PESCARA«Modifiche in via sperimentale e provvisoria». La dicitura compare in più passaggi della delibera di giunta del 7 marzo scorso, relativa alla rimodulazione della viabilità lungo viale Marconi, con il ripristino dei parcheggi e l'eliminazione della corsia preferenziale nord-sud degli autobus. Un provvedimento non definitivo, quindi, presentato dal sindaco Carlo Masci e dalla sua maggioranza come una risposta alle richieste di commercianti e residenti che hanno messo in luce le criticità dell'arteria a quattro corsie di Porta Nuova, collegato con l'esigenza «di trovare una soluzione ai disagi provocati dalla chiusura della galleria di San Silvestro di Francavilla e potenziare, allo stesso tempo, le opportunità offerte dalla nuova viabilità di via Benedetto Croce, via Pantini e del tratto viario alle spalle dell'università». Ma che adesso, a poche settimane dal voto alle amministrative, appare al candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini come un «inganno ai danni dei pescaresi» e persino una «marchetta elettorale per raccattare consensi prima del voto», in ragione della sua natura transitoria.La delibera di giunta, sventolata ieri mattina da Costantini in conferenza stampa, affiancato dalla referente del comitato di viale Marconi Fabiana Tenerelli e dai consiglieri comunali del Pd Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Mirko Frattarelli e Piero Giampietro, specifica che il cambio della viabilità deriva da una «ipotesi progettuale sperimentale» che sarà attuata «in attesa di una revisione globale della viabilità di Porta Nuova da attuarsi con l'approvazione del nuovo Pgtu (Piano generale traffico urbano)» che prevede anche il passaggio dei filobus sullo stesso asse stradale. Le modifiche prevedono, nel dettaglio, il ripristino dei parcheggi a ridosso del marciapiede lato monte; l'eliminazione della corsia preferenziale degli autobus direzione nord-sud; l'eliminazione della possibilità di attraversamento longitudinale delle rotatorie da parte degli autobus; lo spegnimento dei semafori; l'introduzione di corsie ciclabili. Ma più avanti, al punto 6, è specificato che «le modifiche non dovranno essere invasive dal punto di vista strutturale, in modo da consentire un eventuale ripristino in tempi brevi della situazione esistente nel momento in cui sarà cessata l'emergenza quando e se dovesse sorgere l'esigenza di agevolare il passaggio del Brt del trasporto pubblico urbano di prossima attivazione».«Il sindaco Masci», attacca Costantini, «aveva indotto tutti a ritenere di esserci lasciati definitivamente alle spalle i disastri prodotti dalla realizzazione delle quattro corsie. Adesso invece scopriamo che gli interventi non sono strutturali, ma legati principalmente all'emergenza provocata dalla chiusura della galleria San Silvestro. Questo vuol dire che c'è la volontà di tornare indietro alla situazione attuale nel più breve tempo possibile, dopo le elezioni o quando riaprirà il tunnel di Francavilla e passeranno i filobus». Il candidato sindaco torna a parlare di un esposto alla Corte dei conti «per danni erariali» prodotti da un progetto costato circa 2 milioni di euro e contesta «il modus operandi» di Masci e della sua amministrazione «che ha prodotto in questi anni uno sperpero di denaro pubblico» e che «intendono continuare a operare, fino all'ultimo giorno che ormai si avvicina». «La delibera», prosegue Presutti, «contiene due menzogne: la prima che Masci vorrebbe tornare al progetto originario con tre corsie, giustificandolo con la chiusura della galleria; la seconda sono i danni erariali, visto che i lavori per le quattro corsie hanno determinato esborsi inutili per i contribuenti».