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Data: 14/11/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Viadotti sicuri, Strada dei parchi «Opere ok, ora il piano finanziario».

PESCARA Due autostrade che contano 54 gallerie nel doppio senso di marcia e 174 viadotti, raggiungendo quota 1.100 metri nel punto più alto dell’infrastruttura che collega il Lazio all’Abruzzo. Lunedì prossimo, nel nuovo incontro in videoconferenza previsto con il Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture, si dovrebbe finalmente definire chi, come e con quali risorse darà il via ai cantieri per la messa in sicurezza della A24 e A25. L’ultimo passaggio è stato quello di giovedì scorso con la nomina del commissario incaricato di sbloccare i lavori: l’ex amministratore delegato delle Ferrovie, Maurizio Gentile. L’altro commissario nominato precedentemente dalla Corte dei conti, Mario Barillà, avrà invece il compito di predisporre il Piano economico finanziario che la concessionaria Strada dei parchi attende da 8 anni. Poi il vuoto, i contenziosi legali, gli scontri della società del gruppo Toto con il Mit. I ricorsi al Tar, le inchieste della varie procure, per ultima quella di Pescara che su denuncia degli ambientalisti ha aperto un nuovo fascicolo con 7 indagati per far luce sulla sicurezza dei viadotti nel tratto Pescara-Torano.

LA FASE Un’inchiesta che è solo nella fase iniziale, con i periti della società del gruppo Toto pronti a giocare le proprie carte. Intanto, sull’esito dell’ultimo incontro con il Ministero, è la stessa concessionaria a farsi sentire: «Registriamo con soddisfazione la concreta disponibilità ad avviare a soluzione quanto previsto dalla legge 228 del 2012, sia rispetto all’impegno sull’adeguamento sismico delle autostrade A24 e A25, sia per quel che riguarda l’esecuzione degli interventi alle gallerie e alle altre strutture previsti dalla normativa europea e nazionale». L’augurio della società adesso è che «tutto questo possa portare all’approvazione e definizione del Piano economico finanziario, il cui mancato aggiornamento dal 2013 a oggi non ha consentito di effettuare questi investimenti». Silenzio invece sulla nuova inchiesta aperta a Pescara. Il presupposto da cui parte la concessionaria è che in quel tratto l’autostrada non presenta alcuna criticità riferita alla tenuta statica dei viadotti, almeno in condizioni di normale utilizzo. Questo in quanto l’intera rete autostradale della A24 e A25 sarebbe oggetto di continui interventi di manutenzione e controlli da parte della società. Una infrastruttura che dal 2009 a oggi ha già sostenuto la “prova di carico” di 7 terremoti: da quello disastroso del 6 aprile 2009, all’ultimo del 2017 che ha interessato tutto il centro-Italia. In quest’ultimo caso con sollecitazioni sui viadotti e le gallerie prodotte da ben 57.000 scosse sismiche. Strada dei parchi ha sempre catalogato la A24 e A25 come “autostrada di montagna”, a causa della stessa orografia del territorio interessato, fatto di dislivelli, canyon, vallate, rilievi spazzati da forti raffiche di vento e neve nel periodo invernale. L’ETÀ Ma anche l’età si fa sentire per una infrastruttura costruita fra gli anni ‘60 e ‘70 che non può più nascondere le rughe sotto la cipria. Il nuovo incontro di lunedì al Mit dovrebbe essere dunque risolutivo, con la distribuzione degli incarichi tra le parti e il successivo sblocco dei lavori.


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