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Data: 13/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

TERAMO Carico e scarico occupato pacchi in bilico sul corso. I posti per i furgoni non sono mai liberi e i corrieri hanno difficoltà nelle consegne

IL PROBLEMA
Perennemente occupati da chi non ne ha titolo, gli stalli per carico e scarico merci in città rappresentano per le attività commerciali e per gli stessi fornitori un incubo quotidiano molto fastidioso. La merce fa fatica ad entrare nei negozi e gli addetti alla consegna prendono multe ripetute nel tempo perché non trovano parcheggio. Giovanni Marozzi di Calzature Kam di corso San Giorgio spiega che «è impossibile scaricare perché lo stallo apposito in via Capuani al 90% è occupato da residenti o da chi non ne ha diritto. Capita così che spesso si occupa tutta la sede stradale per tutto il tempo necessario ostruendola, con il risultato che qualche volta non vengono nemmeno a scaricare. Chiamiamo la polizia locale, ma non intervengono. Non capisco perché, ad esempio, il sabato i furgoni possono entrare per il corso per via del mercato e invece noi non lo possiamo fare per rifornire i nostri negozi».
LA SOLUZIONE
Osvaldo Di Teodoro di Rosval Shop rilancia l'idea del centro logistico: «Un'area individuata nel parcheggio San Francesco, c'è già una prima intesa coi gestori, perché i furgoni si concentrino in quel punto per poi offrire il servizio alle attività cittadine mediante l'uso di piccoli muletti elettrici, come del resto esiste già in qualche città». In questa maniera, il commerciante di via Capuani «facilita il lavoro sempre faticoso dei corrieri, velocizzandolo e snellendolo, e al contempo agisce in sintonia coi dettami dell'ambiente non inquinando coi gas di scarico le nostre vie che sono pure strette. Purtroppo, l'amministrazione faccia morire queste idee: da tempo gliele proponiamo, ma sono lettera morta». Ma tra le "vittime" del carico-scarico merci ci sono gli stessi addetti alle consegne che non trovano mai lo spazio a loro dedicato rischiando multe anche più volte al giorno, come spiega Luca Zilli, della cosiddetta "tentata vendita" di Sabelli distribuzione, cioè di coloro, che a differenza dei corrieri, che si limitano a consegnare la merce e basta, entrano nei negozi e prendono pure gli ordini. «Io - spiega il 32enne, partita Iva, sposato con figlia e un mutuo di casa da pagare - mi ritrovo sul parabrezza fino a due multe al giorno, appunto, perché non trovando gli stalli liberi parcheggio dove capita».
LE SANZIONI
Sanzioni che paga di tasca sua, essendo lui il responsabile, come del resto deve far fronte ad eventuali spese in caso di incidente. «Io e i miei colleghi siano costretti a parcheggiare anche a 200 metri di distanza, tanto che con il mio contapassi dello smartphone riesco a calcolare che ogni giorno compio dai 14 ai 17 chilometri». Per non parlare delle ore lavorative. Luca è giovane ed è in forma, mentre Roberto, più in là negli anni, arranca un po' benché dotato di un transpallet elettrico su cui viaggiano montagne di scatole in equilibro perenne, tant'è che i passanti sono costretti a dargli una mano perché il castello di consegne non si sfaldi, non vada per terra. «Non voglio creare incomprensioni col Comune di Teramo riprende Luca ma purtroppo questo disagio esiste da tempo, una soluzione sarebbe quella di puntare sui muletti elettrici ma hanno il loro costo, circa 50 mila euro l'uno, inoltre per la merce che trasportiamo di una certa capienza ci occorre pure uno spazio adeguato".

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