superiore ai 30 milioni di euro, senza garantire a oggi un trasporto pubblico locale funzionale», proseguono. «Ci preoccupa la questione della sicurezza degli accessi alle abitazioni, come nel caso dei passi carrai di Montesilvano, dove l'installazione di semafori potrebbe non garantire un accesso adeguato in presenza di marciapiedi angusti. È dunque tempo di interrogarsi seriamente sull'efficacia e sulla convenienza di perseverare in questa scelta. Dovremmo essere pronti a ripensare il destino di queste infrastrutture in base alle esigenze locali, anziché persistere nell'utilizzo di fondi pubblici per soluzioni che si rivelano inadeguate».