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Data: 17/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Viale Marconi, il Comune apre al confronto con il comitato «Parliamo anche di via Croce»

LA STRADA SENZA PACE
Il Comune prova a buttare acqua sul fuoco delle polemiche che da anni accendono gli umori su viale Marconi, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, ma soprattutto Domenico Pettinari e Carlo Costantini. Se il primo, sabato scorso, aveva annunciato che una volta eletto farebbe tornare l'arteria allo status quo ante, dunque a 2 corsie, con i parcheggi sui due opposti lati; l'altro, giovedì, oltre a richiedere una commissione d'indagine al Consiglio comunale sui lavori effettuati, ha fatto sapere che da primo cittadino trasformerebbe la strada a 3 corsie, di cui una promiscua in cui reintrodurre almeno 10 parcheggi per le automobili. Dunque, ora mano tesa dal sindaco Carlo Masci e dall'assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia, che per mercoledì prossimo hanno invitato ad una riunione i rappresentati delle diverse associazioni di categoria di commercianti, oltre ai cittadini raccolti nei comitati civici. L'occasione, hanno scritto sindaco e assessore, «al fine del recepire osservazioni, raccogliere suggerimenti e condividere proposte», dopo aver fatto sapere che nei «prossimi giorni il Comune completerà l'intervento di ampliamento di via Benedetto Croce, atteso da oltre 50 anni, che modificherà totalmente il sistema di viabilità di Portanuova. A breve, inoltre, sempre a Portanuova, saranno disponibili altre due strade: via Pantini, terzo e ultimo lotto della strada Pendolo, e quella alle spalle dell'Università».
IL CLIMA
Un confronto, quello del 21 febbraio, che certamente sarà serrato e con i commercianti agguerriti. Già, poiché Fabiana Tenerelli, presidente del comitato Salviamo viale Marconi ha anticipato che farà delle richieste ben precise. «Intanto ha spiegato - indire una riunione del genere da parte del Comune significa, a mio avviso, un'ammissione implicita di un errore commesso e di responsabilità. Finalmente l'ammissione c'è. Però, proprio per questo, chiederò un risarcimento danni a favore dei commercianti e degli esercenti, nella forma di sgravi fiscali, delle moratorie sulle tasse comunali, come la Tar e l'Imu, e per le insegne e per l'occupazione del suolo pubblico, inerenti al periodo che va dal 2022 fino a quando non si provvederà ad ovviare al disastro compiuto su Viale Marconi. Il 21 febbraio osservato Tenerelli vedremo se c'è la volontà di risolvere il problema o se si tratta, invece, solo di una mossa pre elettorale». Insomma, è probabile che la querelle trovi nuovi spazi per ulteriori diatribe, con un braccio di ferro infinito tra l'amministrazione comunale di centrodestra, l'opposizione di centrosinistra e i commercianti. Nei prossimi giorni, poi, è possibile che si apra un altro fronte, dopo che il collaudo della strada ha fatto emergere, come ha rimarcato Costantini l'altro ieri, la possibilità che la ditta che ha eseguito i lavori su Viale Marconi debba restituire al Comune 271 mila euro. Secondo Costantini e altri consiglieri comunali, come Piero Giampietro, capogruppo del Pd, il collaudo effettuato dai tecnici ha accertato che vi siano delle discrasie tra il progetto e i lavori effettivamente realizzati. Dei lavori «diversi», li ha definiti ieri Giampietro, da quelli richiesti dal Comune. Un'ipotesi a cui probabilmente la ditta opporrà le sue controdeduzioni. Il tutto, con il convitato di pietra rappresentato dall'attesa sentenza del Consiglio di Stato, entro febbraio, dopo un ricorso presentato dal Comitato civico. «Quello che dice Costantini è ragionevole, ma noi attendiamo per una nostra proposta, perché dobbiamo prima studiare tutta la viabilità di Pescara sud», ha precisato Tenerelli. Al comitato non sono piaciuti neanche gli stalli per le bici sui marciapiedi: «Non si può concentrare tutto in uno spazio già risicato».

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